Archivio per tag: Assindustria Vicenza

Categorie: Politica

Imprenditori e amministrazione: fare e velocemente

Lunedi 19 Aprile 2010 alle 23:10
ArticleImage Critiche e autocritiche ma soprattutto inviti, costruttivi e senza equivoci, hanno accompagnato oggi l'importante documento congiunto presentato dai presidenti cittadini di 4 associazioni di riferimento delle categorie economiche di Vicenza.
Nel commentare l'importante e "quasi" storico documento, alcuni loro passaggi, che riassumiamo, hanno aggiunto significato e spunti di riflessione al loro appello al "fare" e al "decidere" insieme, rivolto all'amministrazione comunale, che per bocca di Achille Variati ha subito dato disponibilità.

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Categorie: Politica

Variati concorda con categorie economiche e rilancia

Lunedi 19 Aprile 2010 alle 19:36
ArticleImage

Achille Variati  -  "Le categorie economiche della città rivolgono un appello a me e alle forze politiche ‘sul fare' dopo tanti anni di immobilismo? Sono assolutamente d'accordo, tanto che in pochi mesi la mia amministrazione ha sbloccato questioni incancrenite da anni.

Mi riferisco, ad esempio, alla variante alla SP 46, che oggi è in grado di andare verso l'appalto con il piano urbanistico approvato, o allo stesso Pat, già adottato dal consiglio comunale, che disegna il nuovo volto di Vicenza con operazioni molto concrete da realizzarsi in collaborazione tra pubblico e privato, o ancora alla delicata questione del Dal Molin che ho gestito ricercando unità e garanzie per la città".

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Categorie: Politica

Urgono scelte per il futuro della città di Vicenza

Lunedi 19 Aprile 2010 alle 13:40
ArticleImage Categorie economiche Vicenza  -  Le categorie economiche di Vicenza città fanno fronte comune e, con un'unica voce, chiedono che la città si dia una scossa e recuperi "le posizioni perdute e le occasioni per tanti anni mancate".
Fa da padrone di casa Carlo Crestani, presidente del Mandamento di Vicenza di Assoartigiani, e Carlo Rumor presidente del Raggruppamento Vicenza Città di Confindustria, Matteo Trevisan presidente di Confcommercio per il comune di Vicenza, Paolo Bottazzi presidente comunale di Confartigianato e Matteo Cavalcante presidente del mandamento di Vicenza di Apindustria intervengono in modo congiunto per, dicono, "dare voce a Vicenza che lavora" e chiedere, prima di tutto alla politica, un "salto di qualità" nella gestione della città

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Categorie: Eventi, Volontariato

Csv in Assindustria il 15: bando OdV e sito

Venerdi 9 Aprile 2010 alle 20:29

Csv, Centro di Servizio per il Volontariato di Vicenza  

 

Maria Rita Dal MolinIl Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza annuncia una conferenza stampa in data giovedì 15 aprile alle ore 11.30 a Vicenza.
L'incontro con i media si terrà nella sede di rappresentanza di Confindustria "Sala Giunta" Palazzo Bonin Longare, sito in Corso Palladio 13.
Nel corso della conferenza saranno presentate due importanti novità correlate:
- nuovo bando per l'anno 2010 che permetterà di finanziare le attività delle 354 OdV presenti sul territorio
- il nuovo sito internet www.csv-vicenza.org che diventerà il punto di riferimento on line del CSV

Il momento della presentazione del bando è il più atteso dalle organizzazioni di volontariato vicentine poiché attraverso questo mezzo possono presentare i loro progetti solidali. I progetti che perverranno saranno esaminati da un'apposita Commissione e quindi sottoposti al Consiglio Direttivo per l'approvazione e l'erogazione del contributo.
Consolidata la suddivisione dei bandi in rosso, verde, blu, la novità di quest'anno è la possibilità per le OdV di presentare due progetti diversi nell'ambito del secondo gruppo (blu) con la clausola però che non si presenti nessun bando del primo gruppo (rosso).
Le finalità di questa scelta hanno molteplici obiettivi: rendere più semplice la progettualità delle associazioni, consentire maggiori opportunità per promuovere iniziative, permettere la pubblicazione dei risultati di progetti precedenti o di attività legate alla vita associativa, sviluppando al tempo stesso nuove modalità di presentarsi, di formarsi, di confrontarsi con
altre realtà costruendo significative alleanze con le istituzioni al fine di sperimentare progettualità innovative nelle nostre comunità.
Vecchio simbolo del CsvL'altra novità di quest'anno è la pubblicazione on-line il nuovo sito internet del CSV di Vicenza wwww.csv-vicenza.org che si propone con una nuova immagine, non solo arricchita dal nuovo logo, ma che punta a rispondere in modo preciso alle concrete necessità delle OdV e dei cittadini.
La conferenza stampa, nella quale presenzierà la presidente del CSV di Vicenza Maria Rita Dal Molin, sarà l'occasione per approfondire i temi sopracitati e far partire ufficialmente il bando 2010 e il sito.

Per info:
Centro di Servizio Volontariato della provincia di Vicenza
Tel +39 0444 23 53 08 - Fax +39 0444 52 84 88
www.csv-vicenza.org  - [email protected]

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Categorie: Politica, Sindacati

FIOM Vicenza per MeccAlte in Assindustria

Martedi 6 Aprile 2010 alle 19:22
Cgil Vicenza    

 

FIOM Vicenza: domani mercoledì 7/04 incontro su MeccAlte in Assindustria

Domani mattina mercoledì 7 aprile 2010 si svolge a partire dalle ore 9 un incontro nella sede di Assindustria a Vicenza (Piazza Castello) tra le parti sociali interessante alla vicenda di Mecc Alte. La FIOM, rappresentata dal segretario Morgan Prebianca, con le RSU aziendali si siedono attorno ad un tavolo per riprendere la trattativa con la proprietà dell'azienda affiancata dai rappresetnanti della categoria economica. I sindacati si aspettano, come promesso la scorsa volta dalla controparte, la presentazione del piano industriale per il rilancio dell'azienda.
Sempre domani si svolgono due ore di sciopero nella sede produttiva di Mecc Alte di Creazzo (Vicenza).

 

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Categorie: Politica, Banche

Industriali uniti:modifica legge fallimentare

Giovedi 25 Marzo 2010 alle 06:10
Assindustria Vicenza, Apindustria Vicenza     

 

Confindustria Vicenza e Apindustria vicenza chiedono la modifica della legge fallimentare.
L'obiettivo è garantire maggior forza e visibilità alle piccole e medie imprese fornitrici, che diversamente rischiano di pagare il prezzo più salato delle crisi aziendali.

Nel 2009 i concordati in Veneto sono aumentati del +58% (Osservatorio Cerved). Un dato che fa della nostra regione la seconda, dopo la Lombardia, per numerosità di procedure straordinarie. A Vicenza le ultime rilevazioni che arrivano dal Tribunale raccontano di un'esplosione di questa procedura di crisi.
Confindustria Vicenza e Apindustria Vicenza, con il supporto tecnico dei rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati e dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Vicenza, hanno richiesto la modifica dell'attuale legge fallimentare.

Obiettivo: dare più peso ai piccoli creditori rendendo obbligatoria la creazione di classi distinte.

L'attuale norma prevedendo la mera facoltà di più classi di creditori, di fatto, penalizza le PMI, che spesso non hanno un peso sufficiente nel far valere le proprie ragioni a tutela dei propri crediti. La legge non garantisce per loro un peso decisivo nel momento dell'approvazione del concordato, perché schiacciati, nella votazione finale, da creditori più forti come le banche.
L'attuale impostazione, infatti, se da un lato permette una gestione più flessibile e "privatistica" della crisi dell'impresa, demandando alla volontà dei creditori la decisione sul piano proposto dall'impresa in difficoltà, dall'altro ha determinato di fatto nella pratica corrente una riduzione a percentuali spesso irrisorie della quota dei crediti che si presume di soddisfare.
Per questo gli imprenditori vicentini hanno proposto, attraverso alcuni emendamenti, una modifica della legge fallimentare che garantisca maggior forza e visibilità alle piccole e medie imprese fornitrici, che diversamente rischiano di pagare il prezzo più salato delle crisi aziendali.
Gli emendamenti proposti dalle due associazioni di categoria vicentine, Confindustria e Apindustria, vanno in una doppia direzione. Da un lato si propone una modifica normativa che renda obbligatoria (e non facoltativa) la definizione delle classi di creditori, attraverso le modifiche degli articoli 160, 161 e 180 della Legge Fallimentare, finalizzate a rendere vincolante la individuazione di più classi di creditori contraddistinti da interessi economici sostanzialmente omogenei e più stringente la valutazione di congruità economica del piano. Al fine di vedere tutelati gli interessi delle imprese fornitrici.
Dall'altro versante, le associazioni chiedono che il legislatore colmi la distanza, in termini di incentivazione fiscale, tra il concordato e altri due istituti che consentono alle imprese di affrontare la crisi aziendali senza scivolare nel baratro del fallimento.
La proposta è di riformare gli articoli 88 - 4° comma e 101 - 5°comma TUIR, affinché venga riequilibrata la "disparità fiscale" rispetto al concordato preventivo in materia di sopravvenienze attive e di deducibilità relativamente agli istituti dell' "accordo di ristrutturazione dei debiti" e della "transazione fiscale". Strumenti questi che hanno tutti i requisiti per assistere le imprese in difficoltà nel gestire positivamente lo stato di crisi. Ma che allo stato attuale risultano poco utilizzati proprio per una minor "convenienza" fiscale rispetto al concordato.

 

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Categorie: Politica, Sindacati

Salvagnini e Mecc Alte: serve condivisione

Lunedi 22 Marzo 2010 alle 19:16

Cgil Vicenza    

La struttura della nostra manifattura non si rilancia solo tagliando il costo del lavoro.
Salvagnini, Mecc Alte: servono piani industriali condivisi

Marina BergaminCome temevamo, stanno arrivando sui nostri tavoli pesanti piani di ristrutturazione da parte di primarie aziende del territorio: Mecc Alte, Salvagnini, solo per citarne due, impegnate in un settore importante e, in prospettiva, strategico per il nostro tessuto produttivo e di cui si parla molto: la meccatronica.
Da mesi, a questo proposito, diciamo almeno tre cose:
Uno: il settore manifatturiero per noi è imprescindibile. La sua evoluzione, la sua qualificazione devono passare per progetti industriali in cui si valorizzino le eccellenze e si punti alla tenuta e al rilancio. Questo vale anche per la meccatronica dove il quadro delle risposte - ci dice chi ha studiato in profondità almeno 25 imprese venete, l'Istituto Poster - è abbastanza omogeneo, di discreta qualità, ma con poche eccellenze. Il processo di riconversione dalla meccanica alla meccatronica è ancora lontano dall'essere concluso positivamente e siamo ad un passaggio molto stretto. Nei piani industriali che ci vengono presentati il cuore della discussione sta nel taglio del costo del lavoro, non in un progetto industriale condiviso: non va affatto bene!
Due: nel nostro congresso abbiamo pubblicamente dato atto di un passaggio importante fatto dal Presidente di Confindustria Zuccato nei media nazionali sulla necessità di "integrare - così sosteneva - in modo virtuoso la ricerca dell'economicità con lo sviluppo sostenibile delle comunità di riferimento". Le due aziende di cui parliamo hanno bilanci strutturati e solidi. Sappiamo bene che non basta; non chiediamo che esse (e molte altre) 'resistano' a prescindere, ma che cerchino tutte le strade possibili per non dismettere produzioni e per qualificarle, questo sì ! E ci ascoltino, perché abbiamo qualcosa da dire a proposito.
Tre: fortunatamente queste imprese (come molte altre) hanno a disposizione una gamma di ammortizzatori sociali a cui ricorrere prima di arrivare ai licenziamenti. Perché ricattare il sindacato e i lavoratori minacciando la mobilità, quando c'è stata un'esplicita disponibilità a ragionare sulla crisi e a richiedere altre misure (non indolori per chi le subisce, va ricordato) come i contratti di solidarietà e la cassa integrazione straordinaria?

Finora, nel territorio, abbiamo evitato profonde fratture e tensioni sociali e di ciò, giustamente, tutti ci vantiamo. Tutti, nessuno escluso, dichiariamo forti preoccupazioni per quanto potrà accadere nei prossimi mesi. Ora si capirà se il territorio ‘tiene' e si capirà se nel territorio si investe davvero o si guarda altrove. Infine si capirà se la ‘risorsa lavoro' sia un fattore centrale del nostro sviluppo e le relazioni sindacali un valore aggiunto o un impaccio per le imprese.
Cosa sarà del nostro territorio è una responsabilità che sta in capo a tutti.

Marina Bergamin
Segretaria generale Cgil Vicenza

 

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Categorie: Politica, Interviste, Dal settimanale

Zuccato: "Sì alla Tav, ma basta furbetti"

Lunedi 22 Marzo 2010 alle 09:06

Il presidente degli industriali controbatte alle critiche al progetto dell'alta velocità
"Non possiamo rimanere tagliati fuori dallo sviluppo europeo"
E lancia un messaggio al Comune. "Vedo posizioni cristallizzate"

 

Roberto Zuccato, Presidente di Assindustria VicenzaIpercostosa, inutile, ad alto rischio corruzione. Cosa pensiamo della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità l'abbiamo scritto chiaramente (nel n.185 di VicenzaPiù, l'intervista al Presidente Zuccato è sul n. 186, n.d.r.). Adesso tocca all'altra campana: quelli che la Tav la vorrebbero subito, considerandola indispensabile per assicurare un futuro di sviluppo al territorio e all'economia della provincia. Come il presidente dell'Associazione industriali Roberto Zuccato, che con il suo intervento di qualche settimana fa ha riportato il tema in cima all'agenda politica. "A dire il vero - spiega - ho solo fatto un passaggio con la giunta dell'Associazione, tentando di dare al dibattito un'impostazione più oggettiva possibile. Ne è venuta fuori una votazione unanime, e un messaggio molto chiaro: Vicenza, che è una delle realtà economiche più importanti d'Italia e d'Europa, non può perdere il passaggio della linea ad alta velocità, perché è su quella linea che in futuro passeranno tutti i treni di qualità: la vecchia linea rimarrà solo per il traffico locale. Cioè, se non ci sarà la Tav non si potrà più nemmeno prendere un intercity. Se invece la linea passerà vicino a Vicenza - se si fermerà o meno in città sarà il futuro a dirlo -, potremo almeno avere qualche fermata. Detto questo, con la situazione economica attuale, non è pensabile che il governo metta a disposizione 1,7 miliardi di euro per la galleria. E allora la nostra proposta è stata questa: perché non provare ad utilizzare il corridoio tra autostrada e ferrovia, magari progettando la Tav assieme al nuovo sistema di tangenziali, in modo da ridurre anche l'impatto ambientale. Poi dove e come passare di preciso lo valuteranno i tecnici. Quello che ci preoccupa è che ancora una volta si trovi l'alibi per non fare".

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Categorie: Informazione

La guerra del potente Michele Amenduni non si ferma

Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 23:01

Redazione di VicenzaPiù  

L'imprenditore dell'acciaio, immobiliarista, finanziere prosegue la sua guerra e cita per danni Athesis e, addirittura, il presidente di Assindustria

 

Michele Amenduni imprenditore dell'acciaio, immobiliarista, finanziereCome pubblica oggi Il Corriere del Veneto, l'allegato locale de Il Corriere della Sera, a pag. 11 a firma C.T. (titolo: "Amenduni chiede 15 milioni a Zuccato. Athesis: Avviata la causa dell'industriale dell'acciaio estromesso dal consiglio di amministrazione"), figlio nonchè esponente di spicco della famiglia, di origini pugliesi, di Nicola Amenduni, che ha interessi nell'acciaio, tra cui la Valbruna a Vicenza, nel settore immobiliare (Aedes ...), finanziario e bancario (Generali, Mediobanca, ...), una vera ‘potenza' economica locale, nazionale e non solo, ha dato seguito al suo annuncio di guerra dopo l'esclusione dal Cda di Athesis, che, tra l'altro, controlla Il Giornale di Vicenza, di cui è stato appena nominato direttore il friulano Ario Gervasutti al posto di un altro pugliese, Giulio Antonacci.
"La richiesta (di risarcimento indirizzata ad Athesis e al Presidente di Assindustria Vicenza, Roberto Zuccato con prima udienza il 22 aprile 2010, n.d.r.) - riporta Il Corriere del Veneto - è astronomica ... : 15 milioni di euro, da devolvere in beneficenza. La somma, più o meno equivale a un anno di fatturato della Ares Line, l'azienda di poltrone che appartiene al leader confindustriale berico."
Roberto Zuccato, Presidente di Assindustria VicenzaDalla estromissione dal Cda di Athesis, Michele Amenduni "avrebbe ricevuto - continua Il Corriere del Veneto riportandone le motivazioni - ingiustificato discredito ... Se la società editrice viene chiamata in causa per il danno materiale (modestissimo per le tasche di Amenduni: poche migliaia di euro per i gettoni da consigliere fino a scadenza di mandato), Zuccato viene individuato come il promotore, quindi ‘il responsabile', dell'iniziativa che avrebbe provocato il danno morale. La guerra, quindi, non si ferma. Anche se l'oggetto del contendere (l'ultimo ma non solo) è venuto meno: la vicenda della direzione del Giornale di Vicenza si è risolta con l'insediamento di Ario Gervasutti al posto di Giulio Antonacci."
Sul fronte dell'accusato "Roberto Zuccato declina ogni invito a commentare la causa. Il presidente è convinto di aver agito in trasparenza e secondo consuetudine dell'associazione, tra l'altro su preciso mandato del consiglio direttivo di Confindustria Vicenza, che all'unanimità aveva votato la sostituzione dei due consiglieri espressi in Athesis (oltre ad Amenduni, il costruttore Gaetano Ingui)."

 

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Auguri di Zuccato, presidente Assindustria

Martedi 22 Dicembre 2009 alle 22:37

Assindustria Vicenza 

 

"Le imprese vogliono vincere la crisi"

 

Roberto Zuccato, presidente Assindustria VicenzaCari colleghi,

al termine di quest'anno così difficile e travagliato - per le imprese, le famiglie e la società tutta - credo che il primo compito di noi imprenditori sia quello di lasciarci alle spalle la "zavorra" costituita da ogni pessimismo e dare invece spazio, dentro di noi e dentro le nostre aziende, a tutti i fattori che possano consentirci di pensare in positivo al futuro.

Una premessa utile, in questo senso, arriva dal constatare che il clima di fiducia delle imprese vicentine ha segnato negli ultimi mesi un recupero incoraggiante: dopo il picco negativo raggiunto nel secondo trimestre dell'anno, siamo risaliti su indici che speriamo possano rappresentare un segnale di svolta.

Non c'è dubbio, in ogni caso, che abbiamo davanti a noi ancora mesi duri, di paziente "attraversamento del guado", prima che i timidi segnali di risalita si facciano sentire anche sull'economia reale. Le incognite sono ancora tante, soprattutto legate alla tenuta dell'occupazione. Di certo c'è che stiamo tutti dando il massimo per tornare a crescere.

Siamo in presenza di un mutamento genetico delle imprese, un momento di passaggio importante e delicato, dal quale tuttavia possiamo uscire più solidi di prima. Le difficoltà, se si è preparati ad affrontarle, fortificano il carattere delle persone e lo fanno spesso anche con le imprese.

Sarà per tutti una ripresa lunga e lenta, non torneremo facilmente ai livelli di prima della crisi. Ma per certi versi erano quei livelli a essere fuori norma. Quello che oggi possiamo attenderci è un trend di sviluppo più agganciato all'economia reale e meno alle spregiudicatezze dell'economia di carta.

C'è di buono che noi imprenditori siamo abituati all'incertezza da sempre. Non così forte, non così prolungata, ma chi fa impresa sa che il futuro va conquistato ogni giorno. La partita che dobbiamo giocare non è facile, su questo non c'è dubbio. Ma rimango convinto, oggi più che mai, che la vinceremo.

Veniamo da troppi anni di occasioni mancate, non possiamo più permetterci di perderne altre. E' essenziale che il paese, e la sua classe politica, chiuda davvero la stagione delle contrapposizioni, dei rancori e delle reciproche delegittimazioni, per aprire la stagione delle riforme condivise.

Le imprese vogliono vincere la crisi. La politica mostri di saper vincere le divisioni. Abbiamo davanti a noi una priorità che riguarda tutti gli italiani, quella della ripresa, insieme al dovere di ritrovare un'unità di intenti e uno "spirito nazionale" comune, per non disperdere le forze e consentire di rilanciare l'immagine del paese all'esterno.

Come imprenditori, per quanto ci riguarda, continueremo come sempre a fare la nostra parte. Per farla al meglio, possiamo tutti contare sulla vicinanza della nostra Associazione e sulla professionalità e il totale impegno della sua struttura operativa.

Buon Natale e buon anno a te, ai tuoi cari e a tutti i tuoi collaboratori.

Roberto Zuccato

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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