La parte clou della campagna di Otello Dalla Rosa è stata imperniata non sui cittadini e sulle loro esigenze viste da (centro)sinistra ma su un dossier anonimo su degli sconsiderati, che su FB sparano "like" su simboli fascisti così come in Russia mettono "I love" su Stalin, e pubblicato sul foglio di Confindustria Vicenza, che tanto bene informò i vicentini quando li invogliò per anni a comprare azioni della Banca Popolare di Vicenza (cfr. "BPVi. Bugie Popolari Vicentine"). Dopo il metodo della delazione, tipico delle dittatuer nazifascsite e comuniste per far fuori i propri avversari politici, pensavano che si fosse toccato il fondo.
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Stamattina, prima di parlare dello stato dell'arte del collegamento di Via Aldo Moro con la SR 63 e poi del dossier lasciato al successore sulla costituzione di parte civiledel Comune di Vicenza nel processo alla Banca Popolare di Vicenza e ai sette specifici imputati, tra cui il mai nominato Gianni Zonin, il sindaco Achille Variati ha incontrato, accompagnato dal vice Jacopo Bulgarini d'Elci, la stampa nella Sala Stucchi a Palazzo Trissino per "un ringraziamento e un saluto di fine mandato". Ci sembra "istituzionale" proporvi senza commenti esterni tutto l'incontro seguito da un aperitivo "pagato da me, beninteso" ci ha tenuto a precisare il sindaco e presidente uscente della Provincia di Vicenza.
"Domani giovedì 7 giugno alle 11.15 in sala stucchi a Palazzo Trissino sono in programma comunicazioni del sindaco sul prolungamento di via Aldo Moro e sulla costituzione di parte civile del Comune di Vicenza nel processo Banca Popolare di Vicenza". Quella così annunciata sarà , probabilmente, l'ultima conferenza stampa di Achille Variati ma, così come è annunciata, ha un valore ancora più storico dell'essere l'ultima. Dopo aver vissuto per anni all'ombra comodamente protettiva del sistema incernierato intorno a Gianni Zonin (rivolgersi a Jacopo Bulgarini d'Elci per l'ufficializzazione di questa constatazione da noi sempre fatta ma da lui significativamente siglata).
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Con il seguente comunicato del Comune di Vicenza sono stati diffusi dati e considerazioni, isolando cinque macro-ambiti d’intervento, con il bilancio di cinque anni di amministrazione del settore musei, cultura e promozione alla crescita guidato da Jacopo Bulgarini d'Elci
Guardando in retrospettiva al quinquennio amministrativo 2013-2018, non si può che rilevare l’enorme cambiamento e il vorticoso sviluppo che hanno interessato l’ambito riguardante musei, cultura e turismo: un settore sul quale l’Amministrazione uscente aveva puntato sin dall’inizio, attribuendogli un importante peso strategico all’interno delle politiche civiche. Una scommessa che si è rivelata vincente.
È stata inaugurata venerdì 1 giugno nelle sale ipogee di Palazzo Chiericati a Vicenza, e sarà  aperta al pubblico da domani sabato 2 giugno negli orari di visita del museo, l'esposizione della prestigiosa collezione di giocattoli industriali di piombo e latta d'epoca dei coniugi torinesi Anna Rosazza e Giancarlo Cavalli. L'iniziativa, voluta e promossa insieme all'Assessorato alla Crescita del Comune di Vicenza, è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Roi.
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"Mentre Jacopo Bulgarini d'Elci inaugura mostre, i libri della Bertoliana non hanno un posto dove stare. E' l'ennesima istantanea di un Centrosinistra bipolare che pur essendo ai titoli di coda, conferma di essere sempre uguale a se stesso, glamour e salotti dove per l'assessore alla Crescita (!) e zero risorse per assessori come la Cristina Balbi che allarga le braccia e si arrende" - dichiara nella nota che pubblichiamo Simona Siotto della Lista Rucco Sindaco - "Basta leggere la cronaca di oggi per capire come -non- funziona lo stile amministrativo del Centrosinistra. Ci provano, poi se non ci riescono ti fanno l'elenco delle scuse o, peggio, degli alibi".
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Francesco Rucco, prima dell'appoggio della coalizione allargata di centro destra, aveva mostrato una originalità e una determinazione che non solo aveva colpito gli osservatori indipendenti ma aveva anche preoccupato l'avversario principe, Otello dalla Rosa, colpito, dopo la sua vittoria alle primarie di centro sinistra, da una strana sindrome da "paralisi" di fronte a proposte innovative che, per essere veramente tali, non possono prescindere da una analisi critica del passato, sia pure nominalmente dominato dalla stessa parte politica.
"C'è l'avvertimento: «Attenzione a non creare in Italia la Banca popolare italiana, come accaduto a Vicenza": così leggiamo sul quotidiano confindustriale di oggi in un articolo in cui Achille Variati dispensa urbi et orbi i suoi consigli da noto "politologo nazionale" sugli sviluppi della crisi istituzionale in atto. Per chi è l'avvertimento? Ovviamente per il Movimento 5 Stelle e per la Lega a cui dice: «I presupposti sono quelli se davvero il Paese finirà in mano...» ai gialloverdi.
In occasione dell'apertura dell'esposizione della prestigiosa collezione di giocattoli Cavalli Rosazza, l'assessorato alla crescita ha deciso di regalare ai residenti di città e provincia l'ingresso gratuito sabato 2 e domenica 3 giugno. La collezione di giocattoli storici Cavalli Rosazza è una raccolta unica nel suo genere: si tratta di oltre 5 mila giocattoli industriali d'epoca del valore di 1 milione di euro, databili dalla metà dell'800 al secondo Dopoguerra, tutti perfettamente conservati e funzionanti, raccolti a partire dagli anni ‘70 dai coniugi torinesi Giancarlo Cavalli (Torino 1939 - ivi 2012) e Anna Rosazza (Torino 1938) durante i loro viaggi.
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"Condivido il disagio e lo sdegno delle associazioni di risparmiatori rispetto all'eventualità che il processo per la Banca Popolare di Vicenza sia trasferito lontano da Vicenza". Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene in riferimento alla richiesta di trasferimento del processo avanzata dalla difesa aggiungendo: "Il trasferimento del processo sarebbe l'ennesima offesa a una comunità che ha già pagato un prezzo sociale elevatissimo alla gestione spericolata di due istituti bancari che godevano della fiducia dei risparmiatori".
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