«Ferie finite? Ripetiamo appello per cda Fondazione Roi. Vescovo Pizziol stoppi mons. Gasparini; presidente Fai Carandini escluda Giovanna Rossi di Schio: "coprono" Zonin e se stessi»: così il 23 agosto ricordavamo l'appello già fatto il 7 agosto e inviato al vescovo di Vicenza e al presidente del Fai nazionale con l'invito a non confermare nel cda della Fondazione Roi i due consiglieri dell'era Gianni Zonin Mons. Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano, e la signora Giovanna de Vigili Kreutzemberg Rossi di Schio, presidentessa del Fai di Vicenza, che, designati secondo le voci da Diocesi di Vicenza e Fai nazionale rimarranno nel cda Roi grazie al nuovo statuto da loro stessi studiato e approvato oltre che discutibilmente "vidimato" dalla Regione Veneto. Continua a leggere
Gentile direttore, visto che c'è chi vorrebbe impedirmi di informare (io sono quello nella foto che illustra a tutti, ma proprio tutti il decreto attuativo della legge 205 mentre di sotto altri vorrebbero che rimanesse sconosciuto) le scrivo questa lettera che la prego di avere la cortesia (il coraggio?) di pubblicare visto che lei è un mio collega per giunta omonimo e che molti mi stanno scrivendo alla mail dedicata [email protected]. Allora, tanto per iniziare dalla... fine, da ministro Pier Carlo Padoan ha fatto una grossa porcata regalando più di 5 miliardi a BancaIntesa Sanpaolo, tagliando le gambe agli azionisti e lasciando aperta una partita che sta consumando risorse del Paese.
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In una intervista oggi su Vvox sul "decreto attuativo della norma di legge (approvata in legge di bilancio 2017) per il fondo finalizzato a ristorare i risparmiatori" l'avv. Andrea Arman, presidente del Coordinamento Banche Popolari Venete di don Enrico Torta e candidato alle ultime elezioni per il Movimento 5 Stelle, critica chi tra le associazioni dei soci di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e delle 4 banche risolte, facendo, "attività professionale e politica", è favorevole al "testo del decreto attuativo reso noto a Vicenza in Municipio con una procedura del tutto inusitata" e se la prende con "le sciocchezze che scrive Mazzaro sui quotidiani veneti (baruffe tra associazioni, ndr)...".
L'illustrazione, da noi fatta in esclusiva lunedì 20 agosto, della bozza del decreto attuativo della legge 205 "secretata" da tutti e a tutti , anche se approvata da tutti i partiti del vecchio parlamento il 27 dicembre 2017, passata in Europa per il concetto di "ristoro" alle vittime di reati finanziarie (e non di rimborsi proibiti ad azionisti) e confermata nella sostanza sempre da tutti i partiti delle nuove Camere in sede di Milleproroghe il 6 agosto 2018, è stata contrastatata con metodi minacciosi da chi non vuole far ragionare e decidere i soci vittime di BPVi e Veneto Banca (e delle quattro banche risolte) sulla base di informazioni certe ma solo per raggiungere i propri opbiettivi, personali e non generali.
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Il giorno 20 agosto dovuta intervenire la Digos di Vicenza oltre a pattuglie della Polizia Locale per non far degenerare le azioni annunciate dal Coordinamento di don Enrico Torta e da Noi che credevamo nella BPVi contro, assurdo ma vero, la conferenza stampa indetta dal nostro giornale, VicenzaPiu.com, e da me come suo direttore, per presentare il, finora nascosto da tutti e a tutti, decreto attuativo della legge 205 che prevede un "fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari" commessi contro i soci della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte.