Quotidiano | VicenzaPiùComunica |

Volantinaggio di Variati per lo Sciopero dei sindaci: "Il governo taglia, il cittadino paga"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Settembre 2011 alle 19:07 | 0 commenti

ArticleImage

Achille Variati, Comune di Vicenza  -  "Il governo taglia, il cittadino paga" è lo slogan del volantino che il sindaco di Vicenza Achille Variati, accompagnato dalla vicesindaco Alessandra Moretti, ha distribuito questa mattina davanti agli sportelli dell'anagrafe e tra i banchi del mercato di piazza dei Signori. Un volantino che denuncia gli effetti devastanti della manovra voluta dal Governo. "Con questi tagli - riporta - moltissimi servizi comunali dai prossimi mesi potrebbero chiudere. E chi pagherà il conto finale? Sarà il cittadino a pagare. E saranno soprattutto le famiglie." (qui le foto)

Vicenza aderisce così al simbolico "sciopero dei sindaci" indetto per oggi dall'Anci per far conoscere ai cittadini come questa finanziaria, colpendo duramente gli enti locali, metta a rischio i servizi di base, dal trasporto pubblico alle mense, dall'assistenza sociale e sanitaria alla sicurezza, dalla manutenzione delle strade al mondo della scuola.
"La nostra protesta - spiega Variati - non ha finalità politiche: I Comuni sono abituati a ragionare in termini di entrate e di spese. E poiché il termine "dissesto finanziario" nel vocabolario di Vicenza non esiste, abbiamo subito cominciato a studiare cosa succederà da domani. E la situazione ci è subito apparsa drammatica".
Vincoli del patto di stabilità, svendita del patrimonio delle aziende pubbliche, radicale taglio dei trasferimenti sono i temi contro i quali anche il Comune di Vicenza si mobilita.
"Per rispettare le regole del patto di stabilità - ha annunciato il sindaco - già nel corso 2011 il Comune di Vicenza sarà in difficoltà a pagare per gli investimenti in corso, pur avendo mutui autorizzati e soldi per liquidare chi ha lavorato. Ma l'anno prossimo sarà ancora peggio. Se, infatti, negli anni scorsi Vicenza aveva capacità di spesa per investimenti attorno ai 20 milioni di euro, scesi poi a 15, quest'anno potremo spendere per 6 milioni di euro, mentre l'anno prossimo, con le nuove regole, andremo a zero, cioè non potremo pagare i lavori. A meno che, ci dice lo Stato, non aumentiamo le entrate, magari tartassando noi i cittadini ritoccando le tasse comunali".
"Se c'è la necessità di fare sacrifici - ha proseguito Variati - siamo qui, perché tutti dobbiamo contribuire a salvare l'economia del nostro Paese. Ma i sacrifici devono servire al rilancio, al lavoro. Ci sembra invece che i Comuni e i cittadini siano chiamati a pagare solo per saldare i debiti dello Stato. E che si voglia bloccare l'Italia: gli enti locali, che attualmente finanziano il 65% dei lavori, avanti di questo passo non potranno più far lavorare neanche una ditta".
Decisa l'avversione di Variati alla manovra anche per quanto riguarda anche i servizi pubblici locali: "E' incostituzionale obbligarci a svenderli, perché il referendum ha già detto che gli italiani sono contrari. E ciò non ha nulla a che vedere con i percorsi virtuosi che faremo con la nostra azienda per stare nel mercato. Per questo, con gli altri sindaci, faremo ricorso alla Corte Costituzionale".
Infine i servizi: "Due milioni e duecento mila euro in meno di trasferimenti dallo Stato non possono che incidere sui servizi a tutta la popolazione".
Quanto alle azioni concrete, a livello nazionale Variati aderirà ad un tavolo di lavoro tra Anci, mondo produttivo e sindacati per proporre al governo soluzioni per la crescita che questa manovra ha al contrario mortificato, mentre già dai prossimi giorni la giunta comunale si metterà all'opera con tecnici speciali per riorganizzare il bilancio comunale alla luce di queste pesantissime disposizioni.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network