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Via Giorgio Almirante, Luciano Parolin: stop a “guerra civile” sulla cartellonistica stradale

Di Citizen Writers Lunedi 1 Agosto 2016 alle 13:23 | 4 commenti

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Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo

A Noventa è polemica e bufera per la proposta di intitolare a Giorgio Almirante una strada. Senatori, deputati, dirigenti dell'Anpi all'attacco del Sindaco, per lesa maesta. Con queste breve intervento, vorrei esprimere la piena solidarietà al Sindaco per la coraggiosa delibera, approvata dalla giunta, che secondo il mio pensiero dovrebbe mettere fine alla “guerra civile” sulla cartellonistica stradale. Giorgio Almirante, laureato in lettere, fu un parlamentare della Repubblica Italiana, eletto dal popolo con migliaia di voti, rappresentò per molti lustri la Destra Nazionale, fu segretario del M.S.I., accettò la Costituzione Italiana.

Da tempo, in molte città, la toponomastica gli ha dedicato, vie e strade come Rieti, Viterbo, Pomezia e altro. Non mi risulta che nel suo passato abbia mai ucciso o fucilato nessuno.

Purtroppo, abbiamo la memoria corta, sottolineo che il 22 giugno 1946, il Ministro della Giustizia, il comunista Palmiro Togliatti, membro del Governo De Gasperi; emanò un Decreto Presidenziale N° 4 che, aveva lo scopo di giungere ad una pacificazione Nazionale, al fine di ricostruire il paese distrutto dalla guerra. Art. 2 Amnistia per i delitti politici commessi dopo la liberazione.

Passati 70 anni, siamo al punto di partenza, stesse accuse, distorsioni, come se fossimo ancora in guerra e l'avversario politico fosse un nemico da uccidere, da abbattere. La pacificazione tarda a venire. Esprimere le proprie idee è pericoloso, difficile il dialogo. Le ferite dei tragici eventi, non sono ancora chiuse, la storia la scrive sempre il vincitore.

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Commenti

Inviato Martedi 2 Agosto 2016 alle 07:18

Concordo, dopo anni, forse un piccolo sforzo democratico di accettare chi non la pensa come me, dovrebbe essere fatto, ma molti vivono ancora di sola retorica, poi fanno sempre gli affari loro...di potere e di interesse.
Inviato Martedi 2 Agosto 2016 alle 12:36

Purtroppo, tutto sto' casino è movimentato dai sinistrorsi (quelli balordi) che non avendo altro da proporre al Paese che stanno governando, con l'aiuto dei media, continuano a soffiare sul fuoco su argomenti di cui non conoscono nemmeno il principio, figurarsi la fine. Perché non parlano delle Banche? Della scuola? Degli anziani e bimbi abbandonati a se stessi? Al Business delle acque minerali? Alla raccolta delle scoasse?
A parte l'Istrevi che fa STORIA, mi chiedo come mai parecchi ex PD anche giovani, sono finiti all' ANPI ? Che sappia di veri partigiani combattenti per la libertà ne esistono pochi , in vita. Gli altri sono entrati nell'Associazione Partigiani.....in attesa di carriera! Mala tempora currunt.
Inviato Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 15:53

L'ANPI deve incaasare i finanziamenti e quindi sopravvivere, Da " L'espresso: " 23 gennaio 2014: " ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), alla quale andranno 65.300 euro dal ministero della Difesa, a fianco però della Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (10.800 euro).
Inviato Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 15:54

Sempre dallo stesso giornale: "Ma è soprattutto con l’attività editoriale che le associazioni sono presenti e dicono la loro. Il numero di periodici pubblicati è incredibile. Ogni associazione ha il suo organo di stampa. I granatieri di Sardegna pubblicano, nomen omen, “Il Granatiere”; i garibaldini “Camicia Rossa”; l’associazione degli ex Deportati Politici “Triangolo Rosso”. E, ancora, “L’Antifascista”, redatto dall’ANPPIA; “Pace e Solidarietà”, trimestrale dell’Associazione Vittime Civili di Guerra; “Le Porte della Memoria” dell’ANRP; “Il Presente”, organo ufficiale di stampa dell’ANFCDG, l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra che, per il 2014, beneficeranno di oltre 135 mila euro.
"
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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