"Vicenza città per la pace" presente alla "Marcia per la Pace" Perugia-Assisi
Lunedi 20 Ottobre 2014 alle 18:34 | 0 commenti
“Vicenza città per la pace†ha sfilato alla tradizionale Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Domenica 19 ottobre una delegazione di Comune di Vicenza, Casa per la pace e Consulta per la pace, organismi comunali che si impegnano per le politiche di promozione della pace e dei diritti umani,  ha marciato preceduta da uno striscione (foto). Di seguito il commento dell'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e la storia della Marcia per la pace.
“Marciando insieme si affrontano le avversità ' diceva un cartello e di fatto anche per noi quella di Assisi è stata un'occasione per incontrare e confrontarci con tante persone impegnate sul tema della pace, fra cui molti sindaci e assessori di Italia. Il nostro striscione "Vicenza città per la pace" ha suscitato molte espressioni di simpatia e vicinanza nei confronti della nostra città , simbolo per molti del desiderio di pace che sale sempre più forte dai cittadini di tutto il mondo".
La prima Marcia per la pace è stata pensata e realizzata in piena guerra fredda il 21 settembre 1961 dal pensatore perugino Aldo Capitini (1899-1968), noto come il “Gandhi italiano†per essersi impegnato, fin dai tempi della resistenza al fascismo, e più di tanti altri, a diffondere in Italia le idee e le tecniche della nonviolenza. Nel promuovere e realizzare la prima marcia Capitini muoveva da questa idea centrale: “la pace è una cosa troppo importante per lasciarla solo nelle mani dei governantiâ€. Da qui il carattere popolare, civile e di massa di una forma di manifestazione come la marcia a cui quest'anno hanno aderito centomila persone con la presenza di 117 scuole, 479 associazioni, 526 città , cariche istituzionali fra cui la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Cento anni di guerre bastano" è stato il tema principale della manifestazione; il suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti ha dato il via alla celebre manifestazione per ricordare cento anni di vittime che non accennano a finire. Così dalla capitale umbra alla Rocca di San Francesco di Assisi la giornata è trascorsa tra momenti di silenzio, canti e testimonianze di persone impegnate nella promozione della pace e dei diritti umani come don Luigi Ciotti che ha dichiarato: "La pace ha bisogno di speranza e la speranza ha bisogno di ciascuno di noi e prima di riformare il Paese bisogna riformare le nostre coscienzeâ€.
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