Veneto Banca, nuova rete e via primi sassolini: bancomat senza tessera e Sec, in cui c'è BPVi
Domenica 23 Novembre 2014 alle 12:26 | 0 commenti
di Federico Nicoletti*
Veneto Banca ridisegna la rete, lancia i nuovi vertici commerciali e avvia il progetto multicanalità . Novità di rilievo, presentate ieri dal presidente e dal direttore generale della popolare di Montebelluna, Francesco Favotto e Vincenzo Consoli, con il cda schierato al completo, a villa Spineda di Volpago del Montello, nella convention «Protagonisti in Europa», dedicata ai 1.500 uomini della rete commerciale.
Incontro, voluto dopo il superamento degli stress test Bce, andato avanti per tre ore e mezza, che ha illustrato la nuova strategia commerciale. «Un lavoro di squadra per recuperare competitività e redditività - ha detto Consoli - . Con quel che ci è capitato mi è sembrato di uscire da una tempesta perfetta, che ha distorto la realtà : la banca pareva ferma, di fronte a bordate da tutte le parti. Ma qui non c'è stato alcun fermo macchina e in quest'anno e mezzo abbiamo fatto un gran lavoro in aree cruciali». Via allora al ridisegno della rete commerciale, che partirà a inizio 2015 (resta esclusa Banca Apulia). Via l'attuale struttura con 4 direzioni territoriali e 19 aree a favore di una direzione mercato, affidata a Michele Barbisan presentato ieri insieme al nuovo Cfo Cristiano Carrus. Barbisan torna da Bim e avrà con sé una squadra di 3 direttori per le aree retail, corporate e private, affidate a Enrico Doni, Flavio Accetta e Paolo Mariani; sotto di loro 8 macroaree territoriali. L'obiettivo è accorciare la filiera. Poi il progetto della multicanalità . «Ne parliamo da due anni, adesso ci siamo - ha detto Consoli -. È un progetto che ha richiesto notevoli investimenti economici e in risorse umane. È un punto di svolta importante». Al centro del progetto novità molto rilevanti da un lato per il personale nel seguire i clienti, dall'altro anche per i clienti stessi. Tra le novità la possibilità di fare un bancomat senza tessera, con i codici scaricati dallo smartphone. In un progetto sviluppato e gestito internamente, con cui Veneto Banca si rende più autonoma dal consorzio informatico Sec, la cui maggioranza è in mano alla Banca popolare di Vicenza. Non potevano mancare i riferimenti all'ultimo anno. «Usciamo da un anno a dir poco eccezionale - ha detto Consoli -. Almeno una domanda me la devo fare: ce lo meritavamo? A mio modo di vedere no». Poi Favotto: «Si apre una nuova fase di sviluppo. Oggi siamo più autonomi di aprile e confidiamo di proseguire in autonomia. Aperti a ragionamenti con chi li volesse presentare con la condizione pregiudiziale che aggiungano valore» Infine da Favotto «un saluto al cda uscente che, lo voglio sottolineare, aveva tracciato con lucidità la strada da seguire e il cui gesto di ricambio totale per il bene della banca appare oggi ancora più lungimirante».
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