Veneto catalano nella bozza di statuto Pdl-Lega. Contrasti sulla corsia preferenziale per 'i veneti'
Venerdi 13 Agosto 2010 alle 01:10 | 0 commenti
Il Veneto ‘insegue' il modello Catalogna per una maggiore autonomia dallo Stato centrale, come aveva d'altronde anticipato il governatore Luca Zaia, nella bozza del nuovo statuto della Regione firmata da Lega e Pdl. Una parte dello stesso centrodestra, però, e l'opposizione non concordano con questa impostazione in particolare per il comma 6 dell'articolo 4 laddove prevede che "la Regione si adoperi in particolar modo a favore di tutti coloro che dimostrano un particolare legame con il territorio".
La corsia preferenziale che ne nascerebbe per i veneti potrebbe concretizzarsi in vantaggi nelle graduatorie regionali per i vari concorsi. Futuro e Libertà per l'Italia, la nuova formazione dei finiani, definisce la norma "irragionevole", mentre l'Udc la bolla come "parole al vento", il Pd la considera "strumentale per distogliere dalla crisi" e l'Idv la rigetta come "razzista e secessionista".
Il testo della bozza del nuovo statuto si compone di 56 articoli e, salvo sorprese, dovrebbe arrivare all'approvazione entro marzo del 2011, anche se è prevedibile fin d'ora che la 'corsia preferenziale' creerà non poche resistenze.
Ecco in sintesi alcuni dei primi commenti riportati da Ansa.it e base di riflessione e discussione.
Benedetto Della Vedova, vicepresidente dei deputati di Fli, dopo aver definito la norma "inconsistente" si chiede: "Cosa significa 'un legame particolare'?" sottolineando il timore che i vantaggi che ne nascerebbero per i veneti, ad esempio nelle graduatorie per l'insegnamento, sarebbero "un grosso errore. Importante è che gli insegnanti siano i migliori e non da dove arrivano".
Contro lo statuto si schiera anche il Pd che con Davide Zoggia, membro della Segreteria nazionale PD e Responsabile Enti Locali, commenta: "Il caso è stato creato ad arte per non parlare della crisi occupazionale e delle tante, troppo imprese, che chiudono per non riaprire".
Per Antonio De Poli dell'Udc "I principi fortemente autonomisti enunciati in quella bozza nel migliore dei casi rimarranno parole al vento, nel peggiore dei casi, se attuati, rischiano di creare forti discriminazioni fra cittadini italiani. Zaia si batta piuttosto per modificare i tagli a Comuni e Regioni inseriti nella manovra finanziaria di luglio".
Il portavoce l'Idv Leoluca Orlando è ancora più netto: "E' un primo passo verso la secessione. La proposta é una sciocchezza, un insulto all'unità del Paese".
Non si fa attendere la reazione del Governatore Luca Zaia che replica: "Siamo a uno spartiacque cruciale nella storia del Veneto. Con la proposta di Statuto abbiamo l'occasione di dare al popolo veneto la sua Carta fondamentale e di fare della nostra regione un avamposto di modernità che abbia come suo faro illuminante il federalismo. Si tratta di un passo importante per compiere quel cambio di marcia che avvii una nuova stagione di riforme".
E La Padania titola in prima pagina sulla bozza di statuto: "Verso l'autonomia. La 'Costituzione' del Veneto in dirittura d'arrivo", mettendo in risalto 15 punti qualificanti della bozza e "il rafforzamento in senso federale dell'autonomia del Veneto".
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