Archivio per tag: Berlusconi

Categorie: Informazione

Caso Boffo: Feltri sospeso 6 mesi dall'Odg

Venerdi 26 Marzo 2010 alle 23:51

Redazione di VicenzaPiù       

 

Vittorio Feltri, direttore de Il GiornaleIl Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per il caso Boffo ha inflitto sei mesi di sospensione a Vittorio Feltri, direttore de Il Giornale della famiglia Berlusconi.
La sanzione disciplinare è stata decisa giovedì a maggioranza e dopo otto ore di discussione.
Quanto scritto su Boffo, direttore, poi dimessosi, de L'Avvenire, il giornale della Cei, si è, poi, rivelato una montatura in cui Feltri sarebbe ‘cascato'.


Dino Boffo (ormai ex Direttore de L'Avvenire, Foto Panorama)Il provvedimento disciplinare per Feltri è scattato oltre che per il caso Boffo anche per i 270 articoli scritti da Renato Farina, nonostante fosse radiato dall'Ordine, sui quotidiani Il Giornale e Libero durante la sua direzione, mentre il direttore de Il Giornale è stato assolto per il ‘caso Fini', la pubblicazione, cioè, di un articolo sul presidente della Camera il 14 settembre 2009 e per il quale l'Ordine ha riconosciuto a Feltri l'esercizio del diritto di cronaca e di critica.


Il Consiglio dei giornalisti della Lombardia intende la sospensione di 2 mesi relativa al procedimento Farina assorbita dalla maggiore sanzione di 6 mesi per il caso Boffo.

Tutte le motivazioni delle sentenze saranno depositate nei prossimi giorni.

 

"Se ero un prete pedofilo o un conduttore martire di sinistra me la sarei cavata diversamente", ha commentato Feltri.


Per maggiori informazioni : Adnkronos

 

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Categorie: Politica, Sanità

Dare i numeri su S. Giovanni (o sul cancro?)

Lunedi 22 Marzo 2010 alle 23:50

Federazione della Sinistra, Prc, PdCI   

 

Cellule del cancroIl titolo non si riferisce ai numeri di quanti hanno partecipato alla manifestazione di Berlusconi a Roma sabato scorso (più di un milione secondo il PDL o centocinquantamila come dice la questura?).
Basta guardare le fotografie della piazza e farsi un'opinione. C'è altro su cui si deve riflettere.
Durante il suo comizio in Piazza San Giovanni, Silvio Berlusconi ha fatto, al solito, molte promesse.
Una di queste dovrebbe attirare l'attenzione di tutti per la sua importanza sotto tutti i punti di vista.
L'attuale presidente del consiglio, infatti, ha affermato che, nei prossimi tre anni, il cancro ("un male che riguarda quasi 2 milioni dei nostri concittadini") potrà essere sconfitto.
È sottinteso che la lotta contro questa malattia avrà successo solo se Berlusconi stesso vincerà le elezioni regionali.
Ora, visto che il suo governo taglia i finanziamenti alla ricerca, ci dica come intende procedere in questa impresa.
Con decreto legge o con la sola imposizione delle mani?

Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza

 

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Categorie: Politica

Costituzione e questione morale

Martedi 5 Gennaio 2010 alle 23:18

Riceviamo da Giorgio Langella (PdCI-PRC) e pubblichiamo per eventuali commenti. 

    

Berlusconi 'picchia simpaticamente' Brunetta (Panorama.it)E così il ministro Brunetta ha finalmente rivelato quanto "lorsignori" vogliono fare della nostra democrazia. Brunetta afferma che "stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla" e che "la parte valoriale della Costituzione ignora temi e concetti fondamentali, come quelli del mercato, della concorrenza e del merito".
Pensiamo che sarebbe utile e necessario, prima di tutto, conoscere la nostra Costituzione. Capire come e da cosa è nata. Studiarne la sua modernità. Dovrebbe essere compito di chi governa e di chi "fa informazione". Dovrebbe essere compito primario della scuola. Invece chi governa il paese e tanti, troppi professionisti della comunicazione montano una vera e propria campagna di disinformazione e di occultamento dei principi e dei valori della nostra Carta costituzionale.

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Categorie: Politica, Informazione

Ciambetti sui redditi da evasori del Sud (?)

Domenica 3 Gennaio 2010 alle 18:01
Roberto Ciambetti    

 

Riceviamo e pubblichiamo con note di Giovanni Coviello  

Ciambetti (lega): "I redditi dichiarati nel Sud Italia aumentano in maniera incredibile nonostante la crisi: si rovescia lo stereotipo che vuole i Veneti grandi evasori fiscali"

"I dati emersi nell'incremento medio tra i redditi dichiarati tra il Sud Italia, cresciuti ben oltre la media nazionale, e l'area padano-veneta, dove i redditi nel 2008 hanno avuto un incremento contenuto, sono l'ulteriore riprova di una lettura distorta e spesso strumentale della situazione del Mezzogiorno".
Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare regionale leghista Roberto Ciambetti durante un incontro con militanti leghisti a Vicenza commentando i dati diffusi dall'Agenzia per le Entrate relativamente alle dichiarazioni del 2009.
"In Calabria, stando ai dati ufficiali, l'incremento del reddito dichiarato è stato del 6,4%: si è passati infatti dai 13.080 euro del 2007 ai 13.920 del 2008 - ha continuato Ciambetti - In Molise l'aumento è stato del 5,1%, in Campania del 5%, in Sicilia del 4,8%, in Sardegna del 4,5% e questo incremento contrasta nettamente con i dati relativi al Prodotto interno lordo che nel Mezzogiorno è calato dell'1,5 per cento, contro uno meno 0,8 per cento del Nord. E' chiaro che l'incremento del reddito dichiarato nel mezzogiorno riguarda quote di guadagni che in passato non venivano dichiarate, insomma emerge l'evasione fiscale che nel sud è molto più ampia, diffusa e di non poco conto: si rovescia lo stereotipo che vuole il Nord, e il Veneto in special modo, come terra di evasori fiscali e scommetto - ha proseguito Ciambetti - che se si facesse una analisi approfondita in alcuni settori, penso al bollo auto o al canone televisivo, scopriremo altri dati molto interessanti"
L'esponente leghista vicentino ha poi invitato alla prudenza nell'analisi statistica: " Bisogna fare attenzione a interpretare gli studi e le statistiche - ha detto Ciambetti - se analizziamo il dato sulla povertà partendo come base dall'effettivo costo della vita dei capoluoghi italiani scopriremo che il rischio povertà è ben maggiore al Nord ed è al nord che bisogna mettere assieme almeno due redditi di lavoratori per avere livelli minimi di potere d'acquisto".
Interrogato da un iscritto leghista napoletano Ciambetti ha precisato che "non dico che nel Mezzogiorno ‘i pianse el morto...', anche se talvolta viene da pensarlo. A fianco di sacche di povertà e situazioni veramente difficili che hanno costretto una grande quantità di onesti lavoratori meridionali a cercare fortuna altrove, nel Nord Italia come all'estero - ha sottolineato Ciambetti - coesistono anche altre situazioni dall'assistenzialismo ormai cronicizzato quanto ingiustificato sino a quanti strumentalizzano difficoltà e povertà evidenti per celare ricchezze o garantirsi rendite sconosciute al fisco. C'è nel Mezzogiorno una cultura dell'illegalità che giustifica anche l'evasione fiscale, che giustifica il mancato pagamento di tasse e imposte, che giustifica il totale disinteresse verso l'obbligo sociale che tutti i cittadini hanno e anche in questo è chiaro il divario esistente tra il Sud Italia e l'area padana ed è chiara la necessità di dare, al più presto, alle nostre regioni strumenti diversi di governo, perché dobbiamo fronteggiare situazioni e culture diverse"
Roberto Ciambetti

 

Nostre note sulle dichiarazioni di Roberto Ciambetti

 

Riportiamo, come sempre, i pareri di tutti (e spessissimo pubblichiamo pareri e comunicati di Roberto Ciambetti) ma per onestà ci piacerebbe capire come un aumento "del reddito dichiarato nel mezzogiorno" debba con certezza riguardare "quote di guadagni che in passato non venivano dichiarate", e come, quindi, da quell'incremento di dichiarazione di reddito emerga "l'evasione fiscale che nel sud è molto più ampia, diffusa e di non poco conto...".
Non contestiamo, certo, l'esistenza di persone (anche non poche) disoneste nel sud (così come, purtroppo, in tutta l'Italia, per non parlare del mondo intero) ma come si fa ad accettare l'equazione "dichiarazione di maggior reddito = ammissione di evasione", per giunta ghettizzando il sud per redditi di persone fisiche dimenticando che gran parte dell'evasione (dovunque) riguarda le aziende e i loro titolari?
Sembrerebbe, questo, un invito implicito di Ciambetti a non dichiarare redditi maggiori per non essere inseriti nella lista dei cattivi, mentre dichiarare il vero dovrebbe essere un attestato o di miglioramento di condizioni o di emersione del nero e dell'evasione.
Per essere chiari, siccome, ad esempio, per effetto dei rialzi in Borsa, il patrimonio dei super ricchi d'Italia (i miliardari in euro sono passati da 11 a 14 nel 2009 nonostante la crisi abbia fatto perdere almeno 500.000 posti di lavoro, nel nord, al centro e nel sud) è cresciuto da gennaio a dicembre 2009 di 13 miliardi di euro, cioè di 2,5 milioni di euro al giorno a testa, Ciambetti ne deduce che sono evasori imprenditori come la famiglia Rocca, il cui patrimonio è cresciuto del 107% pur avendo il suo gruppo dell'acciaio, la Tenaris, annunciato il taglio di mille lavoratori su 2.800?
E, visto che "il podio dei maggiori investitori azionari italiani - La Repubblica, i quotidiani e la Borsa del 2 gennaio - è monopolio del Nord Est", imprenditori come Leonardo Del Vecchio (+37%) e come Benetton (+34%) sono per Ciambetti evasori dichiarati solo perché hanno ufficialmente qualche spicciolo (in miliardi) in più nel loro portafoglio anche borsistico?

Ed evasore lo è anche il premier Berlusconi (+35%) che è più ricco o meno povero del 2008?
Bastano, infine, a Roberto Ciambetti i dati dello Scudo fiscale con la massa immane di denaro rientrato dall'estero e sicuramente occultato da aziende e imprenditori? Del Sud? ... Mah!
L'evasione è un male da estirpare ma la demagogia ... anche.
Parliamo del problema ma non a senso unico e predeterminato!
Grazie, Roberto Ciambetti.

Redazione VicenzaPiù

 

 

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Categorie: Politica

Galan al Governo (no all'Eni) e Zaia in rete

Sabato 26 Dicembre 2009 alle 13:37
Redazione di VicenzaPiù    

 

Luca Zaia e Giancarlo GalanGiancarlo Galan, dopo aver rinunciato improvvisamente (?) alla sua quarta corsa per la Presidenza del Veneto, per la cui candidatura il Premier Berlusconi ha ‘ceduto' alle pressioni del leader della Lega Bossi, suo irrinunciabile alleato a livello nazionale, si consolerà con un Ministero, come ha detto ai suoi sostenitori , (quasi tutti) i consiglieri regionali e gli assessori del Pdl, invitati a casa sua per una cena di auguri di Natale, dove ha ufficializzato la sua scelta alternativa a quelle di presentarsi da solo, accettare un ‘ricca' poltrona nel Cda dell'Eni o ritirarsi provocatoriamente dalla politica.
Galan, pur ribadendo di non aver compreso né capito (anche se chiaro a molti, se non a tutti, lui in primis, n.d.r.) il niet alla sua ricandidatura, ha comunicato di non aver scelto la sempre minacciata strada della rottura, accettando l'appello di Berlusconi a non dilapidare le sue competenze politiche e ricordando che il Pdl adesso avrà 3 ministri del Nord Est al governo, con lui in più, appunto un politico e non un tecnico, come Sacconi e Brunetta.

Intanto Luca Zaia segnala i 70mila contatti al giorno ospitati in media dal suo blog (da censurare?, n.d.r.), www.lucazaia.it , che verrà sempre più potenziato per la campagna elettorale di fatto iniziata e che il ministro vuole gestire sfruttando al massimo il web come Barack Obama.
Zaia invita, ovviamente, alla prudenza contro i facili entusiasmi: «Il centrodestra non già ha vinto, per ora ha un candidato»

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Categorie: Politica

Galan non si candida e ... diventa ministro

Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 01:10
Redazione di VicenzaPiù  

 

Giancarlo Galan sotterra la più volte minacciata ascia di guerra per la mancata candidatura alla sua quarta nomina a Governatore del Veneto, regione ‘data' da Berlusconi alla Lega ‘tradendo' il suo vecchio delfino per Ragion di Stato (leggasi appoggio a 360° alla sua azione da Premier da parte di Bossi & c.).
Quindi Galan non scenderà più in campo da solo alle prossime regionali in concorrenza con il candidato della Lega Luca Zaia come da tempo minacciava.
Diventerà, in ... cambio e italicamente, ministro al termine del suo mandato di governatore a fine marzo e forse proprio al posto di Zaia.
Lo hanno annunciato il coordinatore del Pdl veneto Alberto Giorgetti e il vicecoordinatore Marino Zorzato proprio dopo l'incontro di lunedì sera ad Arcore con il Premier Berlusconi al quale ha partecipato lo stesso Giancarlo Galan, di cui il Silvio nazionale è stato anche testimone di nozze.

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Categorie: Politica, Informazione, Dal settimanale

Embargo digitale e totalitarismo democratico. Gli effetti del caso Berlusconi

Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 18:57

Dopo l'aggressione al premier si moltiplicano le voci di chi vorrebbe limitare la libertà di espressione sul web. Un percorso tecnicamente arduo e sottilmente pericoloso
Perché fa scivolare sempre più la democrazia verso il regime


Una vignetta di Vauro sul PremierL'aggressione ai danni di Silvio Berlusconi ha dato la stura ad una campagna, già covata da tempo, il cui obiettivo neanche troppo celato è quello di restringere il campo delle libertà di espressione, specie le espressioni del dissenso. Allo stesso tempo pezzi importanti del governo hanno preso di mira le modalità con le quali sarà possibile partecipare alle manifestazioni di piazza. Però a fare irruzione nell'agenda dei media sono stati i social network.
Twitter, i blog, ma soprattutto Facebook, sono stati le piazze elettroniche nelle quali i commenti all'evento di Milano sono stati più duri. Apprezzamenti per il gesto, posizioni ironiche, invettive sarcastiche, j'accuse violenti: insomma c'è stato di tutto e di più. E proprio rispetto a queste contestazioni le voci del governo, nonché quella di editorialisti "lealisti" con le istituzioni repubblicane come Giannantonio Stella, si sono levate quasi unanimi. Il ministro dell'Interno Bobo Maroni della Lega ha parlato esplicitamente di norme allo studio pensate per oscurare i siti che riportano espressioni violente o che propugnano odio.

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Categorie: Politica

Zaia candidato alla Regione, Galan non ci sta

Sabato 19 Dicembre 2009 alle 19:13

Redazione di VicenzaPiù         

 

Luca Zaia (Ministro dell'Agricoltura)E' il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia il candidato della Lega Nord - Liga Veneta per le prossime regionali in Veneto.
Lo ha stabilito oggi a Padova il Consiglio Nazionale del movimento, su proposta del suo presidente Flavio Tosi, sindaco di Verona e anche fino ad oggi lui papabile governatore veneto. La candidatura di Zaia è stata votata all'unanimità. Il segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta di Vicenza, sen. Paolo Franco, ha espresso soddisfazione per la scelta unanime di Luca Zaia come candidato presidente alla guida della Regione Veneto: "Ora tutti i leghisti veneti dovranno lavorare per concretizzare l'anno prossimo questo straordinario obiettivo".

L'attuale Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, per 15 anni ai vertici della regione e al quale era stato proposto dal vertice del suo partito, il Pdl, una sua staffetta con Zaia al Ministero dell'Agricoltura, ha definito "un tradimento" la scelta di Berlusconi di lasciare il Veneto al Carroccio e sta raccogliendo il sostegno del Pdl regionale per poi decidere se correre alle elezioni da solo o apparentato con l'Udc che gli ha promesso appoggio, contro Zaia e la Lega di Bossi.

Il testimone di nozze di Galan, Silvio Berlusconi, che lo ha sacrificato sull'altare degli accordi con la Lega Nord, saprà ricucire lo strappo?

 

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Categorie: Politica

Volti insanguinati, un sussulto unico

Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 23:24

Giuliano Corà

Volti insanguinatiLa vista del volto insanguinato di un uomo, chiunque egli sia e quali che siano le sue idee, deve sempre addolorarci e indurre un sussulto nelle nostre coscienze.
Sempre.

Giuliano Corà (VicenzaPiù)

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Categorie: Politica

Utenti ignari di Facebook pro Berlusconi

Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 20:49
Adico   

 

"Centinaia di migliaia gli utenti di Facebook si sono trovati, a loro insaputa, iscritti a pagine che manifestano solidarietà e vicinanza a Silvio Berlusconi" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Il caso più significativo riguarda il social network a cui due milioni di persone avevano aderito ad una campagna per il terremoto in Abruzzo e che, da un momento all'altro si sono trovati "iscritti" a una pagina completamente diversa "Solidarietà a Silvio Berlusconi" o quella di "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia".

Intanto gli utenti di Facebook non ci stanno ed invitano gli altri a lasciare il social network.

"Cambiare nome ai gruppi più numerosi in favore del Presidente del Consiglio è un atto illegale e mistificante che non deve ripetersi" avverte il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini, che continua: "Facebook, MySpace, Badoo, LinkedIn, i social network più frequentati possono trasformarsi in miniere d'oro e pericolose per gli hacker".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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