Veltroni e l'assenteismo, parole di un esperto
Lunedi 21 Giugno 2010 alle 23:35 | 0 commenti
di Giorgio Langella
Alcuni giorni fa l'on. Walter Veltroni prendeva posizione sulla questione dell'accordo "proposto" da Marchionne per lo stabilimento di Pomigliano. Al Corriere della Sera Veltroni dichiarava che è "un accordo duro, ma inevitabile" e che "non ci sono ricatti, sull'assenteismo bisogna dire la verità , come i 1.600 permessi per le elezioni 2008". L'assenteismo degli operai, cavallo di battaglia di Marchionne e della FIAT, di Sacconi e di Brunetta, lo diventa anche per il "democratico" Veltroni che, di fatto, lo usa come giustificazione alla proposta della FIAT e lo usa per criticare pesantemente la FIOM che non ha firmato l'accordo.
Veltroni dice, poi, che ci vuole un "patto tra produttori" (dove i produttori sono gli imprenditori e i lavoratori), che ci dobbiamo voler bene. Rispunta quel "buonismo" veltroniano che significa subire l'imposizione del più forte. Intanto l'attacco ai diritti elementari delle persone (il diritto di sciopero, il diritto alla salute e a curarsi ...) continua. Marchionne insiste sull'assenteismo dei "cattivi" operai italiani. Per lui sono tutti lavativi perché osano scioperare (e ammalarsi). Il PD dice poco o nulla. Accetta e sostiene il SI al referendum farsa di domani. Per tanti esponenti del PD cancellare i diritti costituzionali è "inevitabile". E così senza opposizione in Parlamento passeranno nuove "riforme" che colpiranno i lavoratori e i pensionati. Un poco alla volta, lentamente, pacatamente ci troveremo a vivere in una società sempre più ingiusta. Ma la dovremo subire senza protestare perché oggi bisogna accettare il ricatto della FIAT e dei padroni. La durezza delle "nuove" condizioni di lavoro prospettate dall'accordo di Pomigliano è inevitabile anche perché, sostiene Veltroni, l'assenteismo esiste, eccome.
Difficile contraddire l'on. Walter Veltroni che è un vero esperto di assenteismo. Infatti in Parlamento è stato assente a ben 2.609 votazioni elettroniche su 6.382 (il dato si riferisce alle votazioni fino al 17 giugno 2010). Un tasso di assenteismo pari al 40,88%. Un vero "professionista".
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