Paolo Marzotto 10.000 euro a Variati, Matteo 1.000 a Moretti
Sabato 7 Febbraio 2015 alle 00:32 | 0 commenti
Tra una polemica e l'altra sui finanziamenti elettorali dichiarati da Achille Variati per le amministrative 2013, che lo hanno fatto rieleggere sindaco di Vicenza per la terza volta, la seconda consecutiva, e da Alessandra Moretti per le europee 2014, che l'hanno issata tra le superstar del voto (vedi su VicenzaPiù n. 273 la loro classifica tra i Top & Flop del 2014) ci saltano ora agli occhi alcuni dettagli curiosi.
Dopo una prima lettura alla ricerca del perchè certi politici, pur potendosi finanziare le loro campagne, visti gli importi che dichiarano come ricevuti dai loro sponsor per sostenerne le spese e relativamente esigui rispetto ai loro redditi, preferiscano ricorrere al portafoglio altrui, sempre sospettabile in un'Italia devastata quotidianamente da scandali piccoli e grandi, notiamo intanto una strana somiglianza: sia Variati che Moretti nelle loro dichiarazioni ufficiali hanno denunciato contributi pubblici, incluse le risorse dirette, per circa 65.000 euro, neanche la cifra fosse una quota fissa e predeterminata, che si parli di amministrative in comune o di europee nel nord est.
Più precisamente il sindaco ha raccolto 66.500 euro , l'eurodeputata ora candidata alla presidenza regionale si è fermata a 65.541,01 euro. Compresi, per quest'ultima, ecco un'altra curiosità , l'euro versatole da Massimo Gobbato e il centesimo, sì un centesimo, donatole da Luciano Crimi: un euro e un centesimo tolti alla propria povertà o uno sberleffo di due cittadini che lanciano le monetine nel circo della politica, di questa politica?
Il terzo dettaglio consiste nella differenza consistente tra i contributi versati ad Achille Variati e ad Alessandra Moretti dai "reduci" Marzotto, al primo Paolo Marzotto e alla seconda Matteo Marzotto, il rampante rampollo della famiglia, che, dopo la sua costosa, per i contribuenti, permanenza all'Enit e in contemporanea con le sue tuttora aperte vicissitudini con GdF e magistratura, è stato premiato a Vicenza in rapida successione dalla presidenza del Cuoa, da quella della Fiera e da poco anche dalla seggiola di membro del Cda della Banca Popolare di Vicenza.
Uno penserebbe che l'abbronzato erede di una dinastia che nel Vicentino si è arricchita, prima facendo impresa, poi vendendo le sue imprese, avesse premiato col suo portafoglio la "collega" di copertine sui giornali del gossip nazionale e non solo più di quanto non avesse fatto il "parente" Paolo con Achille.
E invece no: mentre da Paolo a Variati sono arrivati 10.000 euro il bel Matteo, compagno di foto e avventure anche di Naomi Campbell, alla compagna Alessandra, non del PD per carità ma di Massimo Giletti, ha scucito, da vero spilorcio anche se abituato a frequentare vere bellezze e top model, solo mille miseri, quasi offensivi euro (qui uno sberleffo del CorSera sulle spese galanti di Marzottino).
Stessa storia se si confrontano i 20.000 euro donati al sindaco dalla Unicomm dei Cestaro, l'unica altra famiglia presente in entrambe le liste di contribuenti "appassionati" di politica, con i soli 3.000 ricevuti da chi nei suoi supermercati, magari quello al Laghetto approvato dal centrosinistra che prima l'aveva combattuto, dovrebbe andarci più spesso a spendere da massaia ideale come si dipinge mamma Moretti.
È impossibile trarre conclusioni da questi, comunque divertenti, dettagli, che abbiamo annotato partendo dal dovuto presupposto che i dati ufficiali siano veri e comprendano al 100% anche i contributi elargiti a Moretti durante la famosa cena chez Maltauro e a Variati dall'ingegnere della Tac, Gianmaria De Stavola.
Ma forse la politica e la gestione locale valgono più delle stategie europee e, se questo fosse vero, ecco spiegata la conversione regionale di Ale.
Che, dopo aver perso chez Marzotto, spera così di vincere con bel altri contributi, politici e venali, in altri palazzi.
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