VicenzaPiù e Lega Nord dopo amministrative. Conte: Lega sbandata, pochi contatti con base
Sabato 21 Maggio 2011 alle 12:18 | 0 commenti
Abbiamo posto agli esponenti delle parti politiche tre domande sulla situazione "critica" della Lega Nord dopo le ultime amministrative. In attesa che arrivino le risposte anche degli esponenti della Lega Nord interpellati (tra cui il segretario provinciale Maria Rita Busetti e l'onorevole Manuela Dal Lago) e dopo Matteo Quero, partito Democratico, e Davide Lovat, espulso dal partito, ma rappresentante di una nuova aggregazione “Identità & Tradizione†(vedi Vicenzapiù n. 214 in edicola) proseguia,o con l’onorevole Giorgio Conte, vice capogruppo vicario alla Camera dei deputati di Futuro e Libertà per l’Italia (Fli) e segretario regionale.
Domanda: Nelle amministrative che coinvolgevano nel Vicentino 11 comuni all'attivo solo un sindaco ad Orgiano e per giunta eletto senza il simbolo leghista! Negli altri 10 comuni un flop totale anche là dove la Lega governava. Qual è il motivo di questa apparente debacle per il vertice dei comuni?
Risposta: non si tratta a mio avviso di una debacle ma di un serio ridimensionamento o, se vogliamo, di un avvertimento che l'elettorato della Lega indirizza alla sua classe dirigente. L'alleanza con Berlusconi non pga più, ne in termini di risultati del governo ne in termini di immagine. È del tutto evidente che la gente non è soddisfatta dei risultati della lotta alla crisi economica così come si rende conto della figuraccia che fa il nostro Paese a livello planetario quando emergono vizi e problemi giudiziari del Premier. Credo insomma che l'elettorato della Lega, piuttosto ruspante ma genuino, si renda conto che un ciclo è finito.
Domanda: Sono aumentate recentemente, dopo quella di Davide Lovat, le espulsioni dal partito, di cui l'ultima in ordine di tempo è quella di Manuel Sbabo, consigliere di maggioranza a Recoaro. Per giunta, dopo l'esito elettorale, giudicato inferiore alle attese, il candidato sindaco di Caldogno, Gianfranco Rigoni, ha annunciato le dimissioni da consigliere e addirittura la riconsegna della tessera della Lega in aperto contrasto con Maria Rita Busetti, segretaria provinciale del partito, alla cui elezione aveva appena contribuito. E' una Lega allo sbando con pochi contatti con la base e troppo dominata da un vertice decisionista o sono casi frequenti ma isolati e isolabili?Risposta: sono tutti episodi che indicano un malessere diffuso, di cui ho già detto. Una base che sente la distanza della sua classe dirigente che affronta i problemi veri della gente, avendo raggiunto i numeri per governare molte amministrazioni, ma non è in grado di risolverli. Abbarbicata sulle posizioni di potere paga il primo prezzo dell'impopolarità per non aver mantenuto le promesse.
Domanda: Espulsioni e dimissioni sono, comunque, segno solo di un malessere locale o di un più ampio fenomeno legato al richiamo alle origini del movimento del senatùr e a una volontà di distacco dai comportamenti del premier, che dopo domenica e lunedì si registra in quasi tutto il resto del Paese tra la base leghista delusa?Risposta: in pratica ho gà risposto anche a questa domanda. Il richiamo alle origini, caratterizzate da slogan e demagogia pura, non sarebbe produttivo, ma anche per loro è quanto mai necessaria la riscoperta di una vera identità , che l'alleanza con Berlusconi ha in parte cancellato. Credo sia alle porte una vera e propria resa dei conti, che potrebbe portare la Lega a preferire un ruolo di opposizione strumentale piuttosto che un vacuo ruolo di governo.
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