Categorie: Politica, Banche
Lunedi 21 Dicembre 2015 alle 23:44
Evito di commentare il quadretto della famiglia umile e la dichiarazione d'amore verso il padre che trovo scontata per una figlia, ma mi permetto di sottolineare che "una persona per bene", come la Ministra Maria Elena Boschi ha descritto il padre, dopo che viene sanzionata da un'Autorità per gravi inadempienze debba sentirsi in obbligo, come minimo, di lasciare il proprio incarico, o almeno in questo modo si comporta chi ha un minimo di dignità (
quì la parte prima, ndr). Perché delle due l'una, o il Sig. Boschi nelle riunioni del CdA della Banca Etruria (quella che Bankitalia voleva rifilare all'amico Zonin, ndr) votava come tutti gli altri rendendosi compartecipe delle nefandezze che sono poi successivamente emerse, oppure si trovava sempre in conflitto con gli altri membri del CdA.
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Categorie: Politica, Banche
Lunedi 21 Dicembre 2015 alle 00:23
E' doveroso da parte mia premettere che la querelle sulla sfiducia alla Ministra Maria Elena Boschi non mi interessa minimamente, il mio pensiero è noto, ritengo l'attuale Governo italiano di un profilo talmente basso, a cominciare dal Premier, che anche la Boschi, nella sua inettitudine, può tranquillamente farne parte. Quanto ha detto (e non ha detto!) la Ministra per i rapporti con il Parlamento e le riforme costituzionali, però, merita un'analisi più approfondita visto che la stampa nazionale, al solito, si è soffermata solo sui passaggi meno interessanti e che possono essere derubricati a gossip.
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Categorie: Informazione, Banche
Martedi 8 Dicembre 2015 alle 23:40
«I problemi delle banche non si limitano alle quattro (Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Banca Etruria) appena salvate - dice Giovanni Rolando, determinante con la sua lista a determinare l'elezione di Enrico Peroni alla segreteria cittadina del PD - non solo con i fondi degli altri Istituti (che verseranno, con qualche dubbio sulla volontarietà dell'operazione altrimenti proibita dalla BCE, due miliardi di euro come quota di 500 milioni del 2015 e come anticipo delle quote di 500 milioni annuali dovute nel prossimo triennio al cosiddetto Fondo di Risoluzione, lo strumento che operativamente realizzerà il salvataggio) ma dal "sangue" degli azionisti e dei possessori di obbligazioni subordinate dei suoi clienti».
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Categorie: Banche
Martedi 30 Settembre 2014 alle 22:30
Banca Etruria fa sapere che "
sono stati avviati da parte della Presidenza gli approfondimenti necessari ad addivenire, nel più breve tempo possibile, alla compiuta definizione della struttura dell'operazione che dovrà condurre, in un arco temporale contenuto, alla trasformazione della Banca in società per azioni con contestuale ingresso nella compagine sociale di un partner bancario di controllo, nonchè di eventuali nuovi investitori interessati ad acquisire quote di minoranza»
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Categorie: Banche
Lunedi 8 Settembre 2014 alle 17:09
Di Luigi Dell'Olio*Il tempo potrebbe essere il più grande alleato di Banca Etruria. Perché, se l'integrazione con un istituto di "elevato standing" richiesta da Bankitalia non è in discussione, sarà la tempistica di questa decisione a definire il ruolo dell'istituto aretino nel nuovo soggetto che nascerà . Le intenzioni del nuovo management, su questo fronte, sono chiare.
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Categorie: Banche
Giovedi 31 Luglio 2014 alle 20:45
Dopo i niet di Veneto Banca e Banca Etruria e il declassamento di Fitch
il quarto schiaffo alla Banca Popolare di Vicenza in pochi mesi, quello assestato dai dipendenti della Banca Popolare di Marostica che a grande maggioranza si erano pronunciati contro la sua acquisizione da parte dell'istituto di Gianni Zonin e a favore di Volksbank come possibile nuova proprietaria, si è fatto più rumoroso e doloroso oggi.
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Martedi 29 Luglio 2014 alle 06:55
Il presidente Gianni Zonin e il direttore Samuele Sorato in prima linea e il vice presidente "istituzionale" Andrea Monorchio, già Grand Commis dello Stato, nel back stage delle relazioni tutt'altro che da seconda linea saranno di sicuro impegnati a far valere le loro strategie e il loro peso da decima banca nazionale per rispondere ai quattro "schiaffi" subiti in rapida sequenza dalla Banca Popolare di Vicenza durante il suo cammino verso dimensioni più rassicuranti per la Banca d'Italia e per i propri azionisti "popolari".
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