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Veleni nel cemento di case e luoghi di lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 31 Agosto 2012 alle 10:14 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, Idv - Andrea Zanoni chiede alla Commissione europea une verifica di cosa viene bruciato nei cementifici e cosa finisce nei prodotti finali. "Nei cementi con i quali si costruiscono i nostri luoghi di vita, casa e lavoro, finisce di tutto. In ballo c'è la salute di tutti noi. Nei cementifici si brucia di tutto e perciò nei cementi finisce di tutto, comprese sostanze dannose per la nostra salute". È la denuncia di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea "avviare verifiche sulla compatibilità dell'utilizzo di questi cementi nella costruzione di ambienti di vita e lavoro per garantire la massima tutela della salute umana".

"Quello che fa più paura è che queste sostanze tossico-nocive e pericolose, che dovrebbero essere smaltite in discariche speciali, vanno invece a finire nelle abitazioni civili".
"Il problema centrale è che in Italia i cementifici sono autorizzati a bruciare rifiuti di svariate tipologie e utilizzano diversi tipi di ceneri nell'impasto del prodotto finito", attacca Zanoni. Tra il materiale incenerito per produrre energia, troviamo rifiuti come quelli urbani, farine e grassi animali, plastiche, gomme, pneumatici usati, fanghi da depurazione e rifiuti pericolosi come oli usati, emulsioni oleose, solventi non clorurati. Una volta inceneriti, finiscono nell'impasto finale del cemento. Inoltre tra i materiali utilizzati direttamente come ingredienti troviamo innumerevoli rifiuti derivanti da impianti di combustione (ceneri), da impianti siderurgici (scorie, terre di fonderia, polveri, fanghi) e dall'industria chimica (gessi, fanghi, ecc.).
"Con questo cemento vengono costruiti i nostri ambienti di vita e di lavoro, come abitazioni, uffici, fabbriche, scuole, ospedali, e così via. Il tutto senza particolari verifiche sull'impatto sulla salute delle persone che ne vengono a contatto e senza alcuna informazione ai consumatori", aggiunge l'Eurodeputato, che per questo ha chiesto alla Commissione europea verifiche sull'attività dei cementifici e una maggiore informazione ai cittadini sulla composizione chimica e fisica del cemento usato nei luoghi in cui vivono o lavorano.
"Si tratta di un concreto anche se invisibile rischio per la nostra salute sul quale l'Unione europea deve intervenire", conclude Zanoni, che ricorda a titolo di esempio un recente caso avvenuto a Musestre (frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso) dove una cittadina, per un contenzioso legale contro un fornitore e un produttore di cemento, ha fatto eseguire cinque perizie sulla propria abitazione che hanno messo in evidenza che nel cemento utilizzato erano presenti ceneri, diossine e metalli pesanti.

Leggi tutti gli articoli su: Idv, Andrea Zanoni, cementifici, commissione ENVI Ambiente

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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