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Zingales: Cassa depositi e prestiti, intervento - capestro su Bpvi

Di Rassegna Stampa Domenica 3 Aprile 2016 alle 13:03 | 0 commenti

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Zingales: «Le banche venete vanno salvate. Cassa depositi, intervento-capestro su Bpvi»
di Federico Nicoletti, Il Corriere del Veneto
«Cassa depositi e prestiti si dichiari pronta ad intervenire come azionista di ultima istanza, a condizioni punitive. E poi avanti con le azioni di responsabilità». Luigi Zingales, l'economista di origine padovana che insegna all'Università di Chicago, ha il dono della chiarezza. Mostrata anche ieri pomeriggio a Vicenza, al dibattito sul futuro delle banche locali al Festival città impresa, insieme a Maurizio Sacconi e al caporedattore economia del Corriere della Sera, Nicola Saldutti. Palazzo Thiene, sede storica di Bpvi, dista poche centinaia di metri da Palazzo Trissino, sede dell'incontro. Zingales parla nell'epicentro del terremoto bancario veneto di Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

A incontro concluso, riannoda i fili del dibattito, da un assunto: «Mi auguro che le salviamo, le due banche. Sennò viene giù l'Italia, è il Paese che rischia. Ma temo che alla fine ci mettano un coperchio sopra». E su Vicenza e i segnali di questi giorni, di Unicredit che tenta di tirarsi indietro: «Pericolosissimo, crea incertezza. E l'incertezza uccide. Intervenga Cassa depositi come ultima istanza: a mali estremi, rimedi estremi. Ma l'intervento deve avvenire a condizioni-capestro: via il cda e poi azione di responsabilità: se hanno problemi, posso consigliare io l'avvocato giusto a Chicago...». Da dove Zingales ha ben presente quanto pesi la crisi delle due banche a Nordest: «Il Veneto ha capito cosa vogliano dire due banche in difficoltà, che non fanno prestiti. Così il Veneto non riparte. Chiaro che in questo momento i vertici di Bpvi e Veneto Banca cerchino di sopravvivere. Ma è l'asfissia dell'economia reale. Serve accelerare i meccanismi per farle ripartire». E anche nel dibattito niente sconti: «La Bce? Sì, ha fatto precipitare la crisi delle due banche. Ma non si può dire che non si dovesse intervenire. E prima c'era Banca d'Italia, che suggeriva Vicenza come polo aggregante e ha detto che le banche erano solide: perché i cittadini dovrebbero avere fiducia? Sì a una commissione d'inchiesta per girare pagina».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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