È passato un mese, giusto venerdì 4 maggio - ci scrive Giorgio Sinigaglia per il comitato Zona san Giovanni -, da quando nella assemblea pubblica indetta dal Comitato Zona San Giovanni, sono state evidenziate ai rappresentanti del Comune di Vicenza, consigliere delegato dr. Fioravante Rossi e ing. Diego Galiazzo dei Lavori Pubblici, ad Anas nella persona del direttore lavori ing. Pistolato e ai candidati Sindaci Otello Dalla Rosa, Francesco Rucco, Francesco Di Bartolo (ora non più in lizza, ndr), Franca Equizi, Filippo Albertin, oltre al folto pubblico presente in sala numerose situazioni di contestazione ai lavori sin qui svolti dagli addetti al progetto e per quanto concerne i "controllori comunali".
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A Vicenza - scrive in una nota trasmessaci per conto del presidente di Giuristi Democratici di Vicenza, Michele Stratta, da Gianni Cristofari, ex Sel e membro del Cda di Ipab nominato da Achille Variati - la campagna elettorale ha messo in luce quali ideologie nefaste professano alcuni candidati nelle liste del centro destra che, in violazione della legge, hanno inneggiato al nazismo e al fascismo e incitato all'odio razziale. Il dossier (ancora anonimo, ndr) inviato a Il Giornale di Vicenza (nella foto il quotidiano di Vicenza durante il fascismo con la testata Vedetta fascista, ndr)prova che questi candidati hanno commesso un reato, violando la legge Scelba (L. 645/1952 art. 4), per cui chiunque esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo oppure le finalita' antidemocratiche proprie del partito fascista e' punito con la reclusione fino a due anni e con la multa.
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L’ospedale di Vicenza - scrive in una nota Francesco Rucco, candidato sindaco di Vicenza - va verso un ampliamento della capacità di accoglienza di alcuni reparti che nel caso degli anziani porterà al raddoppio degli attuali posti letto di geriatria, oltre al nuovo servizio di pronto soccorso geriatrico, con percorsi esclusivi e dedicati per gli anziani, che andrà ad aggiungersi alla zona per i pazienti fragili già presente in pronto soccorso.
Vi proponiamo qui il secondo (qui il primo) dei tre confronti compIessivi da noi organizzati fra i candidati sindaco di Vicenza sulle soluzioni da ognuno di loro prospettate ai cittadini elettori per alcuni problemi della città : il futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o, per chi ha lottao contro la base, Parco per la Pace, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza. Dopo il candidato unitario del centrodestra Francesco Rucco (Rucco sindaco) e Andrea Maroso (Siamo Veneto) a "confrontarsi" politicamente non sulla genesi dei problemi ma sul come farli diventare "opportunità " per la città sono ora Filippo Albertin (Potere al Popolo Vicenza) e Leonardo Bano (No Privilegi Politici) col candidato di centrosinistra Otello Dalla Rosa sempre assente...
Vi proponiamo qui il primo dei tre confronti compIessivi da noi organizzati fra i candidati sindaco di Vicenza sulle soluzioni da ognuno di loro prospettate ai cittadini elettori per alcuni problemi "secondari" della città : il futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o Parco per la Pace che dir si voglia, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza). A "duellare" politicamente non sulla genesi dei problemi per farli diventare "opportunità " per la città sono il candidato unitario del centrodestra Francesco Rucco (Rucco sindaco) e Andrea Maroso (Siamo Veneto) che ha sportivamente e democraticamente preso il posto di Otello Dalla Rosa sottoponendosi senza timore reverenziale al "vis a vis" con un competitor dato fra i due favoriti della corsa a Palazzo Trissino.
Da molti anni la Casa della pace di Vicenza è desaparicida. Nessuno sa dov'è (nella foto la sede iniziale di Contrà Porta Nuova 2, ndr) e soprattutto che cosa faccia ; istituita nel 1993, prima amministrazione Variati con delibera n°60 del 1/06/1993 e successiva n°1176 del 13/07/1994 avrebbe dovuto, attraverso un Comitato di gestione, proposto, di quello attuale se c'è nulla si sa (a parte uno scarno comunicato del 15 marzo 2018, ndr), da una Consulta per la promozione di una cultura di pace, che lo doveva sempre ratificare. All'interno vi deve essere un centro di documentazione gestito da un esperto che è tenuto a partecipare ai lavori del Comitato di gestione.
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Dopo 10 anni (15, se si considera anche il mandato 1990–1995) - con una nota del Comune di Vicenza che pubblichiamo di seguito - il sindaco Achille Variati, in questi giorni che precedono il suo definitivo commiato da Palazzo Trissino, ha voluto dedicare del tempo a dei saluti speciali ad alcune realtà cittadine, in rappresentanza dei numerosi mondi e delle tantissime persone che ha incontrato e con le quali ha condiviso momenti significativi di questo lungo periodo.Continua a leggere
“In questi giorni la Direzione Generale di SVT sta prendendo importanti decisioni sul personale dell’Azienda e viene da chiedersi quale sia la ragione vera per cui l’ing. Rovini, scelto da Variati dopo una lunga esperienza con la giunta Zanonato a Padova, abbia così tanta fretta di concludere†- dichiara in questa nota stampa il candidato sindaco Francesco Rucco - “Abbiamo notizia che non ci sono obblighi nel perfezionare le scelte sul personale in questi giorni e, considerato che tra una settimana ci sarà in ogni caso una nuova governance a Palazzo Trissino e anche a Palazzo Nievo, un po’ di cautela e di stile istituzionale sarebbero dovuti, specie quando si tratta di decidere il futuro di centinaia di dipendenti e famiglie.â€
Torna sulla scena del teatrino comunale, mentre sta scendendo il sipario sulla legislatura di Achille Variati, la vicenda dell'area ex Domenichelli. Da anni oggetto del gioco delle parti, al tempo di un paio di amministrazioni, tutte e due a conduzione Variati, che passava tra le mani pubbliche e private. La mano pubblica per farne, all'inizio almeno della prima, la nuova Bertoliana (racconto che meriterebbe un capoverso tutto per lui), la seconda per mettere in piedi un qualche cosa tra il residenziale e forse negozi o quanto mai poteva essere appetibile al mercato.
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