Apprendiamo, scrive nella nota che pubblichiamo Francesco Rucco candidato sindaco, che Vicenza avrà un nuovo cantiere fieristico, che verranno investiti 35 milioni, che, insomma, il matrimonio con Rimini sta portando i suoi frutti. Questa è la propaganda di regime che viene diffusa ai media. Restano però non poche zone oscure in tutta la vicenda della Fiera di Vicenza, ora IEG di Rimini, che lasciano interrogativi, dubbi e qualche inquietudine per l'eccellenza vicentina. Un primo interrogativo va rivolto al futuro.
Diventasse esecutivo cioè andasse in porto l'accordo tra Lega e Cinque Stelle il «contratto per il governo del cambiamento» avrà un impatto diretto sul Veneto. E ciò al di là delle questioni di portata generale. L'ultima bozza, quella licenziata ieri sera dal tavolo di trattativa (dove ha fatto capolino, unico veneto, il leghista Lorenzo Fontana), annovera infatti una serie di interventi destinati ad incidere direttamente sul nostro territorio. La novità più importante è senz'altro quella che riguarda la tutela del risparmio.Â
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Pubblicato il 14 maggio alle 21.53, aggiornato il 16 alle 23.15 con video della prima parte della presentazione. Dopo "Vicenza. La città sbancata", una selezione degli articoli di VicenzaPiù che fin dal 13 agosto 2010 mettevano in guardia dallo tsunami finaziario in arrivo i soci della Banca Popolare di Vicenza, due anni dopo e per un opportuno confronto tra come il nostro mezzo e Il Giornale di Vicenza abbiano raccontato gli antefatti e gli sviluppi della crisi della ora ex popolare, esce il libro dossier "BPVi. Bugie Popolari Vicentine" (lo trovi nelle migliori edicole e in librerie, presso la nostra sede di Vicenza Strada Marosticana 3 oppure clicca qui per acquistarlo online o vai su Amazon.it).
Pubblicato il 15 maggio alle 22.43, aggiornato il 16 alle 21.18. In "BPVi. Bugie Popolari Vicentine", il libro dossier agli atti della Commissione regionale di inchiesta sulle banche venete (clicca qui per acquistarlo online dal nostro shop oppure vai su Amazon.it oppure in edicola, in libreria o preso la nostra sede di strada Marosticana n. 3 a Vicenza), è saltato un significativo articolo sempre del GdV, ci ricorda uno dei primi ma già numerosi acquirenti del libro denuncia presentato appena ieri sera in Apindustria Vicenza. È un'intervista, per altro già da noi ripresa, di Marco Poggi, di cui abbiamo scritto a più riprese, come quando ricordavamo che "è nel prestigioso studio vicentino di dottori commercialisti Simonetto Zamberlan".
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La commissione regionale d'inchiesta sulle banche del consiglio Veneto lancia l'allarme. «Siamo estremamente preoccupati per la situazione cui potrebbero andare incontro migliaia di privati e di aziende venete qualora, a breve, fossero chiamate da Sga al rientro dalla propria posizione debitoria con le popolari venete - avverte la presidente Giovanne Negro -. Sga è la sigla che sta per Società di Gestione Attività , spa del Ministero dell'Economia che avrà non solo il compito di gestire le sofferenze, ma anche i crediti incagliati o scaduti con le due banche da parte delle imprese». La nota della presidente riassume la posizione di tutti componenti dell'organismo consiliare.Â
Non è da ora, dopo aver letto quanto pubblica Il Corriere del Veneto (e riporta VicenzaPiu.com, ndr) sul futuro della Fondazione Roi, che ho non poche perplessità circa le scelte, già ventilate nel passato e ora ritrovate nell'articolo sopra citato. La mia visione di tutto quanto è avvenuto nella Fondazione in questi ultimi anni, parte da una cosa che ritengo fondamentale: il rispetto assoluto della volontà del marchese Giuseppe Roi. Quindi considero basilare il ripristino della mission contenuta nello statuto: la cura dei musei civici di Vicenza.
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"Siamo estremamente preoccupati per la situazione cui potrebbero andare incontro migliaia di privati e di aziende venete qualora, a breve, fossero chiamate da Sga al rientro dalla propria posizione debitoria con le popolari venete. Sga è la sigla che sta per Società di Gestione Attività , S.p.A del Ministero dell'Economia e delle Finanze che avrà non solo il compito istituzionale di gestire le sofferenze creditorie, ma anche i crediti incagliati o scaduti con le due banche da parte delle imprese".
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Il futuro nelle mani di tre enti ormai (pare) definiti e la strada intrapresa verso un'eventuale azione di responsabilità nei confronti dell'ex presidente, Gianni Zonin, che avanza. La Fondazione Roi affronta un periodo delicato. Entro le prossime settimane l'ente di contra' San Marco scioglierà le riserve in merito ai tre enti che sostituiranno l'ex-Banca popolare di Vicenza nello statuto per la nomina di tre componenti del cda (con potere di cooptazione di altri 3, più il direttore scientifico di Palazzo Chiericati che è membro di diritto).Â
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Lunedì 14 maggio in Apindustria Vicenza (Viale Crispi 45) alle 14.45 Giovanni Coviello presenta "BPVi. Bugie Popolari Vicentine", il libro dossier su come la stampa locale (non) ha raccontato ai risparmiatori, tratatti come sciocchi creduloni, gli antefatti e il montare della crisi della Banca Popolare di Vicenza. Il dossier è agli atti della Commissione regionale di inchiesta sulle banche venete dal 13 aprile, giorno in cui il nostro direttore, in qualità di autore di "Vicenza. La città sbancata", è stato invitato, unico giornalista in assoluto, a un'audizione che "qualcuno" ha provato a impedire.
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