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Urgono scelte per il futuro della città di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 19 Aprile 2010 alle 13:40 | 0 commenti

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Categorie economiche Vicenza  -  Le categorie economiche di Vicenza città fanno fronte comune e, con un'unica voce, chiedono che la città si dia una scossa e recuperi "le posizioni perdute e le occasioni per tanti anni mancate".
Fa da padrone di casa Carlo Crestani, presidente del Mandamento di Vicenza di Assoartigiani, e Carlo Rumor presidente del Raggruppamento Vicenza Città di Confindustria, Matteo Trevisan presidente di Confcommercio per il comune di Vicenza, Paolo Bottazzi presidente comunale di Confartigianato e Matteo Cavalcante presidente del mandamento di Vicenza di Apindustria intervengono in modo congiunto per, dicono, "dare voce a Vicenza che lavora" e chiedere, prima di tutto alla politica, un "salto di qualità" nella gestione della città

Da sx Carlo Crestani, Matteo Cavalcante, Paolo Bottazzi, Carlo Rumor e Matteo Trevisan (foto VicenzaPiù)"Vicenza rischia di essere emarginata dal resto del Veneto, sta perdendo dei treni e delle opportunità importanti, così come ne ha persi in passato per la cronica difficoltà di decidere che è caratteristica della nostra città - dicono i presidenti delle quattro categorie, tutti imprenditori di recente nomina ai vertici delle rispettive rappresentanze cittadine -. Questa è stata per molto tempo la città delle occasioni perdute, una città che non è stata in grado di guardare in prospettiva e con ambizioni di leadership, mentre nel contempo le altre città venete si sono mosse molto meglio, ottenendo servizi e strutture. Se guardiamo a chi ci sta vicino, da Verona a Padova, da Venezia a Treviso, vediamo che in questi anni sono stati realizzati o messi in cantiere progetti importanti, infrastrutture, impianti, scelte urbanistiche. A Vicenza, invece, stiamo parlando da vent'anni della bretella dell'Albera e il PAT si trascina con tempi lunghi. Un altro tema di cui si parla da troppo tempo è quello dell'Alta Velocità: se non si decide in fretta c'è il rischio di rinviare ancora per molti anni la soluzione del problema. Vicenza, in definitiva, non ha valorizzato il proprio ruolo di capoluogo, non ha fatto da guida, non ha messo a frutto i suoi talenti. Le amministrazioni che hanno governato Vicenza negli ultimi decenni hanno tutte le loro responsabilità in questo. Così come le abbiamo tutti, come vicentini, visto che spesso siamo tutti noi il primo nemico di Vicenza".
Da questo punto di partenza critico, dunque, le categorie economiche muovono per chiedere concretezza sulle scelte più stringenti che la città ha sul tappeto.
"E' ora di pensare a Vicenza. Come rappresentanti di una fetta importante dell'economia cittadina, chiediamo a tutte le parti politiche, maggioranza e minoranza, di lavorare davvero e fino in fondo per dare nuove ali a questa città. Si approvi in tempi rapidi il PAT, intanto, poi ci sarà il tempo per i Piani degli Interventi (P.I.): altrimenti perdiamo ancora tempo a discutere e intanto la città rimane al palo. Quanto al Dal Molin, è ormai palese che la scelta è fatta, facciamolo diventare un'opportunità, ci si adoperi per ottenere importanti compensazioni e non si perdano ulteriori tempi ed energie con polemiche che nulla potranno rimettere in discussione.
Più in generale, occorre creare occasioni, iniziative, manifestazioni in grado di riportare i vicentini a vivere la propria città. Non è un lavoro semplice, ma dobbiamo cominciare a farlo. Vicenza è una città bellissima, non c'è solo il Palladio: investiamo di più in promozione turistica, avremo sicuramente un grande tornaconto".
Non puntano il dito contro nessuno in particolare, i presidenti cittadini delle categorie, ma chiedono a tutto il mondo politico locale di lavorare prima di tutto per il bene della città, più che della propria parte.
"Invitiamo l'amministrazione comunale ad accelerare il piano di rilancio della città, offrendo fin d'ora tutta la nostra collaborazione - dicono -. Alle minoranze, dal canto loro, chiediamo spirito di collaborazione. Sarebbe auspicabile che, per Vicenza che ne ha molto bisogno, maggioranza e opposizione lavorassero insieme su progetti comuni di rilancio della città. Dobbiamo tutti ricordarci che il nostro obiettivo è la crescita di Vicenza".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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