De Magistris e lo spazio per il centrosinistra
Sabato 24 Aprile 2010 alle 23:51 | 0 commenti
Sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona piena in ogni ordine di posto giovedì sera per il dibattito pubblico organizzato dai Giovani dell'Italia Dei Valori.
Ospiti della serata sono stati l'europarlamentare Luigi de Magistris e l'onorevole Antonio Borghesi. A fare gli onori di casa ci ha pensato Giuseppe Marino,responsabile comunicazione nazionale giovani dell'IDV.
Incalzati da alcune domande di quest'ultimo,gli ospiti hanno dato vita a delle riflessioni e ad alcuni propositi che ruotavano attorno al tema principale della serata "Spazio per un centro sinistra al passo coi tempi".
Le idee che sono emerse hanno concordato sul fatto che la crisi d'identità della sinistra di oggi è dovuta soprattutto a dei demeriti di quest'area politica piuttosto che a meriti degli avversari.
Fermo restando che il PD resta il principale interlocutore e alleato, IDV intende, però, far sentire la propria voce legittimata dagli ottimi risultati elettorali ottenuti alle elezioni europee e regionali ed allargare il dialogo ad altre forze politiche; prima su tutti l'ala più estrema formata da Sinistra Ecologia Libertà , non disdegnando un confronto anche con chi al momento non ha voce in capitolo in Parlamento e cioè i partiti comunisti, il "popolo viola" e i "grillini".
Su questo punto, però, si è avuta la prima ed unica divergenza della serata, in quanto l'onorevole Borghesi, al contrario di de Magistris, non ritiene che queste figure siano degli alleati su cui contare per formare una solida forza capace di governare il paese, al contrario ha attribuito a loro le responsabilità della disfatta dell'ultimo governo Prodi.
De Magistris parlando, poi, della Lega Nord ha condannato fermamente alcuni atteggiamenti di intolleranza e xenofobia, ma ha anche affermato che alcune idee possono essere condivisibili, quali il federalismo fiscale. Borghesi si è agganciato ricordando che il successo della Lega è dovuto anche ai voti di una parte di elettori del centro sinistra, soprattutto operai, che vedono nel Carroccio uno dei pochi partiti che persegue degli "ideali".
"E' proprio da qui che dobbiamo ripartire per ricostruire il centro sinistra - ha proseguito de Magistris - rivolgendoci a tutto l'elettorato che abbiamo perso in questi anni proponendoci con un programma compatto ed unico che si basi soprattutto su alcuni punti fondamentali: battaglia condivisa sui beni comuni (come la privatizzazione dell'acqua), un forte ‘no' alle società miste pubbliche e private, integrazione, perseguire uno sviluppo sostenibile con la cosiddetta green economy, una riforma della sanità che veda prevalere la meritocrazia ed infine una riforma dell'informazione pubblica, togliendo i partiti dalla RAI".
Queste idee possono prendere forma soltanto attraverso la formazione di una nuova classe dirigente che si opponga alla ‘Casta' hanno concordato i due ospiti, cercando candidati esterni, cioè che non abbiano fatto politica da sempre, ma che prima svolgessero altri tipi di lavoro, come appunto de Magistris che fino a pochi anni fa è stato un noto magistrato, e che non stiano in Parlamento per più di dieci anni.
Non sono mancate critiche al PD per alcune incoerenze passate e presenti che dovranno assolutamente sparire se si vuole una vera coesione tra i partiti del centro sinistra.
La serata si è conclusa con una breve presentazione del libro-intervista di de Magistris dal titolo "Giustizia e potere" in cui è raccolta un'intervista, appunto, fatta da un giovane giornalista Sergio Nazzaro all'europarlamentare.
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