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Zanetti e G. Diamanti su abbandono Lega di Vilab

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Settembre 2010 alle 18:19 | 0 commenti

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Abbiamo appreso dall'articolo del Giornale di Vicenza del 22 settembre 2010 l'abbandono del tavolo di ViLab da parte dei Giovani Padani, e riteniamo doveroso replicare alle illazioni contenute nel loro comunicato. Premettiamo che non ne siamo affatto sorpresi: hanno solamente formalizzato il loro assenteismo. Sono mesi che non si vede nessun rappresentante leghista alle riunioni del Vilab, se avessero partecipato saprebbero che siamo già a fianco dell'architetto che ha vinto l'appalto per creare il futuro centro giovanile, non solo nella costruzione materiale ma anche nel progetto.

La lega ci ha abituati all'assenteismo: basta controllare le presenze di alcuni suoi consiglieri ai consigli comunali e alle commissioni, per vedere quanto a cuore abbiano le istituzioni locali.
Riteniamo poi scorretto citare solo mezza frase del blog del consigliere Filippo Zanetti, senza riportare tutto il ragionamento (Post del 20 febbraio 2010 http://pippozanetti.blogspot.com/2010/02/mobilita-e-bocciodromo.html ), in modo da indurre interpretazioni tendenziose.
Proviamo a spiegare ancora una volta a Matteo Celebron che cosa sia il Vilab, perché forse si aspettava un luogo dove fare politica e non un luogo dove sviluppare idee per i giovani della città, slegato dalle appartenenze politiche (non è un organo di rappresentanza). Vilab è un organo consultivo per l'assessorato ed è formato da ragazzi che vengono dalle varie realtà associative dalla città, tra cui anche quelle politiche, e dai rappresentanti degli studenti. Vi fanno parte l'assessore e 2 consiglieri comunali che si si occupano di politiche giovanili con lo scopo di portare in giunta e in consiglio le idee nate a ViLab.
Dispiace che le forze di opposizione (prima il Pdl, poi la Lega) abbiano abbandonato polemicamente il tavolo, forse speravano fosse un luogo di battaglia, e invece si sono trovati davanti un luogo dove si pensa e dove la maggior parte dei componenti non fa politica. Evidentemente non sono abituati al dialogo e al confronto con chi la pensa diversamente.
Anche nel metodo sono evidenti le intenzioni di mera polemica e di ricerca di visibilità: le dimissioni non sono pervenute al Vilab, e neppure l'ombra di una proposta di miglioramento, ma apprendiamo tutto dai giornali. Triste che un giovane padano si allinei ai più vecchi e stantii modi di fare politica tipicamente alla "romana", comunicando attraverso i giornali e non nel dialogo con le persone interessate.
Oltretutto, le ragioni di questa scelta appaiono piuttosto confuse e contraddittorie.
Secondo Celebron, ViLab non ha affrontato le tematiche che più stanno a cuore ai giovani vicentini, e il centro giovanile promesso in campagna elettorale è stato abbandonato e sostituito da un centro sociale dei disobbedienti. Peccato che Celebron non abbia partecipato alle riunioni e al sopralluogo alla scuola Burci, dove ci siamo confrontati direttamente con il Vice Sindaco e Assessore Alessandra Moretti e l'architetto che realizzerà il progetto su come sarà questo giovanile. Peccato che Celebron si sia dimenticato di sottolineare che quest'amministrazione ha stanziato nel bilancio trecento mila euro per il restauro della scuola Burci, che ospiterà il centro giovanile che presto vedremo realizzato. Peccato che Celebron non abbia ricordato come la precedente amministrazione non abbia mai creato alcun tavolo di confronto con le associazioni e il mondo giovanile, né abbia mai fatto nulla per gli spazi per i giovani.
ViLab è un progetto ambizioso, che sta dando a molti giovani vicentini la possibilità di confrontarsi direttamente con l'amministrazione. Anche senza i Giovani Padani, continueremo a lavorare con i giovani della città, e a progettare il centro giovanile che presto tutti i giovani potranno utilizzare.

Giovanni Diamanti (nella foto) e Filippo Zanetti, consiglieri comunali, membri di ViLab


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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