Un passo carraio privato lungo le mura del Parco Querini, Romana Caoduro di Civiltà del Verde: Variati e Bulgarini d'Elci ritirino la convenzione e rispettino requisiti Unesco
Sabato 30 Settembre 2017 alle 14:36 | 0 commenti
Cari cittadini, cari soci e sostenitori, scrive nella sua lettera aperta che pubblichiamo Romana Caoduro, presidente di Civiltà del Verde, vi siete accorti passando per via Rodolfi, lungo le mura del Parco Querini che è stato costruito un passo carraio privato e lo spazio verde di proprietà pubblica ha assunto la funzione di spazio di pertinenza dell'edificio addossato alla stessa porzione di muro? È successo a metà luglio! Quanto accaduto ha stupito e preoccupato Civiltà del Verde. Il Parco Querini è vincolato con vincolo diretto, perché gli è riconosciuto il valore monumentale.
Le sue mura sono addirittura preesistenti al Parco in quanto delimitavano il Monastero delle Clarisse, lì ubicato fin dal 1300, poi demolito agli inizi dell' 800. Sono protette dal vincolo. Attorno all'area con vincolo diretto si dovrebbe estendere l'area di protezione, una zona cuscinetto, sulla quale dovrebbe insistere un vincolo indiretto.
Ci siamo subito rivolti al Comune e alla Soprintendenza per chiedere informazioni sul caso.
Dal Comune abbiamo saputo che il proprietario dell'immobile (si tratta di una piccola casa inglobata nell'antico muro, parte del Monastero e poi del Parco fino agli anni ‘70) ha chiesto l'uso esclusivo dell'area prospiciente, cosa che gli è stata concessa attraverso una convenzione stipulata con il Comune stesso in data 26 maggio 2017. La convenzione ha una durata di 9 anni rinnovabili, per l'importo di 950 € l'anno e consente il parcheggio di due auto in quella che era area verde di rispetto del bene.
In poche parole il bene culturale pubblico, anziché essere tutelato e valorizzato (come chiederebbe anche l'UNESCO), nella pratica viene ceduto al privato per farvi sostare le auto.
La Soprintendenza, dal canto suo, ci scrive di non aver ricevuto la richiesta per il permesso di costruzione e che, fatto incredibile!, l'area intorno alle mura del parco non ha alcun vincolo di tutela.
Infatti questo emerge anche dalla "Carta dei vincoli" consultabile nel sito della Soprintendenza dalla quale si evince, a meno di cattiva interpretazione, che tutta l'area, compresa la Chiesa dell'Araceli non è vincolata.
Con questa azione pubblica Civiltà del Verde si rivolge nuovamente alla Soprintendenza perché si faccia parte attiva con il Comune e dia avvio al percorso necessario per l'apposizione di un vincolo nell'area di rispetto del Bene monumentale. Con l'occasione verifichi anche quali e quante lacune simili a quelle evidenziate in questo episodio possono sussistere nel centro storico di Vicenza, sito patrimonio dell'umanità . Ci rivolgiamo anche all'Amministrazione comunale, in particolare al Sindaco Achille Variati e all'Assessore alla Crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, che ha pure la delega alla gestione di Parco Querini e da cui dipende, soprattutto, l'Ufficio Unesco, perché ritirino la convenzione tutelando l'interesse della città e del suo patrimonio culturale.
A tutti chiediamo di sostenerci in questo difficile compito di custodi del Bene comune, di aiutarci nella vigilanza e difesa dai danni al paesaggio e alla bellezza dei nostri monumenti.
Civiltà del Verde
presidente Romana Caoduro
Associazione Civiltà del Verde
via Arzignano 1 - 36100 VI - 3404154839 - info@civiltadelverde. com
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