Moduli di detrazione 55% disponibili on-line
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 18:29Adico   Â
A partire da oggi, le domande per ottenere le agevolazioni fiscali, concernenti gli interventi di riqualificazione degli edifici esistenti che andranno a migliorare l'efficienza energetica della propria casa attraverso la sostituzione di finestre, infissi, pavimenti o impianti di climatizzazione o l'installazione di pannelli solari, potranno esser effettuate solamente per via telematica.
"L'Agenzia delle Entrate ha, infatti, predisposto il software che dall'inizio di questo nuovo anno potrà essere utilizzato per poter presentare la richiesta di detrazione del 55%" fa presente la segreteria dell'ADICO.
Si tratta di "un incentivo fiscale che può interessare tutte le famiglie che vogliono realizzare interventi di riqualificazione della propria casa volti a risparmiare sulle bollette" precisa il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini che ricorda anche: "la detrazione dovrà essere ripartita obbligatoriamente in 5 anni".
In particolare, e' il provvedimento del 21 Dicembre 2009 a specificare le modalità di trasmissione dei dati contenuti nel modello di comunicazione riguardante le spese sostenute per i lavori che non sono stati terminati entro il 31 dicembre 2009. Con il provvedimento dell'Agenzia del 6 maggio 2009 era stato, infatti, approvato solamente il documento di comunicazione, rimandando ad un successivo atto la definizione delle tecniche da utilizzare.
Per quanto riguarda la tempistica, detto che l'intervento potrà essere inviato da oggi, e' anche bene ricordare che le ultime comunicazioni dovranno essere inviate all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2010, indicando le spese sostenute nel 2009.
Nessun obbligo, invece, nel caso di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d'imposta, ossia nell'arco del 2009, ne' con riferimento ai periodi d'imposta in cui non sono state sostenute spese.
Non cambia nulla, infine, per quanto riguarda le modalita' di trasmissione con l'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. I contribuenti interessati a beneficiare della detrazione del 55% sono sempre tenuti a trasmettere, attraverso il sito Internet dell'ente, i dati relativi agli interventi effettuati, entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dal collaudo.
In proposito va detto che la normativa vigente impone che entro tale periodo debba essere inviata solo una copia dell'attestato di qualificazione energetica (allegato A al "decreto edifici") e la scheda informativa degli interventi realizzati (allegato E). Tuttavia, dal 15 agosto 2009 non e' piu' richiesto l'allegato A per la sostituzione di impianti termici. Inoltre, sempre questo allegato non e' richiesto neppure per gli interventi relativi alla sostituzione di finestre in singole unita' immobiliari e all'installazione di pannelli solari mentre la scheda informativa e' stata semplificata ed ha preso il nome di allegato F.
Non e' previsto che l'ENEA riscontri la documentazione inviata, ne' in caso di invio corretto, ne' in caso di invio incompleto, errato o non conforme. Eventuali controlli saranno a cura dell'Agenzia delle Entrate. Prova dell'avvenuto invio e' solo la ricevuta informatica con il codice CPID (Codice Personale IDentificativo) ritornata al mittente via e-mail.
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Al via la class action
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 13:12ADICO
Al via la class action
Prima i clienti tartassati dalle banche. La commissione di massimo scoperto, abolita per legge, uscita dalla porta è rientrata dalla finestra sotto altre voci. Poi le centinaia di passeggeri lasciati a terra dalle compagnie aeree low cost My Air e Sky Europe. Quindi i pendolari di Trenitalia costretti ad arrivare in ritardi a scuola o al lavoro e a viaggiare, spesso stipati, in carrozze vecchie e sporche. Appartengono a queste categorie i promotori delle prime class action che le associazioni dei consumatori avvieranno nella nostra provincia. Il più battagliero è il segretario dell'Adico. «Finalmente per la nostra associazione si apre una nuova interessante prospettiva - spiega Carlo Garofolini.- Quella di recitare una parte da protagonisti anche in sede processuale a tutela dei consumatori». Il «materiale» su cui lavorare già c'è. «Abbiamo decine di segnalazioni da parte di pendolari inferociti contro Trenitalia - continua Garofolini - Siamo stati in prima fila dall'inizio nella vicenda MyAir: passeggeri da diverse province d'Italia si sono rivolti a noi per chiedere tutela. Stesso discorso per Sky Europe (la compagnia low cost che garantiva i collegamenti tra l'aeroporto di Treviso e Budapest-Bratislava prima, Treviso-Praga fino al settembre scorso, ndr)». E poi c'è la vicenda dei T-red e del 10 per cento sulla Tia (tariffa d'igiene ambientale) applicato da Veritas. «Abbiamo distribuito gratuitamente migliaia di moduli ai cittadini - ricorda Garofolini - Ricontatteremo tutti e illustreremo le possibilità che ora vengono riconosciute». La class action, azione collettiva, consente ai cittadini che si ritengono danneggiati da un'azienda di intraprendere una causa legale i cui effetti avranno valore non solo per il singolo o l'associazione, ma per tutti i promotori.
Ultimo, non irrilevante, ostacolo: l'azione può essere esercitata soltanto per illeciti commessi dopo il 16 agosto 2009. «E questo mette fuori gioco gli automobilisti intrappolati nel maxi-ingorgo del Passante» lamenta Garofolini. (m.sca.)
Brutte notizie per gli automobilisti italiani
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 18:04Adico
Continuano le brutte notizie per gli automobilisti italiani
"Continuano le brutte, notizie per gli automobilisti italiani. Dopo i rialzi che si registrano in queste ore su tutta la rete dei carburanti, a rincarare dalla mezzanotte ci sono anche le tariffe autostradali" avverte il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
A deciderlo i ministeri per le Infrastrutture e per l'Economia che ieri hanno approvato con decreto gli aumenti proposti dall'Anas per 21 concessionarie autostradali.
Ecco nel dettaglio i singoli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale che cambiano a seconda della concessionaria coinvolta, in base agli impegni assunti per nuovi investimenti e manutenzione della rete.
Gli aumenti sono del 2,4% per Autostrade per l'Italia, la concessionaria (gruppo Atlantia) che gestisce la principale rete autostradale italiana con il 53% della viabilità nazionale per un percorso di 1.100 chilometri (tra cui l'Autostrada A1, la A4 Milano-Brescia, l'Autostrada del Sole A14).
Incrementi che sono comprensivi di una quota pari a 3 millesimi di euro a chilometro per il traffico leggero e a 9 millesimi di euro per il traffico pesante che andranno nelle casse dell'Anas. L'ente guidato da Pietro Ciucci dovrebbe così incassare quest'anno un importo complessivo ben inferiore a 300 milioni di euro, contro i 330 milioni registrati nel 2009.
Rincari che si collocano al di sotto della media, calcolando che per l'Aiscat (l'associazione delle concessionarie) l'incremento per tutto il settore è pari al 2,75%, in calo rispetto allo scorso anno quando la media è risultata pari al 3,47%.
Per le altre società i rincari sono così distribuiti: Ativa +6,23%; Autostrada del Brennero +1,60%; Brescia-Padova +6,56%; Centropadane +0,74%; CISA +1,76%; Fiori S.p.A. +1,15%; Milano Serravalle Milano Tangenziali +1,41%; Tangenziale di Napoli +2,17%; Rav +0,94%; Salt +1,50%; Sat +2,11%; Autostrade Meridionali +1,43%; Satap tronco A4: Novara Est-Milano 15,83% e Torino-Novara Est +15,29%; Satap tronco A21 +9,70%; Sav (Autostrada +1,36% e Raccordo Gran S. Bernardo +1,04%); Sitaf +2,35%; Torino-Savona +1,47%; Strada dei Parchi +4,78%.
Non sono stati, invece, riconosciuti incrementi tariffari per il Consorzio per le Autostrade Siciliane (Messina-Catania e Messina-Palermo), per Autovie Venete S.p.A. e per Asti-Cuneo.
In controtendenza, infine, le tariffe di pedaggio della società Cav: sono state ridotte, rispettivamente, del 1% per l'A4 Venezia-Padova tangenziale ovest di Mestre e raccordo con aeroporto Marco Polo, e del 1,18% per il Passante di Mestre
Aumenta prezzo gas da riscaldamento
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 11:36
Dopo un anno di ribassi le tariffe del gas tornano a crescere. Dal primo gennaio i prezzi aumenteranno infatti del 2,8%. In calo, invece, le tariffe di riferimento per l'energia elettrica: -2,2% per il primo trimestre 2010. Lo ha stabilito l'Autorità per l'energia e il gas.
I rialzi delle quotazioni internazionali degli idrocarburi - spiega l'Autorità in una nota - avrebbero comportato un incremento del 3,2% per il gas; tale incremento, tuttavia, è stato in parte compensato da diminuzioni delle componenti tariffarie di trasporto e distribuzione gas, decise dall'Autorità .
Ciò ha consentito di contenere l'aumento complessivo al 2,8% e la maggiore spesa a 26 euro su base annua. Per quanto riguarda invece la spesa media della famiglia tipo per l'elettricità , con gli adeguamenti di oggi si ridurrà di circa 10 euro su base annua.
Nel complesso, quindi, la spesa media delle famiglie per gas ed elettricità , nei primi tre mesi del 2010, segnerà un +1,1% rispetto all'ultimo trimestre 2009, con un incremento totale di 16 euro su base annua. Rispetto al primo trimestre 2009 resta una diminuzione della spesa dell'11% circa.
"Per le famiglie che versano in particolari disagi economici o numerose restano validi i benefici derivati dal bonus gas e dal bonus elettrico. Tali benefici permettono di ottenere uno sconto del 15% sulle bollette del gas e del 20% su quelle dell'elettricità circa al netto delle imposte" ricorda il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "ottenendo riduzioni fino a circa 350 euro".
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Capodanno, il 41% sta a casa
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 12:36ADICO
Il 41% degli intervistati preferisce trascorrere il capodanno tra le mura di casa..
Da un'indagine realizzata dall'ADICO, su oltre un campione di 500 persone intervistate alla quale si chiedeva dove trascorrerà la serata del 31 dicembre 2009, è emerso che il 41% trascorrerà il capodanno sera nella seconda casa o da parenti e amici, il 30% presso locali pubblici, il 21% in viaggio in Italia o all'estero, 6% non lo festeggerà .
Tra i locali pubblici preferiti dal nostro campione è risultato: 38% l'agriturismo, 26% ristorante tradizionale, 24% sale da ballo, 8% feste private, 4% altro.
Per coloro che hanno deciso mettersi in viaggio; il 15% ha optato trascorrere il periodo vacanziero in montagna; il 7% all'estero (68% Europa, 22% località estera).
Tra i motivi di chi ha deciso non festeggiarlo (7%) perché in sevizio o necessità di accudire i propri cari a casa, soprattutto anziani.
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Cenone: come distinguere il pesce fresco
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 09:24ADICO
Cenone di fine anno; ecco i consigli per distinguere il pesce fresco
A pochi giorni dal veglione di fine anno, "ecco alcuni consigli per riconoscere il pesce fresco senza dimenticare che anche i prodotti ittici hanno le loro stagioni", spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Leggere le etichette: la denominazione commerciale della specie, metodo di produzione (pescato o allevato) e zona di cattura (per il pescato e il Paese di provenienza per l'allevato) sono le indicazioni obbligatorie in etichetta per il pesce fresco.
Scegliere i venditori che rispettano la normativa di sicurezza alimentare.
Imparare a distinguere il pesce fresco da quello non fresco (l'odore deve essere gradevole, il corpo rigido e arcuato, l'occhio in fuori con cornea trasparente e pupilla nera e le branchie rosee o rosso sangue prive di muco).
Come i prodotti della terra anche il pesce ha le sue stagioni! Ecco, specie per specie, i mesi migliori, secondo il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Gennaio nasello, sardina, sogliola, spigola, triglia
Febbraio nasello, sardina, sgombro, sogliola, spigola
Marzo acciuga, nasello, sogliola, triglia, ...
Aprile acciuga, cefalo muggine, dentice, nasello, pesce spada, sardina, sgombro, sogliola, tonno,
triglia.
Maggio acciuga, cefalo muggine, dentice, nasello, pesce spada, sardina, sogliola, tonno, triglia.
Giugno cefalo muggine, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sogliola, spigola, tonno, triglia.
Luglio acciuga, cefalo muggine, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sgombro, sogliola,
spigola, triglia.
Agosto acciuga, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sgombro, sogliola, triglia.
Settembre acciuga, allunga, cefalo muggine, dentice, orata, pesce spada, sardina, sogliola, triglia.
Ottobre allunga, cefalo muggine, nasello, orata, pesca spada, sardina, sogliola, tonno, triglia.
Novembre acciuga, cefalo muggine, dentice, nasello, orata, sardina, sogliola, triglia.
Dicembre cefalo muggine, nasello, sardina, sogliola, spigola, triglia.
10 regole su corretto uso botti di fine anno
Domenica 27 Dicembre 2009 alle 15:08Adico   Â
"Si moltiplicano in queste ore che anticipano la fine del 2009 gli appelli alla prudenza ed al buon senso nei confronti di quanto acquisteranno e faranno esplodere fuochi pirotecnici e botti allo scoccare della mezzanotte di domani" ricorda il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini.
Presentato il decalogo dell'ADICO per evitare incidenti nell'uso dei botti di fine anno
1. Usare solo prodotti legali, l'etichetta deve riportare il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice, la categoria e le modalità d'uso che devono essere seguite attentamente.
2. acquistare giochi pirotecnici esclusivamente nei negozi autorizzati e mai sulle bancarelle che non abbiano esposta la licenza specifica per trattare questo genere di prodotti;
3. accenderli all'aperto e allontanarsi quando la miccia viene accesa;
4. tenerli lontani dal proprio corpo;
5. accendere un fuoco alla volta ed evitare che al momento dell' accensione ci siano altri fuochi vicini;
6. non indossare mai al momento dell'accensione giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive;
7. non raccogliere botti abbandonati e dirlo ai bambini di non farlo mai;
8. non farli accendere dai bambini, senza una presenza di adulti accanto;
9. evitare di acquistare quelli troppo sofisticati, è meglio lasciarli ai fuochisti esperti;
10. se un botto non è esploso non avvicinarsi troppo non prenderlo con le mani e immergerlo in un secchio d'acqua.
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Saldi invernali: decalogo salva-consumatore
Domenica 27 Dicembre 2009 alle 08:28
Per compensare il forte calo delle vendite della stagione, effetto immediato della grave crisi economica generale, i saldi avranno inizio in maniera anticipata rispetto agli anni passati, il 2 gennaio in quasi tutte le regioni d'Italia.
"Tra i rischi maggiori quelli di vedersi rifilare merci non di stagione o di trovarsi di fronte a prezzi fintamente ribassati. Per questo si consiglia di girare per negozi prima dell'avvio ufficiale dei saldi per memorizzare prodotti e prezzi pieni, così da poter valutare se le merci e i prezzi proposti con i ribassi sono veramente affari o solo specchietti per le allodole" avverte il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ecco un breve decalogo redatto dall'ADICO per aiutare il consumatore non incorrere in spiacevoli sorprese durante gli acquisti "in saldo".
1) Essere molto accorti quando si promettono liquidazioni fino a esaurimento.
2) Scegliere punti vendita che normalmente garantiscono prodotti di qualità .
3) È buona norma confrontare il prezzo del prodotto scelto prima e dopo l'avvio della campagna dei saldi.
4) Verificare bene il prodotto che viene posto in vetrina e quello che viene offerto in negozio.
5) Diffidare delle offerte similari a prodotti di marca.
6) Conservare sempre lo scontrino fiscale per far rispettare il diritto di cambio del prodotto se difettoso entro 8 giorni dall'acquisto.
7) Controllare etichetta e misure per essere sicuri di comprare il prodotto scelto.
8) Confrontare più offerte.
9) Diffidare dai sconti superiori al 50%
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Disagi Trenitalia: rimborsi straordinari
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 08:31
Nel quarto giorno di maltempo che flagellerà anche oggi tutto il Nord Italia, è restata alta le tensione e la rabbia dei passeggeri a causa dei disagi e delle cancellazioni dei treni, soprattutto lungo la linea ferroviaria Milano-Bologna con ottocento persone a bordo che sono state assistite dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile.
"E' di ieri sera la notizia dell'intervento della polizia per impedire a molti di salire sui convogli già stracarichi quando hanno ripreso a circolare i treni" comunicano dalla segreteria dell'ADICO e le critiche ai vertici delle Ferrovie arrivano anche dai macchinisti della storica rivista "ancora In Marcia!" che hanno chiesto scusa ai cittadini "a nome di tutti i ferrovieri", esprimendo "imbarazzo per l'atteggiamento poco rispettoso, al limite dell'offensivo, tenuto dai vertici aziendali".
Nella tarda serata di ieri l'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, ha annunciato che per gli oltre 7.000 passeggeri che hanno deciso di non viaggiare e' stato predisposto in via straordinaria il rimborso integrale del biglietto; precisando che le Ferrovie "già rimborsano chi rinuncia al viaggio" ricorda il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
"Un dietrofront, rispetto alle prime dichiarazioni rilasciate da Trenitalia che aveva subito precisato che gli indennizzi per i ritardi, causati dal maltempo, non sono previsti dalla normativa in vigore" precisa il presidente dell'ADICO forse a causa anche "delle migliaia di telefonate ricevute al numero verde delle Fs e dalle associazioni dei consumatori.
L'Unione Europea, infatti, vieta il rimborso del biglietto ferroviario quando il ritardo o la soppressione dei treni è dovuta a fatti imponderabili come le avverse condizioni meteorologiche; "servirà quindi una deroga al regolamento comunitario per rimborsare anche gli altri passeggeri" conclude Carlo Garofolini.
Sul fronte dell'assistenza, la stretta collaborazione tra il personale di Trenitalia e la Protezione Civile ha permesso, sin dalla notte tra il 19 e il 20 dicembre, giorno di inizio dell'emergenza, di distribuire ai viaggiatori in difficoltà oltre 16.000 kit di generi di conforto e 7.000 coperte. Sono stati garantiti 150 pernotti e centinaia di taxi. In ognuna delle grandi stazioni della rete italiana sono stati messi a disposizione oltre decine di bus per garantire il proseguimento dei collegamenti in caso di interruzione.
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8,03% è tasso usuraio per mutui a tasso fisso
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 00:06Adico  Â
Sale all'8,03% la soglia del tasso d'usura per i mutui a tasso fisso, mentre scende al 4,38% quella per i mutui a tasso variabile nel terzo trimestre del 2009. Lo comunica la Banca d'Italia sottolineando che il tasso effettivo globale e' risultato pari rispettivamente al 5,36% e al 2,92% per le due categorie di prestiti. Nel secondo trimestre la soglia usuraria era pari al 7,78% per il fisso e al 4,87% per il variabile.
Per quanto riguarda le altre categorie di operazioni, il tasso soglia e' pari al 19,27% per i conti correnti garantiti e non fino a 5.000 euro e al 14,39% per quelli oltre i 5.000 euro, al 29,94% per gli scoperti senza affidamento fino a 1.500 euro e al 19,68% per quelli oltre, al 15,39% per gli anticipi e gli sconti fino a 5.000 euro e all'8,15% per quelli oltre, al 9,21% per i contratti di factoring fino a 50.000 euro e al 6,08% per quelli oltre, al 18,80% per i crediti personali, al 27,20% per gli altri finanziamenti alle famiglie effettuati dalle banche e al 21,62% per quelli effettuati dalle società finanziarie.
Sul fronte del leasing il tasso d'usura si posiziona al 21,47% per quello su autoveicoli e aeronavali fino a 25.000 euro e al 19,01% oltre tale cifra, al 6,59% per quello immobiliare, al 15,50% per quello strumentale fino a 25.000 euro e al 9,84% oltre i 25.000 euro. Il credito finalizzato vede la soglia scattare al 21,27% fino a 5.000 euro e al 18,27% oltre, il revolving rispettivamente al 25,46% e al 19,19%. I prestiti contro cessione del quinto diventano usurari sopra il 23,15% fino a 5.000 euro e sopra il 18,69% oltre tale cifra.
"L'art. 644 del codice penale definisce il reato di usura, punendo con la reclusione chi, in sostanza, presta danaro o altre utilità approfittando dello stato di bisogno del percepente, a tassi elevati. La L. 7.3.96 n. 108 ha precisato che in ogni caso si intende usurario quel tasso che supera una soglia che viene determinata trimestralmente dal Governo per 8 tipi diversi di operazioni finanziarie, tra cui il mutuo ipotecario per la casa. Se il tasso pattuito supera la soglia indicata trimestralmente esso è definito "usurario" e la sanzione è la mancata applicazione di alcun tasso, cioè a dire che non solo non è dovuto il tasso usurario, ma nemmeno viene applicato alcun tasso sostitutivo inferiore" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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