Categorie: Politica, Economia&Aziende
Martedi 18 Aprile 2017 alle 08:30
Pubblicato il 16 aprile, aggiornato il 18 alle 8.30. Gli alberghi della catena padovana
Boscolo Hotel, ma non il suo marchio, diventeranno di proprietà del fondo internazionale
Varde che il brand Boscolo lo userà in franchising, grazie a un'operazione, assistita da Mediobanca, che consente alla famiglia Boscolo di riscuotere 150 milioni di euro dopo che Varde aveva affrontato nei mesi scorsi anche l'acquisto del debito di Boscolo con Unicredit e Banco Popolare, due delle banche verso cui il gruppo era esposto pagandolo 210 milioni su 240 nominali. Tra le banche c'erano (ci sono?) anche
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca (l'abbiamo scritto
recentemente qui per BPVi e in passato anche per Veneto Banca), a cui erano state date in pegno dai Boscolo tutte le proprie azioni e che speriamo siano rientrate almeno in parte dell'esposizione.
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Categorie: Fatti
Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 09:16
Le due banche venete corrono sul filo del rasoio e lo faranno ancora per molto tempo. Il capitale (che manca) è la conditio sine qua non per la sopravvivenza e i fari ovviamente sono oggi tutti puntati lì. Ma gli osservatori più attenti sanno che quello del salvataggio pubblico, con la ricapitalizzazione da oltre 6 miliardi calcolata finora per ripristinare i ratio patrimoniali per ambedue, è solo il primo passo. Indispensabile ma che non chiude con le forti preoccupazioni sul futuro. Da subito infatti occorrerà mettere mano al business delle due banche. Che mostra segni di cedimento strutturale imponenti. L'operatività fa acqua da tutte le parti. Il dato più eclatante è la caduta rovinosa dei ricavi nel 2016.
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Categorie: Fatti
Martedi 11 Aprile 2017 alle 09:29
Richiami e segnali preoccupanti per l'Italia - a causa soprattutto del decreto «salva banche» e dei crediti deteriorati - sono arrivati dal Rapporto annuale per il 2016 della
Bce di
Mario Draghi, presentato nell'Europarlamento di Bruxelles dal suo vice portoghese
Vitor Costancio. «
La Bce non è stata consultata dal Ministero dell'economia e delle finanze italiano riguardo al decreto legge recante misure urgenti per la tutela del risparmio nel settore bancario, volto a definire il quadro giuridico per l'erogazione di assistenza finanziaria pubblica straordinaria alle banche italiane», si legge nel Rapporto. Solo Grecia e Ungheria hanno attirato un simile richiamo. Draghi, nella prefazione, ha rilanciato il problema dei crediti deteriorati inesigibili, che per la Bce hanno raggiunto nel sistema bancario italiano il 17,5% rispetto agli impieghi con la media del 6,7% nella zona euro, dove solo Cipro e Grecia stanno peggio.
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Martedi 11 Aprile 2017 alle 09:23
Oggi pomeriggio, a Padova,
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca presentano congiuntamente le conclusioni sull'
Offerta pubblica di transazione, chiusasi lo scorso 28 marzo. L'appuntamento, dopo i rispettivi cda, sancirà il via libera alle operazioni di pagamento dei rimborsi spettanti ai soci che hanno aderito all'offerta (di base, 9 euro per azione in BpVi e il 15% del valore delle azioni al momento dell'acquisto per Veneto Banca). La percentuale raggiunta, infatti - quasi il 70% per entrambi gli istituti, vale a dire 66.712 azionisti per BpVi e 54.359 per Veneto Banca, per un ammontare di azioni, all'interno del perimetro che riguardava l'offerta, del 68,7% per la Vicenza e del 67,6% per l'istituto di Montebelluna - non solo verrà ritenuta soddisfacente dai vertici delle due banche rispetto all'80% dell'obiettivo iniziale, ma rappresenta anche, secondo i board, un segno di consenso e di fiducia da parte dei soci del territorio, fiducia che non può che spingere ad andare avanti nel progetto di risanamento e di fusione.
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Domenica 9 Aprile 2017 alle 22:11
Sono noti a tutti e
ieri li abbiamo ricordati i meriti del "Fenomeno" n. 1, quel
Francesco Iorio, che era arrivato il 1° giugno 2015 con
Gianni Zonin ancora regnante alla
Banca Popolare di Vicenza e che se ne andava il 4 dicembre 2016 lasciando il cugino acquisito
Pasquale Luiso ad allenare la Primavera del
Vicenza Calcio e i dvd dell'Horror Story scoperta da
Alessandro Penati. Il fondatore di
Atlante prima lo aveva confermato Ad, puntando 1.5 miliardi delle banche e della CDP che ne avevano sottoscritto le quote su un futuro roseo della
BPVI e promettendo agli investitori il 6% di rendimento, e, poi, gli consegnava un'altra valigetta di soldi come buonuscita, dopo quelli ricevuti da Zonin come buona entrata purché a Vicenza lasciasse fare a chi se ne intende,
Fabrizio Viola.
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 8 Aprile 2017 alle 23:14
Il dr. (laureato in Giurisprudenza) Francesco Iorio si presenta alla Banca Popolare Vicenza al 1° di giugno del 2015, ben accolto da Gianni Zonin e raggiunto in città a luglio 2016 da Pasquale Luiso che viene ingaggiato dallo sponsorizzato, economicamente mal ridotto e ampiamente finanziato Vicenza Calcio per guidare la panchina della squadra Primavera. Luiso, scrive il 27 giugno 2016 Stefano Righi sul CorSera, non è solo "l'indimenticato «Toro di Sora» (città in cui Iorio è nato, ndr) che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea" ma è anche marito di "una cugina di Iorio". Ma Iorio lascia il cugino acquisito e saluta Vicenza il 4 dicembre 2016 "convinto" a farlo da Alessandro Penati con una valigia carica di euro: 548 giorni di "intenso" lavoro alla modica cifra di circa 10 mila euro lordi al giorno (calcoli pubblicati dal "Corriere della sera" del 6 dicembre 2016). Semplicemente un "Fenomeno".
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Venerdi 7 Aprile 2017 alle 16:21
Sei ore di interrogatorio per
Samuele Sorato, ex direttore generale e per tre mesi AD di
Banca Popolare di Vicenza, che ieri è stato ascoltato dai pubblici ministeri
Luigi Salvadori e
Gianni Pipeschi, dal colonnello della Guardia di Finanza
Crescenzo Sciaraffa e dal tenente colonnello
Fabio Dametto. Sorato, indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza non ha cambiato la sua linea difensiva: sostiene infatti di non avere avuto alcun ruolo per i casi che hanno portato al dissesto della
BPVi. Secondo Sorato a decidere era il Cda. L'interrogatorio dell'ex direttore generale, che la scorsa estate si era avvalso della facoltà di non rispondere, arriva qualche giorno dopo quello di
Gianni Zonin che aveva scaricato su di lui molte responsabilità .
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Venerdi 7 Aprile 2017 alle 12:36
Dov'era la
Banca d'Italia mentre la
Banca popolare di Vicenza veniva distrutta? Che cosa faceva la Consob mentre il presidente viticultore
Gianni Zonin rovinava i 120 mila soci? Leggendo le 350 pagine dell'azione di responsabilità contro 32 ex amministratori e sindaci depositata al Tribunale di Venezia dall'attuale ad di Bpvi
Fabrizio Viola si possono formulare due ipotesi: o dormivano o fingevano di non vedere. A Zonin e soci viene chiesto un risarcimento danni senza precedenti, un miliardo e mezzo di euro, come responsabili di "una delle più eclatanti débacle finanziarie del dopoguerra, esito drammatico di un vero e proprio intreccio, un groviglio di rapporti, mai trasparenti, tra la Banca e i suoi vertici e tra questi e alcuni selezionati clienti".
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 5 Aprile 2017 alle 19:15
Alla
Banca Popolare di Vicenza e a
Veneto Banca l'unica via di scampo oggi rimasta è l'intervento dello Stato, appena ieri quantizzato in sede europea in 6.4 miliardi di euro... SE&O ma le enormi ferite in Veneto, su cui vi avevamo messo in guardia su questo mezzo fin dal 13 agosto 2010 con gli articoli poi raccolti in "
Vicenza. La città sbancata", avranno una portata ancora ad oggi non misurabile ma di sicuro dirompente sull'economia del territorio. Dopo aver iniziato ad evidenziare il 1° aprile il ruolo di Banca d'Italia ("
Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia..."), il 2 aprile scorso abbiamo elencato
i tantissimi, troppi casi di deficit di vigilanza e i premi ricevuti in particolare da
Banca Popolare di Vicenza e
Popolare di Bari e le parallele bocciature comminate a
Veneto Banca e
Etruria.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 4 Aprile 2017 alle 22:39
Arrivano praticamente in contemporanea due note analoghe della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca in cui si dà notizia che le due ex Popolari venete, sulla base dei coefficienti patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2016, sono considerate dalle autorità bancarie europee entrambe "
attualmente solventi", rispettando i requisiti minimi di capitale stabiliti dall'Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013, anche se non risultano invece rispettati i requisiti di capitale di Pillar 2 e di Combined Buffer. I dati di
shortfall (deficit) si traducono, secondo
BCE, in un
fabbisogno di capitale di 3,3 miliardi di euro per la BPVi e di 3.1 miliardi per Veneto Banca. Tali fabbisogni di capitale, in totale
6.4 miliardi di euro, serviranno poi a "
definire l'ammontare effettivo di ricapitalizzazione precauzionale oggetto di determinazione da parte delle Autorità competenti" e a carico dello Stato.
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