Un governo orribile, Langella protesta anche con Napolitano
Venerdi 23 Marzo 2012 alle 21:41 | 0 commenti
Giorgio Langella, Segretario Provinciale PdCI FdS Vicenza - In una nota del consiglio dei ministri che ha approvato (verrebbe da dire "licenziato" ma sembra inopportuno), "salvo intese", il disegno di legge sul lavoro si può leggere: "Si tratta di una riforma lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall'Europa, e per questo discussa con le parti sociali con l'intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità , di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l'occupazione e l'occupabilità dei cittadini. Il disegno di legge è il frutto del confronto con le parti sociali. Ne emerge una proposta articolata che, una volta a regime, introdurrà cambiamenti importanti".
Il presidente Napolitano assicura: "non sarà valanga di licenziamenti". Come fa a dirlo? Conosce veramente la situazione del lavoro in Italia? Vede quante ingiustizie ci sono? Non crede che i padroni abbiano a cuore soprattutto il proprio portafoglio? Come fa a dire che non ci saranno licenziamenti di lavoratori "scomodi" (magari nascosti sotto la scusa dell'aspetto "economico")? Il caso dei tre operai della Fiat di Melfi licenziati senza giusta causa (erano della Fiom) e reintegrati dal giudice del lavoro dovrebbe insegnare qualcosa. No. Napolitano, evidentemente, chiude gli occhi e legge nel futuro. Ha questi poteri. Ma i lavoratori che ogni giorno faticano sanno che la realtà sarà ben diversa.
Intanto, nel futuro più prossimo, non ci sarà più il reintegro del lavoratore che viene ingiustamente licenziato (tranne che in caso di discriminazione ... e ci mancherebbe ...). Saranno consentiti i licenziamenti individuali come e quando vuole "il padrone". Al massimo si pagherà una specie di "buona uscita". Non ci saranno contrattazioni, né vertenze collettive. Tutto più facile per chi licenzia. Tutto estremamente complicato per chi lavora. Il lavoro, che è l'unica ricchezza di chi non possiede capitali, verrà barattato per pochi denari.
E poi, cosa succederà ? Il disegno del governo e dei suoi "sponsor", nonostante la cortina di fumo che viene alzata, sembra chiaro. Prima hanno approvato l'innalzamento dell'età pensionabile, poi facilitano il licenziamento individuale anche per "questioni economiche". Questo significa che i lavoratori con maggiore anzianità (e quindi più "costosi") potranno essere mandati a casa e non percepiranno la pensione. E quelli che non verranno espulsi saranno comunque più ricattabili. Dovranno accettare condizioni peggiori. I giovani entreranno nel mondo del lavoro (forse), ma con salari e stipendi sempre più bassi. Con il cappello in mano e chinando la testa. Di fatto si impone a tutti, per legge, il modello che Marchionne ha voluto per la Chrysler:
fuori chi "costa troppo", dentro chi accetta di tagliare anche a un terzo il giusto salario.
Dov'è l'equità tanto strombazzata da Monti e soci al momento di insediarsi al governo? Semplicemente non c'è.
Non c'è mai stata. Così come non esistono più diritti. I lavoratori devono tacere e piegare la schiena.
Sono ricattati. Dovranno "fare i bravi" per non perdere anche l'elemosina che i padroni vorranno concedere loro.
È una "società orribile" comandata da "personaggi orribili". Gli stessi (banchieri, speculatori, capitalisti
vari) che hanno creato la crisi. Una società e un modello di sviluppo inaccettabili. Dobbiamo ribellarci e lottare per i nostri diritti. Per i diritti di ognuno.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.