“Un giorno da allevatore”, anche Moretti e Zaia in difesa del latte italiano
Venerdi 6 Febbraio 2015 alle 22:35 | 0 commenti
“La più grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia e nel mondoâ€, così Coldiretti Vicenza, che ha organizzato la manifestazione “Un giorno da allevatore†insieme all’Associazione regionale allevatori del Veneto, "fotografa" la protesta nelle stalle allestite nelle piazze delle principali città italiane per mungere, dare da mangiare e custodire gli animali. Hanno partecipato Ministri del Governo, sindaci, politici, esponenti della cultura, dello spettacolo, del mondo economico e sociale e presidenti delle Regioni, come a Venezia con i due candidati a governatore del Veneto, Alessandra Moretti e Luca Zaia.
Secondo il recente dossier “L’attacco alle stalle italianeâ€, il 75 per cento del latte commercializzato è straniero e ad essere spacciato come italiano è il latte proveniente soprattutto da Germania, Francia, Austria, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia ed Olanda. Non meno preoccupante la diffusione di cagliate da impiegare nella produzione di mozzarelle, che arrivano dai Paesi dell’Est per un quantitativo che ha raggiunto il milione di quintali l’anno. Un’attività che mette duramente a rischio la vita delle stalle vicentine ed italiane, 36mila allevamenti che producono 11 milioni di tonnellate di latte bovino di produzione complessiva e generano nella filiera un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati della filiera.
“È stata una giornata proficua – racconta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – perché siamo riusciti ad interessare il mondo politico ed istituzionale ed anche i cittadini consumatori, a cui abbiamo cercato di spiegare ciò che accade nella filiera produttiva, distributiva e commerciale dietro al latte che quotidianamente consumanoâ€.
“L’effetto della diffusione nei mercati di questi prodotti stranieri – aggiunge Cerantola – è deleterio e sta già determinando la chiusura delle stalle anche nel nostro territorio vicentino. Ed a questo si aggiunge il ridotto prezzo del latte, pagato agli allevatori in media 0,35 euro al litro, mentre nella catena distributiva viene venduto ad oltre quattro volte tale importoâ€.Â
“Oltre al rischio di perdere le nostre tipicità – conclude il presidente Coldiretti – con la chiusura di molte aziende e la perdita di altrettanti posti di lavoro, è evidente che sarà altrettanto significativo l’impatto sul turismo e l’indotto che l’agroalimentare generaâ€.
(nella foto il gruppo vicentino a Venezia di Coldiretti)
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