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"Vicenza Romana", Bulgarini d'Elci: finalmente valorizziamo il nostro patrimonio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Giugno 2014 alle 15:25 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Si è concluso in questi giorni il progetto “Vicenza Romana”, sostenuto dall’amministrazione comunale e coordinato dai Musei Civici di Vicenza con la supervisione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, per la creazione di nuovi pannelli esplicativi e di brochure tematiche a corredo di uno degli itinerari di visita più apprezzati di Vicenza.

Obiettivo: facilitare, da un lato, la visita dei turisti (anche stranieri), e fornire, dall’altro, utili strumenti didattici per i docenti impegnati a illustrare il percorso alle scuole.
Il progetto, realizzato grazie a un generoso contributo del Club Soroptimist e di Fondazione Cariverona, ha visto nei giorni scorsi l’installazione, da parte di Aim Amcps, dei pannelli prodotti dalla ditta Bogoni-Display. Mentre le brochure, impostate secondo criteri divulgativo-didattici, sono state realizzate dalla Soprintendenza, dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza e dall’associazione Ardea per la didattica museale.
"Finora abbiamo avuto un patrimonio risalente all'età romana inespresso e non sufficientemente valorizzato – ha commentato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci questa mattina nella sala dell'età romana del Museo naturalistico e archeologico, presentando il progetto assieme a Vincenzo Tinè e a Mariolina Gamba, soprintendente e funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto -. Ma recentemente abbiamo fatto dei passi avanti. Si è infatti completato nei giorni scorsi l’aggiornamento dei totem dell’itinerario Vicenza Romana, grazie a due apposite sponsorizzazioni, dettate ancora una volta dalla volontà di valorizzare il patrimonio storico-culturale di Vicenza. Esprimo quindi viva soddisfazione per il raggiungimento e la concretizzazione di questo obiettivo in tempi utili anche per la stagione turistica che si avvicina e per la presentazione di questo itinerario tematico alle scuole, grazie anche alla scelta di una grafica di facile lettura a sostegno dei contenuti in italiano e in inglese, pensati per rispondere alle esigenze di un’utenza sia nazionale che internazionale”.
“Mancava in effetti uno strumento divulgativo e didattico che desse conto della 'Vicenza underground' – ha aggiunto Mariolina Gamba, ringraziando Maria Elisa Avagnina, già direttrice dei musei civici di Vicenza e promotrice dell'iniziativa – e con particolare riferimento all'epoca romana, visto che fra le città venete Vicenza è quella con il patrimonio più ricco. Di qui l'iniziativa partita tre anni fa di realizzare pannelli divulgativi, peraltro in linea con quelli esistenti dell'itinerario palladiano: cambiano solo i colori”.
“Vicenza è una delle grandi capitali romane del Veneto – ha sottolineato Vincenzo Tinè - e questa è di fatto la prima iniziativa di un'organica presentazione delle sue aree archeologiche. Ora dobbiamo però passare alla loro valorizzazione, a partire dalla cattedrale di Vicenza, passando poi per la Basilica palladiana e il criptoportico. Siamo fiduciosi perchè è un momento di forte sinergia con l'amministrazione comunale e le realtà locali. L'idea è di integrare le aree statali, comunali ed ecclesiastiche, perchè sono di dominio comune, trovando una modalità unitaria per la gestione e la conduzione delle persone lungo il percorso, peraltro con inevitabili risvolti anche in chiave di occupazione giovanile”.  
Su questa linea il vicesindaco ha annunciato che “l'amministrazione conta di individuare in bilancio le risorse necessarie a realizzare il completamento archeologico dei lavori nella parte inferiore della Basilica palladiana, cosicchè diventerebbe, dalla fondazioni fino alla terrazza, il luogo ideale per immergersi e approfondire le evoluzioni storiche del nostro territorio”.
Il progetto dei totem è stato quindi illustrato nei dettagli da Gamba, che ha spiegato come la prima tranche di “Vicenza Romana” fosse stata completata nell’autunno del 2011 con la collocazione di sei pannelli informativi, completi di indicazioni in italiano e in inglese, corredati da materiali illustrativi quali piante, fotografie e disegni. In quella prima fase le aree archeologiche interessate furono il sito della strada romana sottostante la cattedrale, il criptoportico di piazza Duomo, il lacerto di strada romana visibile a S. Lorenzo, l’indicazione del foro nei pressi di palazzo Trissino e il teatro Berga a cui sono stati dedicati due pannelli.
Oggi, con la seconda fase, vengono invece collocati altri 11 pannelli che segnalano siti meno noti della Vicenza romana: il lacerto musivo di S. Lorenzo, l’acquedotto romano in corso Fogazzaro, i siti della domus e della strada romana di palazzo Cordellina, del quartiere romano di contra' Porti-stradella degli Stalli, il criptoportico del foro, le terme romane, l’area sottostante la cattedrale, l’area archeologica sotto la Basilica Palladiana, le tracce della via Postumia alla fine di corso Palladio e la vicina area archeologica di palazzo Chiericati e il Museo naturalistico archeologico di Vicenza.
Oltre ai pannelli dedicati ai siti, sono state aggiornate le due mappe dedicate alla Vicenza romana, collocate in viale Roma e presso piazza Matteotti.
Tutti i 19 pannelli sono stati infine dotati di codice QR che rimanda al sito www.vicenzaromana.it, dove al momento sono riportati gli stessi contenuti dei totem, ma che in futuro sarà implementato con contributi audiovisivi che illustreranno in modo più dettagliato i luoghi difficilmente accessibili.
La parte didattica del progetto ha visto la realizzazione di 20.000 copie di un pieghevole dedicato alla scuola primaria curato da Elena Marzola e Miriam Cola dell’associazione Ardea: vi si racconta la giornata tipo di Lucio Publicio Valeriano, giovane cittadino romano di Vicetia (di cui si conserva la lapide al Museo Naturalistico Archeologico) che spiega ai ragazzi come si svolgeva la sua vita 2.000 anni fa, nel centro della sua città.
Per gli adulti, invece, sarà in distribuzione al Museo Naturalistico Archeologico e negli uffici turistici, una brochure (in doppia edizione italiana e inglese rispettivamente di 20.000 e 10.000 copie) che illustra le principali emergenze archeologiche del centro storico e dell’acquedotto romano di Lobia, curato da Mariolina Gamba della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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