Archivio per tag: assessorato alla cultura

Porte chiuse, luci accese sulla cultura: difesa del diritto alla cultura

Mercoledi 10 Novembre 2010 alle 22:27
ArticleImage Comune di Vicenza  -  Il Comune di Vicenza (Assessorato alla Cultura, Direzione Civici Musei, Istituzione pubblica Biblioteca Bertoliana) aderirà all'iniziativa "Porte chiuse, luci accese sulla cultura", promossa da Federculture e ANCI per venerdì 12 novembre, per richiamare l'attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra finanziaria avrà sul settore, già a partire dal prossimo anno, e per riaffermare il diritto alla cultura.

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Uso gratuito sale Teatro Comunale di Vicenza

Martedi 5 Ottobre 2010 alle 20:16
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Comune di Vicenza  -  E' stato pubblicato l'avviso per l'uso gratuito delle sale del Teatro Comunale
L'assessorato alla cultura ha stabilito di assegnare l'utilizzo degli spazi nelle giornate ad uso gratuito attribuite al Comune, e non gestite direttamente, attraverso un avviso pubblico.

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Categorie: Arte

A Casa Cogollo arriva il Food Design

Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 22:02
ArticleImage Comune di Vicenza - "Food design", ossia design del cibo e per il cibo. È questa la prossima proposta dell'assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza che, ormai più da più un anno, indaga costantemente sui vari settori e sui materiali del design con le mostre di Casa Cogollo detta del Palladio. Proprio nella sede espositiva di corso Palladio 165, venerdì 11 giugno, alle 18, sarà inaugurata la mostra che offrirà un prezioso "assaggio" di questa tendenza artistica che mette in vetrina, o metaforicamente parlando, in tavola, piccole opere e installazioni che si riferiscono in diversi modi al tema del cibo e della cucina: oggetti, quindi, che sperimentano il risultato dato dalle arti visive e dal design quando si incontrano con interessi polisensoriali.

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Categorie: Vacanze, Eventi, Turismo

Vie d'acqua-Vicenza lungo i fiumi parte il 29

Giovedi 20 Maggio 2010 alle 13:56
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Comune di Vicenza - Dal 29 maggio al 6 giugno concerti, mostre, convegni, percorsi nel territorio, iniziative per le scuole sull'acqua e la rete idrica vicentina

"Acqua underground": è una mappa che ricorda quella delle metropolitane delle grandi città l'immagine scelta per presentare l'edizione 2010 di "Vie d'acqua - Vicenza lungo i fiumi".

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Categorie: Eventi, Teatro

Teatro futuro: seminari da domenica

Sabato 20 Marzo 2010 alle 04:11
Teatro Futuro   

 

Si apre un nuovo capitolo nel progetto Teatro Futuro, l'iniziativa sviluppata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza in collaborazione con le associazioni Teatro Futuro e Theama Teatro.
Dopo gli spettacoli di Motus e Antonio Rezza (il prossimo 9 aprile sarà la volta della compagnia Teatro del Lemming), e dopo l'avvio del Cantiere Teatrofuturo dedicato a giovani attori interessati ai percorsi della ricerca scenica, infatti, prendono il via domenica 21 marzo i seminari di approfondimento condotti da alcuni protagonisti vicentini delle arti performative.
L'apertura di questo ciclo di seminari è affidata a Patricia Zanco.

Attrice e autrice teatrale, attiva nel campo della ricerca e della formazione, è reduce dall'anteprima nazionale al Teatro Comunale di Vicenza di "Silenzio", la sua ultima fatica registica.
L'appuntamento con il primo seminario è per domenica 21 marzo alle 15, negli spazi dell'Informagiovani di contrà Barche 55 a Vicenza (davanti al teatro Astra). La durata dell'incontro è di 3 ore.

La partecipazione è gratuita, ma è necessario confermarla entro sabato telefonando al 346.8462046, o, via mail, scrivendo a [email protected] .
Nelle settimane successive, il programma proseguirà con altri sei appuntamenti: il 28 marzo con Pino Costalunga ("Ricerca e tradizione"), l'11 aprile, con Marco Artusi ("Di ricerca in ricerca"), il 2 maggio con Franca Grimaldi ("La voce della ricerca"), il 16 maggio con Piergiorgio Piccoli ("Alla ricerca di una regia"), il 23 maggio con Valentina Brusaferro ("Il corpo della ricerca") e il 30 maggio con Francesca Toich ("Una ricerca senza senso").
Informazioni sul progetto Teatro Futuro sono reperibili sul sito .

 

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Categorie: Musica, Teatro

Un palco all'operetta: gratis altri 400 over

Sabato 6 Febbraio 2010 alle 01:08
Comune di Vicenza    

 

Un successo i biglietti per "Un palco all'operetta": il 16 febbraio l'assessorato alla cultura propone una replica con altri 400 ingressi gratuiti a disposizione degli over 70

In meno di due ore sono stati esauriti i 400 biglietti gratuiti riservati i vicentini over 70 per poter assistere allo spettacolo "Un palco all'operetta" con il Coro e orchestra di Vicenza in scena al teatro comunale giovedì 11 febbraio alle 21. L'iniziativa voluta dal sindaco Achille Variati per offrire agli anziani occasioni culturali e di socializzazione di qualità ha riscontrato un grande successo. Per questo l'assessorato alla cultura propone una replica l'ultimo di carnevale, martedì 16 febbraio. Per l'occasione saranno messe a disposizione altri 400 biglietti gratuiti per gli anziani over 70 (nati nel 1939 e negli anni precedenti) che verranno distribuiti mercoledì 10 febbraio ai chiostri di Santa Corona dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 (apertura dei Chiostri alle 9.30). I biglietti potranno anche essere acquistati al costo di 12 euro (biglietto intero) e di 5 euro (biglietto ridotto per le persone nate tra l'anno 1940 e 1950). Prosegue inoltre la prevendita degli ultimi biglietti disponibili per lo spettacolo dell'11 febbraio (botteghino del Teatro Comunale 0444 324442, aperto dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, e il sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19).

Per ritirare i biglietti gratuiti bisogna presentarsi ai Chiostri di Santa Corona con un documento di riconoscimento. È possibile chiedere un biglietto anche per un altro anziano, purché ci si presenti con un documento originale o in fotocopia della persona per la quale si chiede il biglietto. Il biglietto gratis viene concesso anche a un eventuale accompagnatore o badante, di cui l'addetto prenderà nota.

L'altro grande appuntamento con l'operetta, un epilogo al carnevale vicentino, è per giovedì 25 febbraio, alle 21, con la Compagnia italiana di Operetta che porta in scena al Teatro Comunale "La vedova allegra" di Franz Lehár. Anche per questo spettacolo il Comune di Vicenza offrirà nuovamente 400 biglietti gratuiti per i residenti a Vicenza nati nell'anno 1939 e precedenti. La distribuzione avrà luogo lunedì 8 febbraio, ai Chiostri di Santa Corona (ore 10-13 e 15-17).
Informazioni all'assessorato alla cultura: 0444 222101, [email protected]

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Categorie: Teatro

I Motus al Teatro Civico di Vicenza

Sabato 5 Dicembre 2009 alle 14:57

Comune di Vicenza        

 

I Motus a Vicenza esplorano le periferie europee: in "X(ics) - Racconti crudeli della giovinezza" rabbia e disillusione dei giovani in conflitto con gli adulti e il loro mondo


I MotusMancano pochi giorni all'esordio di Teatro Futuro, il nuovo percorso di teatro contemporaneo, promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il supporto della Regione Veneto, realizzato con la direzione artistica di Livio Pacella e la direzione organizzativa delle associazioni Theama Teatro e Teatro Futuro.
I Motus, uno dei gruppi di punta del teatro di sperimentazione italiano, frequenti ospiti di rassegne internazionali e per la prima volta a Vicenza, saranno i protagonisti della prima serata in calendario. L'11 dicembre alle 21 porteranno sul palco del Teatro Comunale lo spettacolo "X(ics) - Racconti Crudeli della Giovinezza", frutto della loro visionaria ricerca teatrale che in quest'occasione porterà in scena immagini video insieme a parole e movimenti. Per Vicenza è stata scelta la versione dello spettacolo realizzata in Germania a Halle-Neustadt. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, registi e creatori dell'evento, e il produttore dei video Francesco Borghesi, con questo spettacolo immergono il pubblico nella vita dei giovani, in particolare della periferia della città dove emerge la solitudine delle nuove generazioni. Con la carica eversiva e disillusa del loro rapporto conflittuale con gli adulti e il loro mondo.
Quella dei Motus è una ricerca condotta con coerenza testarda e creativa, che ridisegna spazi e filtra miti attraverso uno spasmodico uso del corpo e il recupero di materiali degradati e quotidiani, sull'onda trascinante della musica e delle contaminazioni tecnologiche.
La rassegna Teatro Futuro proporrà, nel corso del 2010, spettacoli, laboratori e seminari per costruire un grande momento conclusivo in piazza dei Signori, con un'ottica primariamente rivolta ai giovani, fruitori solo occasionali del teatro.
Il biglietto d'ingresso allo spettacolo di venerdì 11 dicembre è di 10 euro. I biglietti si possono acquistare alla biglietteria Teatro Comunale (viale Mazzini 39, 0444324442) dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; all'agenzia PantaRhei (via Carlo Cattaneo 21, 0444320217) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (chiuso martedì e venerdì mattina); www.greenticket.it
Per informazioni: Theama Teatro 0444322525


Scheda dello spettacolo: "X(ics) Racconti crudeli della giovinezza"
Tentare di dipingere la giovinezza entra in corto con il nostro vissuto della giovinezza stessa, con ricordi e tumulti di uno stato che non c'è più, è passato, lontano, crudelmente trascorso. Il contatto con l'incoscienza adolescente provoca un rimescolamento di emozioni che azzera e sminuzza tutte le convinzioni sul teatro accumulate nel tempo: ne risultano capitomboli di pensiero, coriandoli di certezze, briciole di polistirolo di senso.
Parti con idee, concetti, riferimenti sociologici, poi una volta dentro certe atmosfere - in cui ci siamo infiltrati sperimentando una tecnica documentaria non invasiva e quasi invisibile - ti trovi a fare un balzo all'indietro, regressivo. Non è nostalgia, ma per far vivere sul palco altri mondi, occorre immergersi. Come ricreare certi stati di sospensione nella solitudine pomeridiana della città? Il vagare, l'ansia o lo starsene in vacua attesa su una panchina a desiderare incessantemente che qualcosa di nuovo e meraviglioso giunga. "Aspetto, temo non avere niente di meglio da fare" diceva Malcolm all'inizio del libro di James Purdy cui volevamo dedicare un film impossibile. Il fantasma di Malcolm resta nell'aria, aleggia sulle riprese avventate che abbiamo fatto ai margini di tre diverse città. Ci siamo spostati veloci con le videocamere sempre accese, eternamente perseguitati dalla curiosità di ragazzini che finalmente avevano trovato "qualcosa da fare": inseguire la troupe "degli italiani" che non fa televisione, come tutti ci chiedevano, ma raccoglie appunti per un film futuro, confluiti ora in questa specie di spettacolo ibrido che assembla i germi di un concerto stridente e di una danza sporca e asincrona, scaturita dal rapporto con il catrame della strada. Questi esperimenti ci hanno dunque spinto ad andare in quei luoghi appartati, terrain-vagues, in cui si fugge per i primi baci, le prime trasgressioni, i primi tentativi di esserci, per essere dove? «in un mondo in cui non ho mica chiesto io di venire ad abitare!»
"Il problema non è il vuoto che i giovani hanno dentro ma il deserto creato dagli adulti, dove sono obbligati a stare fin dalla nascita" scriveva Paul Goodman già negli anni '60 ed è un po' questo che ancora emerge dalle conversazioni con i ragazzi.
«Come posso avere fiducia nelle leggi se tutte le istituzioni, create dagli adulti, la chiesa, la politica, le forze dell'ordine, le università sono corrotte e come affezionarsi alla bellezza di questo mondo se si assiste di continuo allo spettacolo della guerra e della distruzione ambientale? No il problema non è il vuoto dentro noi ma il deserto creato dai grandi».
Il deserto dei grandi è il deserto umano di cui scriveva anche Pasolini, che si riflette nei nuovi deserti urbani di oggi, spazi di distruzioni e ricostruzioni selvagge, terre di nessuno dove imprevedibilmente sorgono sfavillanti Centri commerciali, in cui si va per passare il tempo più che per comprare, luoghi dove i ragazzini stanno per incontrarsi e incontrare, per mostrarsi e mostrare, per provare a esserci, fra le merci come merci, ancora una volta.
I giovani che abbiamo incontrato non sono bulletti o confezioni vuote, come certa propaganda televisiva semplicistica tende a dipingere sono state sorprese di umanità e gentilezza, diversi, veramente diversi dentro. È a loro che è dedicato questo lavoro cresciuto ai margini, nei luoghi artificiali del consumo.

Il primo movimento si è avviato fra i centri commerciali, nuove cattedrali delle periferie della provincia italiana, dove Silvia, distribuendo volantini con scritto "Mi sto cercando", ha avvicinato casualmente Sergio, di Buenos Aires, e la sua "espressione di attesa era così intensa" che ci ha indotto a portarlo sul palco, con il suo basso, sebbene non avesse mai fatto - e visto - teatro. A Valence è arrivato Mario, che vive a Parigi, è filippino d'origine e da poco cittadino italiano anche lui lontano dal teatro, ma immerso nella musica e con diversi anni di danza di strada alle spalle: è entrato con assoluta spontaneità in questo spettacolo-esperimento che fa dell'apertura al rischio e alla fragilità nell'esporsi i suoi cardini poetici. Poi, nel giugno 2008 un'ulteriore residenza ad Halle Neustadt, il quartiere satellite, la città nuova, ideale, creata per lavoratori di un utopico socialismo reale crollato e venduto a pezzetti come quelli del muro che ancora si comprano all'aeroporto, e qui, in una sala prove fatiscente, abbiamo incontrato Ines, cantante e studentessa di musica dopo 10 giorni di prove, si è trovata davanti alla platea gremita ed entusiasta di Theater der Welt. Quest'ultima città della ex-Ddr porta impressi sui muri i segni della fine e della fuga: fine di un sogno-regime, di "un altro mondo possibile" schierato contro e dell'avvento omologante dell'unico modello vincente-perdente, la mono-cultura americana, che come tutte le mono-culture sfinisce e prosciuga anche i terreni migliori.
Ora anche ad Halle Neustadt in centro c'è una multisala e tanti centri commerciali che funzionano poco e male perché la popolazione è quasi dimezzata, le finestre sono in gran parte chiuse, i pochi giovani rimasti si aggirano per bande, come predoni sopravissuti a chissà quale disastro sanno, sono al corrente, dell'avvenuto? Del perché i loro nonni parlano russo? Ecco, questo senso di fine, di post - e di resistenza tenace nel caos - è ciò che ci spinge a procedere, è l'animo di questo movimento di Ics, cortocircuito di vecchio e nuovo, interno ed esterno, vuoto e pieno, presente e memoria gioventù e vecchiaia. Motus


Scheda sulla compagnia: Motus
Motus è stato fondato nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, strutturato sin dalle origini come nucleo di lavoro aperto alle ibridazioni fra arti e linguaggi. La follia d'amore, i meccanismi artificiosi della seduzione, i limiti del corpo e la sua indagine hanno da sempre invaso le scene del gruppo: O.F. ovvero Orlando Furioso impunemente eseguito da Motus ('98), Orpheus Glance e Visio gloriosa (2000), il progetto Rooms ('02). Una lunga residenza in Francia ha condotto alle liriche d'amore di Pier Paolo Pasolini, alla sua irrinunciabile attrazione «per i corpi senz'anima» che popolano le notti delle periferie romane in Come un cane senza padrone ('03) e L'Ospite ('04). È stato poi con Rumore rosa ('06) che il tema dell'amore e dell'abbandono è stato ancor più sviscerato, con l'avallo di alcuni stralci di dialogo furente da Le amare lacrime di Petra Von Kant, manuale d'amore universale e melodrammatico. Il 2006 ha visto anche un ritorno a Samuel Beckett, con la video-performance A place. That again, ispirata a All strange away, l'unico testo "pornografico" dello straordinario autore irlandese.
Per la Biennale Danza 2007, Motus ha dato avvio a X(ics) - Racconti crudeli della giovinezza. La stessa ricerca sul rapporto fra generazioni ha condotto a un nuovo progetto ispirato alla figura di Antigone, che si svilupperà nel 2009 e 2010.

 

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Letture a piccoli passi per i più piccoli

Mercoledi 16 Settembre 2009 alle 17:40

Comune di Vicenza

L'assessorato alla cultura propone le "Letture a piccoli passi" per le scuole elementari

"Un accattivante invito alla lettura di qualità per i ragazzi delle elementari, sempre più attratti dal solo vedere". La proposta è dell'assessore alla cultura Francesca Lazzari che con il sostegno della Banca Popolare di Vicenza ha elaborato un progetto da inserire nel piano dell'offerta formativa delle scuole vicentine.
L'iniziativa è stata deliberata questa mattina dalla giunta comunale per incentivare e accrescere nei più giovani la passione e l'amore per la lettura.
"Abbiamo previsto - spiega l'assessore - un pacchetto di iniziative particolarmente allettanti, fatte di incontri con voci narranti e con scrittori inventori di storie. Anche per gli adulti sono in programma appuntamenti di aggiornamento sulla lettura espressiva".
Innovativa la formula: "Nessuna delle iniziative - precisa Francesca Lazzari - è calata dall'alto: l'assessorato propone una serie di appuntamenti di qualità a tutti gli istituti comprensivi; all'insegnante il compito di scegliere il filone, gli incontri o gli autori più adatti ai propri alunni e al programma che intende svolgere".
Grazie al finanziamento della Banca Popolare di Vicenza l'assessorato alla cultura ha elaborato un progetto del costo di 25 mila euro. A carico delle scuole che vi aderianno ci saranno soltanto le spese del trasporto di alunni e insegnanti nei luoghi degli incontri.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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