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Università del Gusto, un piatto unico vegetariano per tutti i ristoranti del vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 14 Ottobre 2013 alle 17:08 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - E’ l’iniziativa dei Ristoratori di Confcommercio Vicenza che ha lanciato il “Piatto Nuove Idee”. Ad elaborare la proposta i sette chef del gruppo Le Buone Tavole dei Berici, che lo hanno sottoposto al giudizio di giornalisti, foodblogger ed esperti del settore in un cooking show all’Università del Gusto.

Portare una ventata di novità nei menu dei ristoranti vicentini, puntando sulla proposta di  “piatti unici” che assicurano un rapporto qualità-prezzo molto conveniente. L’obiettivo: avvicinare sempre più persone, ed in particolare i giovani, alla buona tavola e alla ristorazione.

E proprio con questa finalità, l’Associazione Provinciale Ristoratori - Confcommercio Vicenza ha presentato ufficialmente, nei giorni scorsi, l’iniziativa  “Piatto Nuove Idee”, che ha coinvolto al suo esordio gli chef del gruppo  Le Buone Tavole dei Berici, giornalisti, foodblogger ed esperti di enogastronomia in un cooking show che si è svolto all’Università del Gusto di Creazzo. Nella struttura per la formazione food di Confcommercio Vicenza si sono “sfidati” quattro diversi piatti unici studiati per l’occasione dai sette chef de Le Buone Tavole dei Berici, è a spuntarla, in una sfida all’ultimo assaggio, è stata la proposta vegetariana che diventa quindi il Piatto Nuove Idee per l’autunno.

“E’ stata sicuramente una scelta azzeccata – spiega Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza – perché coniuga l’innovazione del piatto unico ad un’altra importante tendenza: quella della cucina vegetariana, che sta aumentando il numero dei suoi estimatori. Ora tocca ai ristoratori vicentini far fruttare il lavoro dei loro colleghi, inserendo nei menu dei locali questo Piatto Nuove Idee, che sarà adeguatamente pubblicizzato attraverso locandine, il nostro sito ristoratoridivicenza.it e i social network”.

Proprio per diffondere il piatto nei locali vicentini, Confcommercio sta organizzando uno specifico incontro, che si terrà all’Università del Gusto, riservato a chef e ristoratori e durante il quale gli ideatori del Piatto Nuovo Idee Vegetariano illustreranno ricetta, cottura e composizione. “Il piatto è molto semplice – spiega Roberto Berno, chef e presidente de Le Buone Tavole dei Berici –. Si tratta di un assemblaggio di pasta fresca cotta in forno, che si combina con i formaggi, in particolare uno sformato di Parmigiano Reggiano Dop e una fonduta di Asiago Dop, e con i funghi “Barbone”. Nel piatto, poi, sono stati inseriti dei canelloni di crêpes all’erba cipollina con ripieno di ricotta e bieta, su letto di julienne di verdure stufate.

Infine, troviamo una cocotte di crema di fagioli, arricchita di porcini e scaglie di formaggio Vezzena”.

La scelta del Piatto Nuove Idee per l’autunno non è stata, comunque facile: giornalisti ed esperti hanno dovuto valutare altre tre proposte di alto livello: una a base di pesce abbinato a tre diverse tipologie di cereali; una più legata alla tradizione, con tortelli ripieni, fagottino di spinacine e tomino passato in padella su crema di zucca; e un originale “Sandwich” con riso Venere e porcini poggiati su fettine di filetto di maiale.

E mentre l’Associazione provinciale Ristoratori- Confcommercio si appresta al lancio del Piatto Nuove Idee nel Vicentino, Le Buone Tavole stanno già pensando alla proposta per l’inverno. “Vogliamo dare continuità all’iniziativa – spiega il direttore Boschiero – e abbiamo chiesto agli chef di elaborare una proposta per ogni stagione passando poi il testimone, dall’autunno 2014, ad un altro gruppo. L’obiettivo, però, rimarrà sempre lo stesso: affiancare, alle specialità più rappresentative della cucina vicentina presenti nei menu dei ristoranti del territorio, alcune proposte stagionali in grado di cogliere i nuovi trend dei consumatori. E soprattutto rispondere alla tendenza del cliente di privilegiare la qualità rispetto alla quantità contribuendo così anche ad avvicinare alla buona tavola un pubblico giovane, che ha meno potenzialità di spesa, ma è allo stesso tempo uno dei maggiori fruitori di pasti fuori casa”.

 

Le buone tavole dei berici

Nuovi consumi, nuovi modi di vivere, nuovi gusti e nuove scelte alimentari da parte dei consumatori. Mentre la frenesia della vita lavorativa concede pochi spazi alle pause, soprattutto a pranzo, spesso risolte con un panino o un tramezzino trangugiato in fretta, in barba a qualsiasi tipo di dieta, mediterranea in testa. Questo lo scenario di questi anni con il quale devono confrontarsi tutti coloro che operano nell’ambito della della ristorazione. Ed è proprio per adeguarsi alle esigenze di un nuovo modo di concepire la tavola, conciliando il più possibile tempistica e contenuti, che le Buone Tavole dei Berici, hanno accettato quest’anno l’invito di Confcommercio Vicenza a realizzare un modello di “piatto unico”, innovativo e inedito, che possa rappresentare una risposta alternativa e completa.

La sfida lanciata da Confcommercio Vicenza e raccolta dall’Associazione dei sette cuochi berici ha l’intento di creare un piatto totalmente nuovo, stagionale, rispettando al contempo i sapori tradizionali, nell’ottica di diffondere un nuovo modello di cultura enogastronomica. La selezione per la scelta del piatto “Nuove Idee” è nata da una concreta e fattiva collaborazione fra chef, i quali hanno contribuito ognuno per la sua parte alla realizzazione di quattro esempi di piatto unico. Partiamo dal Numero 1, il Vegetariano, dove l’assemblaggio di pasta fresca cotta in forno si combina con il formaggio e i funghi, accompagnando dei cannelloni di crêpes alla ricotta con erbe e una cocotte di crema di fagioli arricchita di porcini e scaglie di Vezzena. Il vino suggerito è il Breganze bianco. Il Numero 2, il Pesce, invece, si serve di prodotti ittici per confezionare una pietanza dai sapori complessi, ma delicati, nella quale troviamo tre tipologie di cereali (kamut, riso rosso, grano saraceno) abbinati alla trota Fario e ai gamberi al basilico greco. Il radicchio rosso brasato associato alla seppiolina in timo-limone e zeste di lime, termina la composizione, accompagnata da purè di fave e cornetti salati al mais. Il vino suggerito è il Durello Metodo Classico. Il piatto Numero 3, il Sandwich, ripropone in tono ironico una sorta di millefoglie di fettine di filetto di maiale, intervallate da cipolla di Tropea, bieta, Asiago e riso di Venere, con salse di peperone e zucca a parte. Il vino in abbinamento è il Tai rosso. Infine, il Numero 4, la Tradizione, propone dei tortelli casalinghi ripieni di carne di “checheto” (il piccolo gallo di casa) e conditi con i finferli. A lato, troviamo un tomino caldo con porcini su crema di zucca, fagottini di sfoglia con spinacine, burrata e crema al latte. Il vino abbinato è il Gambellara Strutturato Doc. Il piatto “Nuove Idee” sarà poi diffuso e offerto stagionalmente in tutti i ristoranti della provincia.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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