"Vicenza Città dell'Architettura", Rucco lancia un nuovo brand
Giovedi 24 Maggio 2018 alle 17:32
Ville venete, la regione pubblica un atlante cartografico delle 24 opere palladiane
Lunedi 22 Gennaio 2018 alle 15:56
"Le ville del Palladio non sono solo un gioiello architettonico, ma sono parte costitutiva del paesaggio veneto. Sono luoghi dell'arte e dello spirito, ‘fabbriche' che hanno plasmato e trasformato l'ambiente circostante diventando scenari di bellezza unici al mondo". E' la chiave di lettura con cui Luca Zaia, presidente del Veneto presenta il nuovo atlante cartografico, edito dalla Regione, dedicato alle 24 ville di Andrea Palladio presenti nelle diverse province venete, da Verona a Venezia, da Vicenza a Rovigo, da Padova e Treviso. "Contesti paesaggistici delle ville di Andrea Palladio" (questo il titolo della pubblicazione di 260 pagine in elegante carta patinata) mette a fuoco non solo il valore architettonico delle 24 creazioni palladiane, ma soprattutto la storia e il contesto ambientale e paesaggistico nel quale hanno preso forma e che hanno contribuito a plasmare.
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Il 13 dicembre al Museo Diocesano per un libro sul ritratto del vescovo vicentino Matteo Priuli, acquistato anche con i discussi soldi della Fondazione Roi dell'era Gianni Zonin
Martedi 12 Dicembre 2017 alle 14:13
Mercoledì 13 dicembre alle ore 16,30 prende avvio una nuova iniziativa al Museo Diocesano di Vicenza dal titolo "1 Libro+1 Dipinto", promossa dal Museo in collaborazione con l'Ufficio per l'Insegnamento della Religione Cattolica. Alla presentazione del libro seguirà l'illustrazione del ritratto del vescovo vicentino Matteo Priuli, (nella foto un suo "particolare", ndr) opera del 1595 di un pittore della cerchia del Veronese, conservato al Museo Diocesano (e acquistato anche con i fondi della Fondazione Roi, elargiti da Gianni Zonin lecitamente o no sarebbe bello che qualcuno lo stabilisse, ndr).
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Palladio progettò Loggia del Capitaniato per celebrare battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, Ettore Beggiato: si intitoli una via nei comuni del Veneto
Venerdi 6 Ottobre 2017 alle 18:32
Ettore Beggiato, venetista, ex Consigliere regionale del Veneto intende proporre con questo comunicato l'intitolazione di una via in tutti i comuni del Veneto alla battaglia di Lepanto, di cui domani ricorre l'anniversario: "Il 7 ottobre è l'anniversario della grande battaglia navale di Lepanto (1571) nella quale la flotta cristiana (col fondamentale apporto degli uomini e delle navi della Repubblica Veneta) sconfisse la flotta ottomana. Una battaglia violentissima, dove ci furono ben 30.000 morti da parte degli ottomani (che chiamarono "Capo insanguinato" il teatro della battaglia) e 7.500 i cristiani dei quali ben 4.700 veneti guidati da due straordinari eroi, Sebastiano Venier e Agostino Barbarigo."
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Mostra "Van Gogh. Tra il grano e il cielo", più di 200 giornalisti oggi 4 ottobre alla vernice per la stampa
Mercoledi 4 Ottobre 2017 alle 17:41
"Un'emozione nell'emozione". Così il sindaco d Vicenza Achille Variati ha definito la mostra "Van Gogh. Tra il grano e il cielo", davanti agli oltre 200 giornalisti e operatori della comunicazione intervenuti alla vernice per la stampa dell'esposizione che, curata da Marco Goldin e promossa da Comune di Vicenza e Linea d'ombra, aprirà al pubblico in Basilica palladiana dal 7 ottobre fino all'8 aprile 2018. "L'emozione - ha proseguito il sindaco Variati - sarà quella suscitata da opere straordinarie, presentate all'interno di un monumento a sua volta emozionante per l'armonia che Andrea Palladio ha voluto lasciare a chi è venuto dopo di lui."
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Un'opera poco nota di Andrea Palladio: Porta Gemona o Portonat a San Daniele del Friuli. La voce del Sileno Anno 2, 27 agosto 2017
Domenica 27 Agosto 2017 alle 13:40
"L'amore della bella architettura può dirsi che sia stato sempre vivo nei Vicentini". Così il poeta Giacomo Zanella nel capitolo II della sua Vita di Andrea Palladio (a cura di Italo Francesco Baldo e con un Intervento di Pietro Nonis, Vicenza, Editrice Veneta 2008, p.11) presenta le opere che Andrea Palladio (pseudonimo di Andrea di Pietro; Padova, 30 novembre 1508 - Maser, 19 agosto 1580) che nella città berica iniziò a produrre, incontrando proprio il favore di cittadini avvezzi alla bellezza, come li descriveva Lucrezio Beccanuvoli in Tutte le donne vicentine, maritate, vedove e dongelle (Vicenza, Editrice Veneta, 2008).
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Capolavori restituiti: in margine alla attuale mostra alle Scuderia del Quirinale nel maggio 1818 l'orazione del vicentino Carlo Bologna
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 21:56
Ospitiamo il decimo articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Grande successo sta riscuotendo la mostra alle Scuderia di palazzo del Quirinale a Roma che propone la conoscenza e la visione di opere d'arte che furono trafugate - oggi si dice diplomaticamente "prelevate" - dal 1796 al 1814 dalla Francia rivoluzionaria prima (Campagna d'Italia) e poi dal Consolato e Impero di Napoleone Bonaparte nelle città , nei musei dei vari Stati italiani occupati all' insegna di "W la libertè", che trovò molti fautori, i prototipi degli intellettuali che sentono tintinnare il sant'oro, soliti ad essere proni al vincitore e nemici tra molti popolani, si ricordino le Pasque Veronesi. Nel periodo napoleonico non solo l'Italia, ma tutti gli Stati vinti (Regno di Sardegna, Repubblica di Genova, di Venezia, i Ducati, e il Granducato di Toscana, gli Stati Pontifici, Paesi Bassi, Prussia, Austria, Spagna, ecc.) videro la spoliazione di opere d'arte portate a Parigi per formare il grande Museo in onore dell'Imperatore.
Continua a leggereBasilica Palladiana: bella davanti, degradata sul retro. Per Bulgarini gli imbrattatori sono "co...oni" . E chi non controlla abbastanza?
Martedi 10 Gennaio 2017 alle 13:08
Una situazione di degrado quella vissuta dalla Basilica Palladiana nella zona in Corte dei Bissari. L'area è diventata spazio di ritrovo per alcuni giovani "indisciplinati" che lasciano sporco per terra. E ora alla vista di numerose scritte sui muri fatte con bombolette spray il Comune non ci vede più. Il vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci, su Il Giornale di Vicenza di oggi, dopo aver ricevuto delle foto tramite segnalazione, ha definito i responsabili degli imbrattamenti "emeriti co...oni". Al momento sono sotto controllo da parte delle forze dell'ordine le registrazioni della telecamera della zona nella speranza che abbia ripreso qualcosa. "Si tratta di un dispositivo - ci spiegano due agenti della Polizia che stavano facendo un sopralluogo nell'area - con una testa mobile che si muove a 360 gradi. Il fatto è che, se l'obbiettivo non era puntato sulla zona precisa nel momento in cui avveniva il misfatto, non riusciremo a risalire ai colpevoli. E in più a vedere da qui sembra che la posizione dove sono state fatte le scritte sia ben coperta e quindi non visibile".
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"Vicenza. Gioiello del Rinascimento", il nuovo opuscolo in italiano e inglese
Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 15:28
Il Comune di Vicenza rende noto che è in distribuzione all'ufficio turistico di piazza Matteotti (Iat) l'opuscolo di 24 pagine “Vicenza. Gioiello del Rinascimento†realizzato da Regione Veneto, Comune di Vicenza (assessorato alla crescita) e Consorzio Vicenza è. Stampato a colori in 9.500 copie grazie al finanziamento regionale (nell'ambito del progetto di editoria coordinata della Regione Veneto) raccoglie informazioni turistiche, in italiano e inglese, utili a chi arriva a Vicenza e ha bisogno di brevi e agili notizie per visitare i luoghi principali della città .
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Un doppio progetto di Vincenzo Scamozzi a Schio? L'architetto Luigi De Munari riprende e corrobora un'attribuzione di Renato Cevese
Venerdi 9 Dicembre 2016 alle 17:45
Vincenzo Scamozzi, il grande architetto vicentino che portò a termine molte opere di Andrea Palladio, fissò le sue regole architettoniche ne La idea dell'architettura universale, edita a Venezia nel 1615, il cui frontespizio è ben riprodotto nella sovraccoperta del primo libro scritto da Luigi De Munari, intitolato Un progetto di Vincenzo Scamozzi a Giavenale di Schio e il caso dell'oratorio ora S. Giustina.
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