Manovra, ok della Camera all'ennesima fiducia
Mercoledi 28 Luglio 2010 alle 23:52 | 0 commenti
Rassegna.it - L'aula di Montecitorio ha dato mandato al governo di porre la fiducia sul maxiemendamento alla manovra correttiva. I sì sono stati 329, i no 275. Bersani: "Una fiducia e mezzo al mese". Idv: "Olio di ricino per gli italiani". Giovedì il voto conclusivo
La Camera dei deputati ha votato la richiesta del governo di porre la fiducia sul maxiemendamento contenente la manovra correttiva. I sì sono stati 329, i no invece sono stati 275. Domani (29 luglio) ci sarà il voto finale. Quella di oggi è la fiducia numero 36 dall'inizio della legislatura. Il provvedimento è identico a quello approvato dal Senato. Contiene, tra l'altro, il blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici, la riforma delle pensioni e i tagli per Regioni, Province e Comuni. Arriva inoltre la riduzione delle retribuzioni dei manager, la stretta sull'evasione fiscale e le assicurazioni, i tagli ai ministeri e ai costi della politica. Entrano anche le norme per la libertà d'impresa, i rincari dei pedaggi autostradali e la sanatoria per oltre 2 milioni di 'case-fantasma'.
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Il governo ha votato "una fiducia e mezzo al mese, agosto, Natale e ferie comprese". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, nell'aula della Camera, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia. "Parlamento non è parola popolarissima oggi - sottolinea il segretario del Pd - ma il parlamento resta il luogo delle libertà di tutti. Non ci può essere libertà per nessuno se non c'è qui. L'opposizione, la maggioranza e il Consiglio dei ministri sono stati zittiti. Quanti ministri - ha sottolineato Bersani - non si sono resi conto di quello che è stato portato qui?".
La manovra rappresenta "l'ennesimo olio di ricino propinato a imprese, pensionati e cittadini", e "per questo noi dell'Italia dei Valori abbiamo presentato una manovra alternativa" che e' stata "trattata con sarcasmo da Tremonti". E' quanto invece ha detto il responsabile economico e deputato dell'Italia dei Valori, Antonio Borghesi, parlando in Aula alla Camera a nome del suo gruppo. Borghesi ha ricordato tutte le misure della 'contromanovra' dell'Idv criticando le scelte del governo che hanno "protetto la speculazione". "Prima ve ne andate - ha concluso - meglio è per gli italiani".
Più pacate le dichiarazioni dell'Udc. "Comprendiamo la necessità di rigore indicata da Tremonti", ma la manovra messa in campo dal governo è "ragionieristica", e ha "una grande mancanza: la mancanza di coraggio politico". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini. "Ci sono tagli della spesa pubblica - ha proseguito - ma sono tagli lineari, nei quali manca una capacità di scelta". Il problema, ha sottolineato il leader centrista è che "con una maggioranza che non ha la capacità di fare le riforme l'unica cosa da fare sono i tagli lineari".
La difesa del testo, invece, è stata affidata al presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto. "Se avessimo seguito i suggerimenti dell'opposizione, con un aumento del deficit - ha detto Cicchitto in emiciclo - oggi saremmo sulla strada della Grecia e dei cosiddetti 'Pigs'". Cicchitto, che ha ricordato come la manovra abbia "trovato rispondenza nel mercato", ha poi attaccato il Pd: "Dal vostro pulpito non può venire alcuna lezione perché la vostra occasione l'avete avuta con il governo Prodi, l'avete sprecata dopo appena due anni, fallendo proprio sulla politica economica".
Davanti alla camera in mattinata c'è stato infine il presidio organizzato dalla Cgil. Erano presenti i segretari confederali di Corso Italia, Fulvio Fammoni, Danilo Barbi e Serena Sorrentino. Hanno partecipato anche molti funzionari. Tra le aziende colpite dalla crisi, una presenza importante è stata quella dei lavoratori dell'Alcoa. La Cgil è stata ancora una volta in piazza per cambiare una manovra "ingiusta, iniqua e depressiva". È quanto si legge in una nota della Confederazione, diffusa alla fine della manifestazione. Dopo lo sciopero generale dello scorso 25 giugno, per passare alle mobilitazioni che si sono susseguite in questi mesi, il sindacato di ha promosso il presidio nel giorno della fiducia sulla manovra da 25 miliardi di euro.
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