Quotidiano |

Valletta, anche il Corriere del Veneto in prima linea: senza sporcarsi le scarpe

Di Edoardo Andrein Mercoledi 13 Novembre 2013 alle 23:31 | 1 commenti

ArticleImage

Che bravi al Corriere del Veneto. Nell’edizione di ieri mattina hanno pubblicato un servizio, a firma di Gian Maria Collicelli, che si aggira tutti i giorni tra i corridoi e le varie sale stampa di Palazzo Trissino, riguardante l’abuso edilizio ricomparso in Valletta del Silenzio. Ma guarda che coincidenza.

Due giorni prima, sabato scorso, VicenzaPiù aveva già raccontato, anche con un dettagliato reportage fotografico, la vicenda delle tettoie rimaste in piedi nonostante da pochi giorni fosse arrivata la comunicazione del Comune di Vicenza di aver concluso la tormentata vicenda di abuso edilizio durata anni.

Vista la foto a corredo dell''articolo sul Corriere del Veneto, vecchia di mesi fa, a Collicelli non è certo passato per la mente di sporcarsi i suoi mocassini scendendo in mezzo al fango della Valletta del Silenzio, sfidando lo sguardo vigile e truce del geometra Carlo Valle e dei suoi cani.

No, al giornalista del colosso editoriale Rcs (in crisi, di diffusione e credibilità, come quasi tutti i grandi quotidiani nazionali e locali anche perché i pochi euro che danno ai loro giovani, già costretti nei rigidi schemi delle loro linee editoriali, ne tarpano gli entusiasmi) è bastato fidarsi, grazie per questo, di quanto letto, senza però citarla, sulla piccola editoria indipendente di VicenzaPiù, facendoci sapere in più che “entro pochi giorni, i tecnici del Comune effettueranno un nuovo sopralluogo per verificare la presenza delle tettoie”.

Nel frattempo, mentre la macchina comunale si mette in azione, le mucche e i cavalli che dovevano essere trasferiti già diversi mesi fa sono ancora lì, all’aperto, a patire il freddo.

A meno che non venga acceso loro un fuocherello con qualche pagina dei vari giornali. Tutti quelli al macero perché non letti. O, peggio, perché buttati via dopo essere stati letti ...


Commenti

Inviato Giovedi 14 Novembre 2013 alle 07:44

Sporcarsi le scarpe è importante. Anche stanare il lupo che non perde il vizio. In particolare credo sia necessario effettuare dei controlli sia come enti pubblici, sia come cittadini. Nei pressi c'è per esempio un container fermo lì da mesi, dotato di piloni di cemento di preingresso e ora di trave di legno lunga più di 4 metri, visibile dalla riviera. Nessuno lo vede?
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network