VIVErAcqua, Variati e Tosi: consorzio aziende "idriche" Verona (73,14%) e Vicenza (26,86%)
Lunedi 4 Luglio 2011 alle 16:28 | 0 commenti
 
				
		Achille Variati, Comune di Vicenza - Presentata nuova società consortile tra aziende gestione servizio idrico Verona e Vicenza, Variati: "Asse strategico del Veneto occidentale"
E' stata presentata questa mattina, a palazzo Barbieri, "Viveracqua", la nuova società consortile fra le aziende di gestione del Servizio Idrico Integrato negli Ambiti Territoriali Ottimali di Verona e Vicenza, rispettivamente Acque Veronesi s.c. a r.l. e Acque Vicentine spa, costituita il 30 giugno 2011. Presenti i sindaci di Verona e Vicenza, Flavio Tosi e Achille Variati, i presidenti delle due aziende Anna Leso e Angelo Guzzo ed i direttori generali Francesco Berton e Fabio Trolese (nella foto del Tg Regione odierno da sx Trolese, Guzzo, Variati, Tosi e Leso, n.d.r.).
La nuova società ha per oggetto l'istituzione di un'organizzazione  comune fra i soci gestori del Servizio Idrico Integrato, con le seguenti  finalità:
- creare sinergie per gestire in comune alcune fasi delle rispettive imprese
- ottimizzare e ridurre i costi di gestione
- migliorare il servizio erogato, con l'obiettivo di arrivare a ridurre i costi per gli utenti. Viveracqua  non ha scopo di lucro e, nell'ambito di quanto stabilito dall'art. 2602  del Codice Civile, ha per oggetto la prestazione e l'erogazione ai soci  consorziati di servizi, attraverso un'organizzazione comune e con  criteri mutualistici. La Società, avente sede a Verona e un capitale  sociale iniziale di 25.000 euro, è partecipata al 73,14% da Acque  Veronesi e al 26,86% da Acque Vicentine; è amministrata dall' assemblea  dei soci a cui competono, per statuto, i poteri decisionali più  rilevanti; è presieduta dal Presidente di Acque Veronesi Anna Leso e da  un Consiglio di Amministrazione composto dai Direttori Generali delle  due aziende socie, con funzioni prettamente operative. Non è previsto  alcun compenso per gli amministratori. La nuova Società potrà essere  partecipata unicamente da società pubbliche di gestione del Servizio  Idrico Integrato.
Viveracqua  non ha scopo di lucro e, nell'ambito di quanto stabilito dall'art. 2602  del Codice Civile, ha per oggetto la prestazione e l'erogazione ai soci  consorziati di servizi, attraverso un'organizzazione comune e con  criteri mutualistici. La Società, avente sede a Verona e un capitale  sociale iniziale di 25.000 euro, è partecipata al 73,14% da Acque  Veronesi e al 26,86% da Acque Vicentine; è amministrata dall' assemblea  dei soci a cui competono, per statuto, i poteri decisionali più  rilevanti; è presieduta dal Presidente di Acque Veronesi Anna Leso e da  un Consiglio di Amministrazione composto dai Direttori Generali delle  due aziende socie, con funzioni prettamente operative. Non è previsto  alcun compenso per gli amministratori. La nuova Società potrà essere  partecipata unicamente da società pubbliche di gestione del Servizio  Idrico Integrato.
"L'operazione che presentiamo oggi - ha commentato  Tosi - unisce due città vicine geograficamente ed accomunate da stima  reciproca fra chi le amministra; i cittadini ne trarranno solo vantaggi  perché la nuova società consortile avrà costo zero ( l'assemblea dei  soci, il consiglio d'amministrazione e gli uffici sono risorse condivise  senza costi aggiuntivi ) e al contempo porterà indubbi benefici al  sistema. Il bacino d'utenza iniziale è di più di un milione di utenti,  in futuro sarà possibile un'apertura verso chi, in tutto il Veneto,  vorrà agganciarsi al sistema Verona-Vicenza".
"I territori veronesi e  vicentini - ha aggiunto Variati - possiedono le risorgive più  importanti della regione. Attraverso questa nuova società contiamo di  migliorare il servizio offerto ai nostri cittadini, nell'ottica del  risparmio e dell'innovazione. Ma andiamo anche a costruire i primi  elementi di un asse strategico del Veneto occidentale, non a caso subito  dopo aver avviato un analogo processo su gas ed energia: Verona e  Vicenza, assieme, costituiscono un bacino altrettanto rilevante di  quello classico Venezia-Padova-Treviso. Un asse che vuole essere  protagonista nelle dinamiche regionali".
"Il fine è quello di ridurre  i costi, ottimizzare i servizi e scambiarci competenze, ricerche ed  informazioni - ha aggiunto Anna Leso - speriamo che quanto prima altre  città del Veneto si uniscano a noi".
"Sentiamo forte la  responsabilità della gestione pubblica - ha aggiunto Guzzo - che ci  impone un costante aumento di qualità ed una diminuzione dei costi;  attraverso questa operazione potremmo mettere in comune esperienze ed  innovazioni".
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