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Una pietra in memoria dell'Olocausto: Vicenza col PD vuol commemorare la sua Resistenza con le "pietre d'inciampo"

Di Alessandro Cascino Venerdi 10 Marzo 2017 alle 16:39 | 0 commenti

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Il ricordo del passato per costruire il futuro. E' stato questo il tema centrale della conferenza stampa svoltasi nella giornata di oggi nella zona antistante l'ex carcere San Biagio e avente come scopo la presentazione, da parte di alcuni consiglieri comunali del Partito Democratico, di una mozione per istituire le cosiddette "pietre d'inciampo" di fronte alle case dei cittadini vicentini deportati nei lager nazisti. Alla conferenza erano presenti il capogruppo PD nel consiglio comunale, Giacomo Possamai, il presidente della sezione provinciale dell'ANPI Danilo Andriollo, il presidente dell'Istrevi Giuseppe Pupillo e il presidente della commissione Cultura del PD Pio Serafin.

"In tutte le commemorazioni su questo tema l'obiettivo è e deve essere il ricordarsi di ricordare, come disse anche Angela Merkel in visita a Dachau" ha rammentato Pio Serafin "e anche per questo mi piacerebbe che questo evento del dicembre '44 venga ricordato come il più importante della storia della Resistenza per i vicentini". "Non va dimenticato inotre", conclude Serafin, "che anche per questo ruolo fondamentale rivestito dai resistenti, la città di Vicenza ha meritato la decorazione con la medaglia d'oro al valore militare".
"Ben vengano iniziative e commemorazioni di questo genere in un periodo storico come questo", ha aggiunto Danilo Andriollo, "in cui si costruiscono sempre più muri e c'è la proliferazione di partiti xenofobi di estrema destra".
Sulla falsa riga di quanto espresso dagli altri partecipanti anche il primo firmatario della mozione, Giacomo Possamai, che ha ricordato come già l'anno scorso in consiglio comunale si era discusso della proposta di istituire in città i giardini della memoria, aventi come scopo quello di realizzare un "luogo di culto" per chi ha a cuore il ricordo di questa pagina storica di Vicenza. Lo stesso Possamai, in concerto con il presidente dell'Istrevi Giuseppe Pilo, ha poi sollecitato uno studio da parte dello stesso istituto per individuare tutte le case della città che furono abitate da persone vittime dell'Olocausto e un aiuto concreto in tal senso da parte del Comune.
A margine dell'incontro, poi, sollecitato sul merito, il capogruppo Possamai si è augurato che tale mozione possa trovare l'appoggio anche dai consiglieri di opposizione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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