Unesco, Bulgarini apre alle associazioni ma è bufera sui tecnici Hia
Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 10:58 | 0 commenti
La riunione della commissione territorio di ieri, alle 18 a palazzo Trissino, avrebbe dovuto durare due ore, ma è stato subito evidente che il programma sarebbe saltato. Metà abbondante del tempo stabilito per la discussione è stato occupato dalle riflessioni sulla relazione dei tecnici Hia del vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci. Inevitabile a quel punto sforare: tanta, troppa, la carne a fuoco. Perchè se da un lato Bulgarini ha aperto alle associazioni, dalla riunione esce certamente ridimensionata la posizione dei tecnici che hanno stilato il rapporto Hia. Un rapporto che, secondo alcuni dei consiglieri che fanno parte della commissione territorio, potrebbe essere di parte.
Da un punto di vista formale sono poche le novità lasciate sul tavolo da Bulgarini, che in buona parte ha ripercorso nel dettaglio quanto già detto al momento della presentazione del rapporto dei tecnici sulla situazione di Vicenza come sito Unesco. Una novità , però, c'è: "Ora che quest'operazione è stata avviata la giunta e Vicenza deve decidere come muoversi, -Ha spiegato il vicesindaco- Le future amministrazioni della città possono decidere che il marchio Unesco non è poi così interessante perché mette troppi vincoli ai progetti futuri, o da qui in poi muoversi per creare un sistema di guardia che tenga conto delle considerazioni dei tecnici. E' abbastanza chiaro che le diverse Sopraintendenze non bastano, perché si muovono nel quadro normativo italiano che al momento non tiene conto dei parametri Unesco. In questo contesto credo che un organo vicentino dovrebbe in qualche modo tenere conto anche delle valutazioni delle diverse associazioni che hanno nel loro statuto la salvaguardia del territorio". Dunque, da "criminali" (come lo stesso vicesindaco ha definito alcuni delle associazioni alla fine dello scorso anno) ora i comitati diventano utili "cani da guardia".
Il tema, però, è ormai logoro. La vera bomba la fa esplodere il consigliere Claudio Cicero, che dopo il suo intervento si alzerà dal tavolo senza aspettare le repliche: "Vorremmo poter parlare direttamente con i tre specialisti per contestare ed entrare nello specifico di quanto scritto nel documento, mi sembra una relazione senza senso quella dell'Hia è una procedura che non è nemmeno codificata nel nostro ordinamento".
Critiche alla relazione sono piovute anche dal movimento 5 stelle: "Mi aspettavo un lavoro più specifico- ragiona ad alta voce Liliana Zaltron- tra le altre cose, lo studio è stato commissionato a "Sistema", la stessa agenzia che aveva fatto il questionario sulla Tav. Sarebbe stato più opportuno cercare degli esperti terzi che non avevano mai avuto altri lavori da questa Amministrazione".
Il riferimento a "Sistema" apre la porta a diversi quesiti a cui, prima o poi, l'Amministrazione dovrà rispondere. Per il responso dei tecnici che hanno redatto lo Hia, sono stati spesi 56 mila euro, nel bando che assegnava lo studio è stata premiata la velocità di analisi e di consegna della relazione. La richiesta di maggior specificità che proviene da molti membri della Commissione territorio non implica la necessità di una maggior specificità ? Lo hanno specificato gli stessi ispettori alla presentazione dello Hia " è la prima volta che si produce uno studio come questo in tre mesi per un sito così esteso". Allora perchè tanta fretta? E ancora, senza voler discutere la scelta dei tecnici, perchè non utilizzare esperti che non avevano mai lavorato, nè direttamente nè indirettamente per il Comune?
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