Viviamo più a lungo? Il Fondo Monetario Internazionale non è contento
Giovedi 12 Aprile 2012 alle 23:15 | 0 commenti
Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS Vicenza - Dice il Fondo Monetario Internazionale: "se l'aspettativa di vita media crescesse di tre anni più di quanto atteso ora entro il 2050, i costi potrebbero aumentare di un ulteriore 50%". In pretica, quello che ci dicono i capitalisti che comandano il mondo è che vivere più a lungo non va bene perché l'economia e la finanza potrebbero risentirne. Bisogna, ci dicono i principali responsabili della situazione di crisi disastrosa nella quale stiamo vivendo, che si allunghi l'età pensionabile, che si alzino i contributi pensionistici e che si diminuiscano i "benefit da pagare".
I lavoratori devono continuare a lavorare (e pagare) sempre di più, ma non possono pensare di avere anche una pensione decente. Vogliono che si lavori fino a morire. I lavoratori devono tornare a fare i sudditi, servisenza parola. E devono chinare la testa e produrre solo per arricchire i capitalisti. Questa è la filosofia di "lorsignori".
Nelle dichiarazioni dei "signori" della FMI c'è il vero volto del capitalismo. La società che essi vogliono mette il denaro e il profitto di pochi davanti a tutto, anche alla vita. Il profitto individuale è, secondo loro, l'unico scopo della vita.
Quella che questi "signori" vogliono è una società spaventosa. Una società che deve essere abbattuta senza nessun rimpianto. A questi "signori" (siano essi professori, "tecnici", imprenditori o altro) bisogna dire chiaramente che la ricchezza prodotta dal lavoro deve restare ai lavoratori. Una società più giusta, dove la proprietà dei mezzi di produzione sia di chi lavora e dove la ricchezza sia di tutti e non di pochi, non solo è possibile. E' necessaria.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.