Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 7 Novembre 2018 alle 10:12
Sabato 3 novembre avevamo scritto "Alessio Villarosa, in uno dei suoi selfie video trionfanti, tra un insulto e l'altro ai giornalisti, TUTTI produttori di fake news, spergiurava che, incassato il 30% dei risparmi truffati grazie alla nuova legge che legge ancora ad oggi non è, gli ex soci vittime di BPVI, Veneto Banca e quattro banche risolte avrebbero potuto incamerare il resto facendo causa, forse non aveva letto quello che la legge di bilancio uscita dal MEF di cui sarebbe segretario prevede (articolo 38 comma 3 f "l'accettazione del pagamento a carico del Fondo equivale a rinuncia all'esercizio di qualsiasi diritto e pretesa connessa alle stesse azioni...")...". Già altre volte lo avevamo fatto notare per cui con soddisfazione pubblichiamo di seguito un articolo al riguardo de Il Fatto Quotidiano a firma di Carlo Di Foggia.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 4 Novembre 2017 alle 12:04
Ieri avremmo voluto fare un intervento con annessa domanda alla riunione con alcuni parlamentari vicentini e veneti convocata da
Luigi Ugone che, però, sempre più preso da se stesso e dalla voglia di (di)mostrare che "
Noi che credevamo nella BPVi" è l'associazione più numerosa di soci truffati della ex
BPVi non solo non dice il vero ma, dimentico di puntare solo a raggiungere lo scopo vero, far loro recuperare il recuperabile, e, nonostante ci siano in gioco i soldi di quei soci che dice di voler difendere col... suo ego, si esibisce in quella che sempre di più diventa la replica di monologhi già ascoltati
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Mercoledi 18 Ottobre 2017 alle 09:58
Nel mondo berlusconiano la categoria dell'odio serviva a zittire le critiche.
Matteo Renzi ne ha fatto un tratto distintivo dell'agire politico. L'odio per
Ignazio Visco affonda nei disastri bancari del suo governo, che il fiorentino attribuisce per intero a Via Nazionale: "Abbiamo sbagliato ad affidarci a loro" ha spiegato nel suo libro Avanti. Il guaio nasce dal nuovo corso che
Bankitalia decide di prendere sulle grandi banche popolari a fine 2014. L'idea di consegnare al mercato un pezzo del credito italiano con una riforma pesante trova convinto il fiorentino, che si fida ciecamente.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Domenica 6 Agosto 2017 alle 13:18
Se il presidente
Sergio Mattarella e il premier
Paolo Gentiloni ci tengono tanto, come pare, a rinnovare il mandato del governatore della
Banca d'Italia Ignazio Visco che scade a novembre, dovrebbero almeno chiedergli qualche spiegazione. E farcela conoscere, qualora la ottenessero. I
l "Fatto" sta documentando la distrazione degli ispettori di Bankitalia. Hanno stazionato per mesi, a più riprese dal 2010 al 2015, negli uffici della
Banca Popolare di Vicenza senza accorgersi che il padre-padrone
Gianni Zonin la stava sfasciando. Non si sono accorti che
BPVi ha finanziato l'acquisto di proprie azioni da parte dei clienti per oltre un miliardo di euro.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 6 Agosto 2017 alle 01:23
"Reticenza dei controllori - via Nazionale sapeva tutto dei trucchi di Zonin sui conti ma per 21 mesi il capo della vigilanza Barbagallo ha taciuto informazioni ai pm": ecco come il sommario dell'articolo scritto su Il Fatto Quotidiano odierno da due firme eccellenti, quelle di Carlo Di Foggia e Giorgio Meletti, mette in ordine e sintetizza quanto la molto più modesta mia firma scrive e sostiene da tempo su VicenzaPiù col supporto di documenti che abbiamo (...letto) anche noi, a parte le missive esplicative citate dai due maxi colleghi. Buona lettura col nostro modestissimo avallo...
Il direttore
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Lunedi 31 Luglio 2017 alle 17:51
Pubblicato il 31 luglio alle 14.28, aggiornato alle 17.41. Abbiamo iniziato a pubblicare il 19 e il 20 luglio ("
Gli interrogatori a Gianni Zonin del 22 marzo e a Samuele Sorato del 6 aprile: gli originali senza virgolettati parziali. Perchè la "storia" giudichi anche i cronisti sul flop BPVi") i verbali che ci sono arrivati in via (meritoriamente, questa volta) anonima degli
interrogatori in primis a
Gianni Zonin, ex presidente della
Banca Popolare di Vicenza, ora posta in
liquidazione coatta amministrativa, e a
Samuele Sorato, suo dg e per un breve periodo anche amministratore delegato. Già nella prima pubblicazione ci sono riferimenti utili a inquadrare l'inquietante articolo di
Carlo Di Foggia su
Il Fatto Quotidiano.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 16 Luglio 2017 alle 13:45
Carlo Di Foggia affronta su
Il Fatto Quotidiano un tema che varrebbe la pena di approfondire anche per
Confindustria Vicenza ha visto un "calo" continuo di peso imprenditoriale dei suoi vertici e oggi ha come presidente
Luciano Vescovi (a dx nella foto), per carità ex vice presidente della zoniniana
Banca Nuova ma la cui
Impresa Vescovi Antonio Srl di Ing. Gildo Vescovi e C. ha, lo leggiamo dai dati dell'associazione stessa, un capitale sociale di euro 47.000, una classe dimensionale da 11 a 20 dipendenti e una classe di fatturato (in milioni di euro) da 2,5 a 5,0. Non è automatico che essere più grandi significhi essere più "bravi", ma è certo che essere "piccoli" denota una insufficiente capacità , manageriale e/o economica, o una non volontà di crescita.
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Venerdi 7 Luglio 2017 alle 09:44
Ormai è quasi un caso. Sedici giorni dopo la sua approvazione definitiva alla Camera, la legge che istituirà una commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema bancario ancora non è finita in Gazzetta ufficiale. Manca infatti ancora la firma del Quirinale, necessaria per far percorrere l'ultimo miglio al provvedimento. Ma è proprio sul Colle dove siede
Sergio Mattarella che il processo ha rallentato vistosamente. Il motivo è il timore per quello che da quella commissione potrà uscire, e per questo si lavora a un esame dettagliato sul mandato che potrà avere.
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Categorie: Fatti
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 09:39
La fretta fa i gattini ciechi, e i decreti "salva banche" disastrosi. E così con un blitz mattutino il governo ha tentato ieri un'impresa ardita in commissione Finanze alla Camera: modificare - riscrivendolo - il decreto che due settimane fa ha mandato in liquidazione le banche venete, e venire ancora in aiuto di
Intesa Sanpaolo, che si è già presa la parte sana degli istituti con un contributo statale di 5 miliardi (e altri 12 di garanzie). Tutto con un maxi-emendamento che, insieme a quello del relatore (
Giovanni Sanga, Pd), prevede decine di modifiche, dai rimborsi agli obbligazionisti subordinati fino alla nascita di un nuovo tipo di obbligazioni. Il gioco di prestigio non è riuscito, ma il tentativo è solo rimandato.
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Categorie: Fatti
Mercoledi 5 Luglio 2017 alle 09:24
A un certo punto il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan sbotta: "
Qualcuno mi dimostri che nel caso delle Venete potevano essere trovate soluzioni migliori sotto tutti i punti di vista". Lo fa parlando a una conferenza convocata per illustrare la soluzione, decisamente migliore, ottenuta per il
Monte dei Paschi di Siena, dove lo Stato entrerà spendendo 5,4 miliardi per possederne il 70%. Ieri è arrivato il via libera della Commissione europea agli aiuti di Stato. Il nervosismo di Padoan nasce dagli strali del governatore pugliese
Michele Emiliano contro il decreto che la scorsa settimana ha mandato in liquidazione coatta
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca regalando a
Intesa Sanpaolo gli asset di valore più un assegno statale da 5 miliardi e garanzie per altri 12 (il conto lo pagano anche azionisti e obbligazionisti subordinati).
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