Un'altra atroce strage di lavoratori ad Arpino. Non è tollerabile voltare testa dall'altra parte
Lunedi 12 Settembre 2011 alle 20:27 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - In provincia di Frosinone, ad Arpino, è stata letteralmente rasa al suolo la fabbrica di fuochi d'artificio Pirotecnica Arpinate. Nell'esplosione sono morti, probabilmente, sei lavoratori. Una tragedia immane che colpisce ancora una volta chi lavora (oltre agli operai sono stati recuperati i corpi dei titolari dell'azienda). In un'Italia devastata economicamente, alla ricerca spasmodica della competitività , tragedie di questo tipo (anche se non di questa entità ) sono purtroppo all'ordine del giorno.
Il governo non fa nulla di concreto, anzi ha praticamente cancellato le normative che regolavano la legge per la sicurezza sul lavoro emanate dal governo Prodi. I nostri ministri sono impegnati a discutere di cose di nessuna importanza come la querelle Juve-Inter che interessa tanto il ministro La Russa.
Non si può continuare a piangere i lavoratori che muoiono nei posti di lavoro. Bisogna agire con regole e leggi certe.
Bisogna investire risorse. Non è tollerabile voltare la testa dall'altra parte. Gli infortuni sul lavoro non sono quasi mai una fatalità .
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.