Il micidiale assist dell'ex Bankitalia Mariano Sommella, La Verità: così la Banca Popolare di Vicenza buttò 170 milioni
Lunedi 29 Gennaio 2018 alle 10:38
Un'informativa della Gdf ricostruisce lo scandalo dei fondi offshore per finanziare di nascosto i clienti vip. A presentare gli uomini della lussemburghese Optimum fu Mariano Sommella, ex ispettore di Via NazionaleI magistrati indagano sullo stralcio che riguarda proprio i fondi maltesi e lussemburghesi della banca, serviti anche a finanziare di nascosto «gli amici degli amici» che non avevano merito di credito. L'intervista di Sommella è del 14 novembre 2017, ovvero poco dopo che La Verità aveva puntato il dito contro il fenomeno delle «porte girevoli» tra vigilante e vigilati andato in scena a Vicenza.
Continua a leggereGianni Mion e la sua intervista esclusiva su proposte ai soci BPVi: da valutare come la lettera ad azionisti che pubblichiamo con le offerte commerciali. Top, ma a rischio bail-in
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 22:07
In una maratona allo Sheraton di Padova da fare invidia a Enrico Mentana oggi, 9 gennaio, Gianni Mion e Massimo Lanza, presidenti rispettivamente di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, hanno fatto i presentatori "politici" della doppia e simile proposta di transazione illustrata oggi alla stampa (erano una trentina i colleghi presenti o colegati) e avente per destinatari 94.000 soci della ex Popolare vicentina e 75.000 di quella montebellunese, mentre Cristiano Carrus, Ad di Veneto Banca, e, soprattutto, Fabrizio Viola, Ad delle banca di Vicenza e presidente del Comitato esecutivo di quella di Montebelluna, si sono occupati con dovizia di particolari, anche se senza trascurare le stategie, delle modalità tecniche di cui abbiamo riferito in cronaca (qui il link alla "catena" di due lanci sulla BPVi e qui quello alle informazioni sulla sorella trevigiana, come l'ha definita Mion), e che approfondiremo da domani, a bocce e mente ferme.
Continua a leggereInchiesta su Alfio Marchini che intreccia Banca Popolare di Vicenza e Banca Etruria
Sabato 19 Novembre 2016 alle 11:13
Quanto vale l’imprenditore Alfio Marchini? E quanto vale l’uomo politico? La risposta è affidata a un’inchiesta della Procura di Roma che intreccia le indagini su Banca Etruria e Banca Popolare di Vicenza. L’imprenditore non vale quel che appare, secondo i magistrati, che lo accusano di aver falsato le comunicazioni che sul bilancio della Imvest – società quotata nella Borsa delle piccole e medie imprese – della quale Alfio Marchini è considerato l’amministratore “di fattoâ€. Se fosse vero, l’imprenditore Marchini mentiva sui suoi conti societari, proprio mentre si candidava per il Campidoglio. Secondo l’accusa, “nel bilancio (2015), nelle relazioni e altre comunicazioni sociali dirette ai soci della Imvest e al pubblico, sono stati consapevolmente esposti fatti materiali non corrispondenti al veroâ€.
Continua a leggere
Risparmio tradito a Bari come a Vicenza: carte segrete che accusano Bankitalia e strani incroci con la BPVi per il gruppo dei Fusillo
Domenica 30 Ottobre 2016 alle 20:21
Di Vittorio Malagutti, da L'Espresso 
I risparmi di una vita bloccati in banca. Migliaia di famiglie che non possono attingere al loro tesoretto in titoli. E allora domande, suppliche, ricorsi, esposti in tribunale. Va avanti così da mesi, ormai: da una parte un esercito di piccoli azionisti delusi e inferociti. Dall'altra i vertici della Popolare di Bari, il più grande istituto di credito del Sud, oltre 70 mila soci e, da mezzo secolo, una dinastia al comando: Marco Jacobini, il presidente, entrato in consiglio nel lontano 1978, insieme ai suoi due figli, Gianluca, condirettore generale, e Luigi, vicedirettore generale (qui lo spot che inonda le reti nazionali per promuove re una banca che cresce in... silenzio, ndr). Ma dietro questa storia di risparmio tradito, con i soci della Popolare di Bari che non riescono più a vendere le loro azioni, c'è molto di più.
Veneto Banca, altri 16 indagati tra manager e funzionari. Nomi che incrociano verifiche anche con Banca Popolare di Vicenza
Lunedi 24 Ottobre 2016 alle 09:30
Sono accusati di aver contribuito a svuotare le casse di Veneto Banca attraverso operazioni senza garanzia. Amministratori di società e funzionari dell’istituto di credito indagati per reati che vanno dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza. E per alcuni è scattata anche l’associazione per delinquere. Per questo la Procura di Roma ha disposto nuovi accertamenti, il decreto di proroga firmato dal giudice è stato notificato qualche giorno fa. Mentre l’ex presidente Vincenzo Consoli tornerà in Procura per rispondere alle domande dei pubblici ministeri Stefano Pesci e Bianca Guglielmi dopo l’interrogatorio di sette ore della scorsa settimana, un nuovo fronte si apre per individuare il livello di responsabilità di chi mentì alle strutture di controllo ma soprattutto ai risparmiatori e agli azionisti convinti della solidità patrimoniale e dunque pronti a nuovi investimenti.
Continua a leggere
Solo in 35 per Franco Vanni sul caso BPVi al Festival Democratico, un lettore: poca verve PD ma colloquio interessante anche su poche denunce, bene non utilizzare legali vicentini
Martedi 2 Agosto 2016 alle 00:43
Gentile Direttore, ho assistito Venerdì 29 u.s. all'incontro avente come tema il caso BPVi, organizzato nel contesto del "Festival Democratico" a Vicenza presso i Giardini Salvi. Il sottoscritto, assieme a diversi altri membri della propria famiglia, è uno dei moltissimi piccoli risparmiatori che avevano affidato i propri risparmi alla gestione di Banca Popolare di Vicenza, risparmi che, ricordiamolo, sono a oggi stati "diluiti" per oltre il 99,8%. L'incontro è consistito in un dialogo - intervista tra Franco Vanni di "la Repubblica" e un esponente dell'associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza", Lorenzo Cracco. Oltre alle vicende ormai ben note grazie anche alla cronaca ed alle inchieste portate avanti dalla vostra e da altre testate indipendenti, il giornalista si è detto sorpreso dal basso numero di denunce e reclami sinora presentati, vista la massa di quasi 119 mila soci che sono stati ridotti sul lastrico da queste vicende. Il sottoscritto pure.
Continua a leggere
"Vicenza. La città sbancata", sulla scrivania del procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri una copia dopo quella in mano a Giorgio Meletti de Il Fatto. E su Amazon è al n. 56 tra best seller su "disastri finanziari"
Giovedi 21 Luglio 2016 alle 22:46
Attendevamo di poter consegnare anche al dr. Antonino Cappelleri una copia di "Vicenza. La città sbancata" (il libro di VicenzaPiù sulle vicende passate e recenti della Banca Popolare di Vicenza raccontate "senza filtri" dalla redazione del nostro quotidiano web fin dal 13 agosto 2010) e, dopo un cortese contatto e qualche ritardo dovuto a reciproci impegni, il Procuratore Capo di Vicenza ci ha ricevuto mercoledì al quarto piano del baluardo della legalità che si erge proprio nel santuario dell'illegalità di Borgo Berga. Non senza qualche emozione gli abbiamo consegnato la sua copia proprio nel giorno in cui il nostro libro documento, vendutissimo nelle edicole e librerie vicentine tanto che è in cantiere la seconda ristampa, guadagnava su Amazon, dove è possibile acquisarlo per riceverlo a casa ovunque si sia, la 56ma posizione nella classifica Bestseller di Amazon (44.748 i titoli disponibili in totale) nella categoria "Economia > Crisi e disastri finanziari".
Continua a leggere
Ario Gervasutti sul GdV sulla BPVi: "sono ignorante". Ma merita il beneficio del dubbio: c'è o ci fa? Intanto con Vescovi Confindustria rimane a... Palazzo Zonin Longare
Domenica 8 Maggio 2016 alle 17:02
Da anni non facevamo il nome di Ario Gervasutti, il direttore del locale giornale degli industriali (comunemente noto a un sempre minor numero di lettori come Il Giornale di Vicenza). Non lo prendevamo più direttamente di mira, noi direttorini di paese, pubblicisti semi volontari (anche se i nostri lettori crescono a dismisura) e non professionisti super pagati come lui (per far diminuire le copie del giornale nonostante i piani industriali alla Francesco Iorio?). Noi, a cui arrivano costantemente minacce, denunce e richieste di danni intimidatorie da parte di suoi affezionati lettori (due nomi, ad esempio, su tutti come Gianni Zonin ed Elena Donazzan), non lo identificavamo più come responsabile della crescente disinformazione promossa dal suo foglio ben foraggiato anche da aziende pubbliche e istituzioni.
Continua a leggere
Il Sole: agli atti dei Pm berici finanziamenti «facili» della Banca Popolare di Vicenza. Per Bankitalia anche 130 milioni ad Alfio Marchini
Giovedi 25 Febbraio 2016 alle 10:05
Nell'inchiesta sulla Popolare di Vicenza a mettere nero su bianco le impressioni sui finanziamenti "facili" e le esposizioni rischiose sono gli ispettori della Banca d'Italia, che nei verbali di assunzione di informazioni, agli atti della procura vicentina, raccontano quanto emerso dai loro rilievi.I verbali degli ispettori
Il 16 luglio 2015 Giampaolo Scardone, ex capo ispettivo di Banca d'Italia, dà «un giudizio parzialmente sfavorevole, visto che la banca aveva registrato nel biennio precedente al 2012 una forte espansione dell'ammontare dei crediti erogati, arrivando a un rapporto tra impieghi/depositi di circa il 120%, ma con una bassa redditività degli impieghi medesimi». Continua a leggere
I fondi offshore della Popolare di Vicenza avrebbero finanziato il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini e minano la residua credibilità della banca: l'ex Grande bellezza si liberi del vecchio Cda!
Giovedi 25 Febbraio 2016 alle 01:31
Dopo le rivelazioni de Il Sole 25 Ore di ieri, da noi riportate e commentate, sull'esposto "obbligato" del nuovo Ad della Banca Popolare di Vicenza sulle sue pesanti operazioni offshore tramite fondi lussemburghesi, tra cui Optimum, che sarebbero stati utilizzati per finanziare l'acquisto di azioni proprie e per concedere affidamenti secondo Iorio spropositati a facoltosi imprenditori romani e non solo, Il Fatto di oggi scende nei particolari sulla questione approfondendo il caso dei finanziamenti alle attività imprenditoriali del candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini, che al film capolavoro finanziato dalla BPVi, La grande bellezza, aggiunge una scena da Grande bruttezza.
Continua a leggere
