Archivio per tag: Antonio Borghesi

Categorie: Politica

Manovra, ok della Camera all'ennesima fiducia

Mercoledi 28 Luglio 2010 alle 23:52
ArticleImage Rassegna.it - L'aula di Montecitorio ha dato mandato al governo di porre la fiducia sul maxiemendamento alla manovra correttiva. I sì sono stati 329, i no 275. Bersani: "Una fiducia e mezzo al mese". Idv: "Olio di ricino per gli italiani". Giovedì il voto conclusivo

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Categorie: Politica

Vitalizio per tutti i politici, proposta c'è e va avanti...

Martedi 18 Maggio 2010 alle 23:58
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Antonello Caporale, La Repubblica - Pubblichiamo da La Repubblica di oggi a firma Antonello Caporale: "Pensione di fine carriera non solo per i parlamentari, si costruisce una legge. Parte dal Pd ma il Pdl è d'accordo". Perché solo i parlamentari devono godere di un vitalizio? Perché un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare - a fine mandato - senza più un euro in tasca? Con questa preoccupazione tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica. Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.

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Categorie: Politica, Interviste

De Magistris e lo spazio per il centrosinistra

Sabato 24 Aprile 2010 alle 23:51
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Sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona piena in ogni ordine di posto giovedì sera per il dibattito pubblico organizzato dai Giovani dell'Italia Dei Valori.

Ospiti della serata sono stati l'europarlamentare Luigi de Magistris e l'onorevole Antonio Borghesi. A fare gli onori di casa ci ha pensato Giuseppe Marino,responsabile comunicazione nazionale giovani dell'IDV.

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Categorie: Politica

La Serenissima rimanga pubblica

Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 17:01
Marco Milioni    

 

Marco Milioni: «No alla cessione delle quote di Brescia Padova. La Serenissima rimanga pubblica».

Un tratto della Serenissima (foto: Ambrosiana Pictures)É andata deserta per il momento l'asta per la privatizzazione ulteriore del controllo su Brescia Padova. La notizia riportata oggi da molti media è una buona notizia. La cosa agghiacciante però è un'altra.
Nessuno si prende la briga in questi giorni di spiegare come mai una strana intesa trasversale tra Pdl, Lega e Pd miri ad alienare le quote in mano agli enti locali. Quote che al momento consentono il controllo del pubblico sulle rimanenti parti private.
Questi motivi sono riconducibili sostanzialmente a due ordini di cause.
Il primo riguarda la situazione debitoria della Serenissima. La gestione scriteriata durante la presidenza della leghista Manuela Dal Lago ha prodotto uno tsunami contabile che ora pagano i soci. Enti locali inclusi che oggi non hanno dividendi ma uscite onerose per ripianare i buchi pregressi. Chiarificatrice in tal senso è l'interrogazione parlamentare redatta dall'onorevole Antonio Borghesi dell'IDV.
La seconda ragione di tanta fretta di fare cassa con la svendita della quote di Brescia Padova riguarda i conti degli enti locali. I tagli scriteriati voluti dal governo di Silvio Berlusconi, la promessa non mantenuta di reintegrare le quote di gettito soppresse con l'Ici, stanno ora mandando in vacca i conti delle amministrazioni locali. Comuni in primis.

In quest'ottica non è accettabile quindi che il controllo della concessione autostradale di Brescia Padova passi al privato. L'autostrada è stata costruita coi sacrifici dei cittadini veneti.
Dare a privati la concessione non significa dare in appalto la gestione dell'autostrada ma dare in appalto la riscossione di una tariffa che negli anni si è trasformata in tassa.
Così il privato farà ciò che ha sempre fatto. Aumentare le tariffe e ‘sparagnare' su lavori e manutenzione per garantirsi lauti profitti sulle spalle degli utenti.
Se il problema è la liquidità perché il governo non interviene a suon di miliardi di euro come ha fatto con Catania o Roma capitale?
Come al solito, coloro che si riempiono la cavità orale della difesa delle istanze del territorio (leghisti in primis, ma non solo) sono i primi a girarsi dall'altra parte e a prendere parte passiva nello scempio veneto.

Per questo si deve dire no alla svendita della "nostra" Serenissima. Bisogna dire no ai soliti potentati economici politicamente ammanigliati che vogliono fare un sol boccone dell'autostrada. Da oggi in poi chiunque dirà sì alla vendita quindi andrà considerato o un farabutto, colluso con pezzi dell'establishment finanziario, oppure un perfetto e completo idiota.
E in ultimo vi ricordate un certo Bobo Maroni che a Vicenza durante il sedicente parlamento padano del marzo 2008 strombazzava: «Gratis in autostrada... le autostrade, sono patrimonio delle regioni e non dei privati e ci batteremo per l'eliminazione del pedaggio, che in padania hanno già pagato abbastanza».
Risultato dell'annuncio leghista: pedaggio della Serenissima +6% e imminente privatizzazione annunciata dal presidente Attilio Schneck. Leghista pure lui.

 

Marco Milioni

candidato indipendente dell'IDV alle regionali, collegio di Vicenza

392-2965555; [email protected] ; http://marcomilioni.blogspot.com

link comunicato stampa:

http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/giu-le-mani-dalla-serenissima-la4-resti.html

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Categorie: Politica

Interrogazione IDV sui lavori al Dal Molin

Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 17:59

Italia dei Valori - Vicenza

 

Riceviamo da Carlo Rizzotto (Coordinatore IDV Vicenza) e pubblichiamo

 

Interrogazione a risposta scritta
presentata da
ANTONIO BORGHESI


I lavori al Dal MolinBORGHESI. - Al Ministro dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Per sapere - premesso che:
- La base americana nell'aeroporto Dal Molin di Vicenza (Ederle 2) è già in via di realizzazione. - L'area dove appoggia vede la presenza della falda acquifera più importante del Veneto, che fornisce acqua potabile oltre al vicentino a tutto il padovano e il rovigotto.

 

- Una eventuale contaminazione di queste falde porterebbe a conseguenze che possono essere senza ritorno per tre province, due delle quali densamente popolate.

 

- Poiché si sta costruendo proprio sopra la falda il progetto edilizio prevede necessariamente l'inserimento di palafitte, ovvero pali da 20 mt circa di acciaio, in tutto 800 circa per reggere il peso delle edificande caserme.

 

- Affondare questa quantità di pali per pressione/ percussione potrebbe portare alla conseguenza di causare la comunicazione della falda freatica (prima falda) con la falda artesiana sfondando il terreno e la guaina di protezione argillosa che le separa. Quest'ultima essendo elastica va in pressione e si deforma con le conseguenze che si evidenziano in questi giorni: uscita di acqua fangosa a valle e ristagni di acqua /laghetti ad ogni palo che le pompe non riescono allontanare .

 

- Lo stesso Sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha dichiarato che è sempre stata una sua preoccupazione capire quanto possa influire sulla falda acquifera superficiale e su quella profonda la palificazione necessaria alla costruzione della base.

 

- Secondo il commissario Paolo Costa quello della base Usa doveva essere un cantiere perfetto, all'avanguardia nella tutela del territorio, mentre dopo pochi mesi mostra già i devastanti segni del suo operare. Il riferimento è allo stato della falda acquifera, inspiegabilmente alto in alcune zone, agli alberi distrutti ed ai reperti archeologici recentemente scoperti. Viene da chiedersi cosa sarebbe avvenuto se fosse stata eseguita la normale Valutazione di impatto ambientale.

Premesso tutto ciò l'interrogante chiede di sapere:

 

- se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;

- se non ritenga di far sospendere i lavori e di avviare con urgenza uno studio approfondito sullo stato attuale della falda acquifera che coinvolga tecnici comunali, delegati dell'autorità di bacino e personalità indipendenti, in modo che si proceda alla costruzione della base nel rispetto dell'ambiente, nonché della salute, della sicurezza e della storia.

 

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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