Lazzari: molestie a studentessa non in Basilica
Giovedi 15 Luglio 2010 alle 23:43"Piena solidarietà alla studentessa che ha denunciato di essere stata oggetto di molestie, ma il fatto non può essere avvenuto all'interno del cantiere della Basilica Palladiana dove organizziamo le visite guidate".
Continua a leggereStudio fattibilità centro culturale in Basilica
Giovedi 15 Luglio 2010 alle 15:21Comune di Vicenza - Un centro culturale da collocare in un contesto nazionale e internazionale di rilievo; una vetrina delle eccellenze del tessuto produttivo vicentino dove predominino innovazione e creatività .
Questi, fra gli altri, gli obiettivi che l'amministrazione comunale di Vicenza si è data sul destino della Basilica Palladiana.
Continua a leggere
Basilica palladiana e S. Corona: visitabili i cantieri
Giovedi 24 Giugno 2010 alle 00:17Fino all'8 agosto 2010 ogni sabato e domenica sarà possibile visitare il cantiere di restauro della Basilica Palladiana e della chiesa di Santa Corona. Infatti il nuovo progetto dal titolo "Di restauro in restauro - Tra Sacro e Profano", collega un edificio civile, come la Basilica, con uno sacro, come quello del complesso domenicano della chiesa di Santa Corona, non solo perché sono oggetto entrambi di un complesso restauro conservativo, ma anche perché sono luoghi altamente significativi nel panorama storico, politico e culturale della città di Vicenza.
Continua a leggereRestauro Basilica Palladiana, completata la copertura
Lunedi 19 Aprile 2010 alle 18:39Comune di Vicenza - I lavori alla copertura della Basilica Palladiana sono finiti e per l'occasione gli assessori ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, e alla progettazione e all'innovazione del territorio e alla cultura, Francesca Lazzari, sono stati accompagnati in sopralluogo dal direttore dei lavori Eugenio Vassallo.
Prima che venga smontata nei prossimi giorni, amministratori e tecnici hanno quindi percorso tutta l'impalcatura che circonda la parte alta del monumento, facendo così il punto sullo stato di avanzamento del restauro della Basilica e della riqualificazione del sistema delle piazze, il cui progetto ha via via ampliato l'orizzonte degli interventi.
Continua a leggereBasilica, due progetti per gli Zavatteri
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 22:45Comune di VicenzaÂ
Basilica Palladiana: agli Zavatteri la biglietteria e i servizi museali e sulla torre del Tormento un panoramico belvedere
Nell'area del passaggio degli Zavatteri su piazza delle Erbe tutti gli spazi di servizio, dalla biglietteria al book office, dal guardaroba ad un luogo per intrattenere i bambini e nella torre del Tormento un panoramico belvedere sui tetti della città .
Si chiude con questi due progetti definitivi, approvati oggi dalla giunta comunale, il complesso e radicale restauro "a 360 gradi" della Basilica Palladiana. I due importanti interventi vanno infatti a completare i lavori oggi in corso e già finanziati dalla Fondazione Cariverona per 14 milioni e 858 mila euro, diventati 17 milioni e 358 mila euro in seguito ai lavori legati al ritrovamento archeologico di corte dei Bissari.
Per completare l'opera realizzando questi due ultimi progetti serviranno altri 5 milioni di euro (3 milioni e 785 mila euro per la sistemazione dell'area degli Zavatteri e 1 milione e 215 mila euro per il restauro della torre del Tormento) che saranno ancora una volta chiesti alla Fondazione Cariverona. "Ma con questi due interventi - spiega l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto che con la collega alla cultura e alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari ha seguito la definizione del progetto - la Basilica avrà finalmente tutte le carte in regola per trasformarsi nel magnete e fulcro culturale di respiro internazionale che l'amministrazione Variati vuole consegnare alla città entro il 2011".
Nel dettaglio, la collocazione della biglietteria nell'area del passaggio degli Zavatteri, sul lato sud ovest del piano terra della Domus comestabilis, consentirà di valorizzare anche le facciate della Basilica su piazza delle Erbe e su corte del Bissari, tradizionalmente più trascurate dai visitatori e dai vicentini. In questo spazio, quindi, troveranno posto biglietteria, book shop, bar e guardaroba, ma potrebbero esserci anche un luogo di intrattenimento per i bambini e un ambiente per le proiezioni di audiovisivi dedicati alle esposizioni del salone superiore. Nella Domus è ipotizzata una nuova scala di accesso al salone superiore che parta dal piano interrato, mettendo così anche la corte dei Bissari in diretta relazione con tutto il sistema. Quanto all'area della corte, dove si scaverà fino a 5 metri di profondità e dove troveranno spazio le centrali impiantistiche e altri servizi, sarà in parte ribassata fino al livello di piazza delle Erbe. Da qui una scalinata e delle passerelle condurranno fino ad uno nuovo ambiente, forse un ristorante, e quindi fino al livello della piazza dei Signori, valorizzando i ritrovamenti archeologici scoperti durante i lavori di restauro.
Il secondo progetto approvato questa mattina dalla giunta comunale riguarda il restauro della torre del Tormento, alla quale si accede da piazza delle Erbe e, per la parte superiore, direttamente dal loggiato della Basilica. L'idea è quella di inserire la torre, che svetta sui tetti di Vicenza, nel percorso di visita della Basilica, sfruttandola come straordinario belvedere e magari come spazio per ospitare una mostra permanente sulla storia del monumento palladiano e del suo complesso restauro. A questo scopo all'altezza del loggiato servirà inserire una nuova coppia di scale in legno e un elevatore per disabili, mentre la parte inferiore della torre, adeguatamente ristrutturata, potrebbe ospitare un'attività commerciale a conferma della volontà di valorizzare la vocazione di piazza delle Erbe.
Vie di fuga dal 15 al 17 gennaio
Mercoledi 13 Gennaio 2010 alle 20:41Comune di Vicenza  Â
Vie di fuga 15-16-17 gennaio 2010: un assaggio e una grande messa in scena del progetto Basilica Palladiana 2011. Al via la tre giorni dedicata al contemporaneo
Comincia l'appassionante viaggio di avvicinamento verso la riapertura del più importante monumento palladiano nel 2011. 60 eventi, di cui 13 workshop e incontri tenuti da oltre 20 relatori, 30 interventi artistici tra mostre, installazioni e performance in più di 25 location diverse e un ricco cartelloni di Vie di fuga, la tre giorni dedicata al contemporaneo voluta dal Comune di Vicenza e dalla Regione del Veneto, in collaborazione Fuoribiennale, che dal 15 al 17 gennaio animerà tutta la città di Vicenza culminando sabato 16 gennaio con una lunga notte di festa con golden menu nei ristoranti cittadini aderenti, gallerie d'arte e negozi aperti fino alle 23 realizzata in partnership con la Fiera di Vicenza.
Un'iniziativa che coinvolge istituzioni, associazioni, attori culturali e giovani espressioni artistiche per costruire e attivare nuove sinergie fra tutte le realtà cittadine e regionali, permettendo al "progetto Basilica" di diventare un punto di riferimento sia culturale, che sociale che economico per tutta la città .
"La realizzazione di Vie di fuga - ricorda l'assessore alla cultura Francesca Lazzari - è stata possibile grazie alla favorevole sinergia tra l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, promotore dell'iniziativa, e l'associazione Fuoribiennale che si è impegnata con successo nei delicati aspetti organizzativi. Vie di fuga è stata l'occasione per rafforzare i rapporti tra l'ente pubblico e la Fiera di Vicenza, la quale - forse per la prima volta - si è messa in prima linea assieme al Comune per promuovere la città . Credo sia necessario comprendere e sviluppare la connessione che lega Vicenza con il settore fieristico: il rilancio della Fiera coinvolgerà positivamente tutto il territorio. Vie di fuga deve essere visto anche come un appuntamento per riflettere su Vicenza e sul suo ruolo di capoluogo. L'evento è una vetrina che, coinvolgendo tutte le istituzioni e gli attori culturali, può mostrare le numerose potenzialità che la città può esprimere."
Si parte venerdì pomeriggio 15 gennaio alle 17.30 con l'incontro "Da qui parte tutto. La committenza alla base della progettazione di una città " presso ASA Studio Albanese, dove interverranno Flavio Albanese, direttore di Domus e tutti principali attori culturali di Vicenza. La serata prosegue poi a Monotono, in Viale Milano 60, con l'inaugurazione della mostra "Fune" di Alberto Scodro, preceduta dalla tavola rotonda "Young, young, young. E i giovani? Luoghi e attivatori della giovane creatività italiana."
Sempre nella giornata di venerdì aprono le porte numerose gallerie e spazi con le loro installazioni, performance e mostre, che continueranno poi nei giorni successivi tra cui VIART in Contrà del Monte 13, con una esposizione permanente dell'artigianato artistico vicentino e la mostra di gioielli d'arte contemporanei "Microcosmi", l'atelier di Marisa Mozzo con "Segni Creativi", Palazzo Chiericati, il Teatro Olimpico e il Museo naturalistico archeologico. Tra le gallerie saranno visitabili Valmore Studio d'Arte in contrà Santa Croce 14, con la mostra "Madì, dalle inquietudini dell'astrazione geometrica una rivoluzione in nome di creazione e invenzione" che espone opere di Reale F. Frangi e Piergiorgio Zangara; Primo Piano Arte Studio in Contrà Santa Barbara 21, con "Vie di fuga" di Vera Sammlung; e ancora Yvonne Arte Contemporanea e la mostra "Aria" di Toyomi Nara e Daria Zanotto. Alla Galleria Berga una selezione di opere del ‘900, mentre il Museo Diocesano propone la mostra "Laudate Dominum Omnes Gentes". Prosegue presso Casa Gallo a Palazzo Brusarosco-Zaccaria la mostra "Sapere non sapere" di Andrea Bianconi, e nel giardino l'opera illuminata "Le lune di Galileo" di Margherita Michelazzo. E ancora la mostra "Things" di Laurina Paperina nella chiesa Santi Ambrogio e Bellino in contrà Sant'Ambrogio 23, e la Galleria Liberismo a Palazzo Valmarana Braga in corso Fogazzaro 16 con "Buio del Vedente", mostra di Marco Chiurlato. Non solo l'arte, ma anche il design e l'architettura sono protagonisti di queste giornate: a Casa Cogollo detta Del Palladio in Corso Palladio 165 Joe Velluto espone i suoi oggetti nella mostra "Come dire", e Studio Molini inaugura il progetto "Window Project" in Contrà delle Barche 39, con l'installazione "Carpet".
Mostre di Soggiu e La Vaccara
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 15:41Comune di Vicenza
Dal 28 novembre al 17 gennaio "in vetrina" nel loggiato della Basilica Palladiana le pitture di Mauro Soggiu e le sculture di Filippo La Vaccara
Il piemontese Mauro Soggiu e il siciliano Filippo La Vaccara saranno i protagonisti della quarta e ultima esposizione di "Osservatorio", il progetto a cura di Alberto Zanchetta che, in attesa della riapertura della Basilica Palladiana, intende dare un segnale di "lavori in corso" direttamente dall'interno dello stesso edificio. Da sabato 28 novembre, quindi, nel loggiato della Basilica, saranno allestite una decina di vetrine come se fossero le bacheche di un piccolo museo sotto vetro: si tratta di una sorta di mostra en petit che prevede una sezione dedicata alla pittura con i dipinti di Soggiu ("Osservatorio#1") e una dedicata alla scultura e all'installazione con le opere di La Vaccara ("Osservatorio#2"). L'iniziativa, inserita nella programmazione della rassegna "Epide®mie", fa parte dell'ambito di "Sistemi di Contemporaneo", il progetto culturale dedicato all'arte contemporanea promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza.
La ricognizione sulla pittura di "Osservatorio#1" presenta alcuni dipinti su tela e su carta di Mauro Soggiu, realizzati durante i suoi soggiorni newyorkesi. Da alcuni anni Soggiu vive regolarmente negli Stati Uniti, humus culturale che l'ha portato a riflettere sulla società d'oltreoceano e sullo sfrenato consumismo che la caratterizza, di cui mette a nudo le nevrosi (le pillole o gli alimenti che ricorrono spesso nei quadri alludono all'ossessione alimentare e all'abuso di farmaci da parte degli americani). Soggiu si è inoltre interrogato sul realismo dell'oggetto-immagine che ambisce alla tautologia, immagine che vuole cioè significare se stessa attraverso il significante; proprio per questo motivo l'artista decide di dipingere una Coca-cola con il timbro della Coca-Cola, il Crysler con il timbro del Crysler, ecc, fomentando quell'ambiguità che è anche attualità dell'identità pittorica. Ogni immagine vive nata da se stessa, per consistenza, per stratificazione. Tutt'intorno degli arcobaleni concentrici, un "colore ovale" dalle tinte vivaci e nitide che sembra voler ipnotizzare lo spettatore, risucchiandolo all'interno del quadro. Le opere di Mauro Soggiu attingono al revival degli anni Ottanta, al ritorno dell'ars picta che trita - come in un frullatore - immagini, stili, tecniche.
"Osservatorio#2" propone la personale di Filippo La Vaccara dal titolo "Magic Windows". Magico, immaginifico, fantastico, fiabesco sono aggettivi che ben si attagliano a descrivere la poetica dell'artista, le cui opere sono vere e proprie epifanie: apparizioni che prendono forma di animali o di persone, in un'atmosfera ovattata e assurda. In mostra alcune recenti sculture in cartapesta che sono metafora della condizione umana; si tratta di sculture leggere, quasi inconsistenti, che mettono in evidenza il proprio aspetto artigianale, quel "fatto a mano" che esprime una naïveté sempre, profondamente, intellettualizzata. Il senso di sospensione di questi lavori risponde alla necessità di materializzare un'idea nella forma più semplice e immediata. «Questa semplificazione estrema - precisa l'artista - è una distillazione dell'immagine che avviene in maniera naturale. Un dipinto, così come una scultura, è un modo per riordinare le idee del mondo». A fianco delle sculture imbevute di colore, un grande quadro di due metri per due poggia a parete, puntellandosi su delle zeppe in legno. Il carattere installativo del dipinto, il cui soggetto sembra una scultura a due dimensioni, dialoga perfettamente con le cartapeste dipinte, che all'interno hanno un fil di ferro (la cosiddetta "anima") che non è altro che un disegno tridimensionale. Questo scambio interdisciplinare è una costante della ricerca artistica di La Vaccara, il quale pare ricordare come "tutto sia transitorio".
L'originale esposizione "Epide®mie": Osservatorio. Opere di Filippo La Vaccara e Mauro Soggiu, sarà visibile al pubblico fino al 17 gennaio. Informazioni allo 0444 222122, [email protected].
Biografie
Nato a Fossano (CN) nel 1975, Mauro Soggiu vive e lavora tra New York e Milano.
Tra le principali esposizioni personali si ricordano: "Luna park", Galleria Obraz, Milano (2004); "Open Studio March Art", Brooklyn, New York (2005); "Il serafico succedaneo", Galleria Carini, San Giovanni Valdarno, Arezzo (2005); "Arte è Pensiero", Palazzo Tè, Mantova (2006); "Armi e Bagagli", Galleria il Torchio Costantini, Milano (2007); "Trip Royale", Galleria delle Battaglie, Brescia (2007); "The Fab 11", Galleria delle Battaglie (2008); "Instant Book, Italian Artists in New York", ISCP Brooklyn, New York (2009).
Filippo La Vaccara è nato a Catania nel 1972; da anni vive e lavora a Milano. Tra le sue principali esposizioni personali: "Filippo La Vaccara", Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano (2001); "Laboratorio", Ex Granaio, Fondazione Orestiadi, Gibellina (2002); "Il corso delle cose", The Flat Massimo Carasi, Milano (2004); "Travel", Centro per l'Arte Contemporanea Bannata, Enna (2009); "La trama invisibile", Galleria Claudia Gian Ferrari e The Flat Massimo Carasi, Milano (2009). La Vaccara ha esposto i suoi lavori anche in collettive come: "Per amore", Montevergini, Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Siracusa (2004); "Getting on mother's nerves. Psycological drama and contemporary drawing", Mother's Tankstation, Dublino (2006); "Allarmi", Caserma De Cristoforis, Como (2006); "Arrivi e partenze", Mole Vanvitelliana, Ancona (2008); "Flower Power", Villa Giulia, Verbania (2009); "New Italian Epic", Brown, Milano (2009
Continua a leggereCantieri in cantiere
Martedi 22 Settembre 2009 alle 14:05Comune di Vicenza
Al Salone degli Zavatteri nuovo appuntamento con "Cantieri in cantiere": di scena il restauro della Fontana dei Fiumi di Bernini a Roma
Ultimo appuntamento con "Cantieri in cantiere", la serie incontri-conferenze che mette a confronto il restauro della Basilica Palladiana con altri importanti cantieri di restauro attualmente in corso in Italia.
Dopo il restauro di Palazzo Tassoni di Ferrara presentato la settimana scorsa, l'incontro di giovedì 24 settembre al Salone degli Zavatteri alle 17 mostrerà i lavori di conservazione della Fontana dei Fiumi di Roma, con la partecipazione di Anna Maria Pandolfi dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro. All'appuntamento - promosso dagli assessorati alla cultura e ai lavori pubblici, in collaborazione con la ditta Sacaim di Venezia e la Fondazione Cariverona - saranno presenti anche Flavio Albanese, fondatore dello studio Asa Studioalbanese e direttore della rivista internazionale di architettura Domus, ed Eugenio Vassallo, direttore dei lavori del cantiere della Basilica Palladiana.
La Fontana dei Quattro Fiumi si trova a Roma in piazza Navona ed è stata ideata e plasmata dal celebre scultore e pittore barocco Gian Lorenzo Bernini nel 1651, su commissione di Papa Innocenzo X. La fontana si compone di una base formata da una grande vasca ellittica, sormontata da un magnificente gruppo marmoreo - composto dalle allegorie dei quattro principali fiumi della Terra (Nilo, Gange, Danubio, Rio della Plata) inserite in un paesaggio marino - sulla cui sommità si eleva un obelisco egizio (Obelisco Agonale) di epoca romana.
La proposta di realizzare un cantiere alla Fontana dei Quattro Fiumi è stata il risultato di un'intesa tra l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro e la Soprintendenza ai beni culturali del Comune di Roma. Intesa derivata dall'esigenza di portare un intervento conservativo a un'opera, quella di Bernini, che presentava ormai marcati segni di degrado.
L'obiettivo del lavoro svolto è stato quello di attuare un piano di opere complessivo e organico basato sulla gestione integrata delle conoscenze sul monumento e sull'ambiente nel quale è inserito, nell'ottica di ridurre al minimo indispensabile i trattamenti di restauro, per assicurare la trasmissione al futuro del monumento nella sua autenticità .
Gli interventi conservativi hanno riguardato gli apparati scultoreo-architettonici dell'opera di Gian Lorenzo Bernini, in cui alla spettacolarità delle forme dinamiche, potenziate dalle suggestioni dell'acqua, si fonde la funzione di struttura di sostegno dell'antico obelisco egizio.
Per fondare le scelte su basi il più possibile solide, il processo conservativo è stato contrassegnato lungo tutto il suo percorso da attività integrate di ricerca di tipo storico-documentale e tecnico-scientifico allo scopo di istituire un sistema capace di supportare il lavoro. La scelta progettuale operata è stata quella di restituire il carattere di unitarietà dell'immagine recuperandone sia le forme scultoree nelle parti inferiori a contatto con l'acqua, che erano deformate dalle spesse incrostazioni depositatesi sul modellato originario, sia l'omogeneità del registro cromatico dai toni chiari, propri del travertino e del marmo che tuttavia espone armonicamente le tracce e le patine a testimonianza del passaggio del tempo.
Annamaria Pandolfi si laurea in architettura con lode nel 1974 all'Università degli studi di Roma. Dal 1980 è inserita nell'organico dell'amministrazione dei Beni culturali prestando servizio in un primo tempo presso la Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici della Puglia e successivamente presso le Soprintendenze per i beni ambientali e architettonici della Campania (a Napoli), e per i Beni ambientali architettonici artistici e storici delle province di Caserta e Benevento (a Caserta-Reggia).
Nel 1984 viene trasferita all'Istituto centrale del restauro - ora ISCR - dove opera fino ad oggi. All'interno dell'Iscr, oltre a molti lavori in territorio nazionale, ha svolto incarichi anche all'estero. Dal 1984 svolge attività di docenza sui temi riguardanti i problemi conservativi dell'architettura presso la scuola dell'Iscr per Restauratore di beni culturali.
Ha insegnato anche all'Istituto universitario di architettura di Venezia (1998) e all'Università della Tuscia (2000).
Dal 2001 al 2008 è stata direttore e docente dei corsi di aggiornamento "Conservazione per i beni culturali ecclesiastici - I beni architettonici" destinati agli operatori diocesani (architetti, ingegneri, storici dell'arte) a cura della Conferenza episcopale italiana.
La partecipazione agli incontri è gratuita.
Ingresso dal Salone degli Zavatteri (piano terreno della Basilica Palladiana)
Informazioni: Comune di Vicenza, assessorato alla cultura, tel. 0444 221541.
Continua a leggere