Lettori in diretta | Quotidiano |

Un cittadino: Tac/Tav in evoluzione... Ma il quadruplicamento?

Di Citizen Writers Giovedi 26 Novembre 2015 alle 15:40 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Alessandro Fracasso e pubblichiamo
L’ultima riunione che il sindaco ha convocato con i comitati cittadini può essere anche giudicata foriera di buoni propositi e novità. L’amministrazione ha comunicato di essere disponibile ad instaurare un dialogo propositivo con i cittadini ed i comitati che li rappresentano e magari lanciare un sondaggio in tempi successivi.

Il sindaco ha ribadito di essere in attesa delle valutazioni espresse da RFI circa “l’addendum” inoltrato dall’amministrazione di Vicenza. Ma l’addendum è quello “solito” comunicato a suo tempo e che era composto da punti fissi quale il “quadruplicamento”, la stazione in zona fiera, il filobus, scambio intermodale..?

Se sì non avremo altre notizie diverse da quelle fortemente volute dalla nostra amministrazione! Nell’ultima riunione con i comitati sono emersi altri parametri che potrebbero indurre ad un riesame (non è un termine vergognoso!) dell’attuale “studio di fattibilità”.

RFI stessa ha comunicato che adottando gli attuali strumenti di controllo di sicurezza della linea (SCMT già installati) si possono ottenere risultati apprezzabili in termini di incremento del traffico e utilizzo della tratta ferroviaria. Considerando che sull’attuale tratta Verona-Vicenza la capacità residua (non utilizzando attualmente il controllo SCMT) è pari a 104 – 106 treni al giorno, non si capisce come ci si possa voler “imbarcare” sulla distruzione di una città per avere come risultato finale un treno che viaggia alle attuali velocità! Il controllo della velocità e l’implementazione dei convogli disponibili permetterebbe addirittura la realizzazione della metrò sulla stessa tratta!

Comunque per i più settici e convinti sostenitori della “quadruplicazione” vorrei ricordare che il “giochino” non è tanto facile! Un conto è progettare la posa dei binari su computer (operazione taglia – incolla) , un’altra è la posa effettiva sul terreno con i cantieri aperti di fianco ad un Milano – Venezia in piena attività (con possibili rallentamenti o peggio fermi totali della linea, sarebbe un bel danno economico!). La ruspa purtroppo non è un “mouse”.

Ma a parte la realizzazione tecnica ci siamo chiesti cosa comporta la realizzazione del tracciato? Abbattimento di 80 edifici tra case, condomini, fabbriche ed il conseguente sgombero di intere famiglie e l’individuazione di nuove aree costruttive per edificare gli edifici abbattuti. Cosa costa il tutto in termini economici ed i termini di territorio? Bisogna poi considerare che, non è indicato nelle mappe comunali (quelle su cui si è approvato lo studio di fattibilità) un quartiere di recente costruzione autorizzato con il PAC1come pure non è indicato l’acquedotto Euganeo – Berico che corre in in affiancamento alla ferrovia e che non potrà certamente essere sepolto (per motivi di manutenzione o guasto) dal nuovo sedime ferroviario e quindi il suo spostamento e rifacimento comporta ulteriori spese e spreco di territorio!

Alla riunione, sentendo l’intervento di alcuni ambientalisti che giustamente ribadivano i danni alla salute (in termini di rumorosità), al territorio provocati dall’inquinamento del trasporto su gomma, mi sono stupito a dir poco delle loro conclusioni: il quadruplicamento ferroviario è la soluzione!

La soluzione a che? Secondo loro il quadruplicamento di una linea ferroviaria attraverso tutta una città non inquina? Non comporta rumorosità? Non porta problemi a coloro che si vengono a trovare, con il quadruplicamento, una ferrovia sotto le finestre? Non costringe persone di una certa età “radicate” al territorio a trasferirsi non si sa dove?

Ma è stato fatto un “computo” meramente matematico di quello che costa effettivamente in rimborsi, indennizzi e rifacimenti l’operazione? Sono anche questi i costi che si devono aggiungere nella valutazione delle varie ipotesi, perché magari una soluzione che nella “carta” sembra più economica al contrario sul terreno diventa disastrosa!

Da non trascurare poi che i limiti attuali di rispetto ferroviario vanno rivisti e vengono a coinvolgere nuove abitazioni, provocandone l’inevitabile svalutazione e bloccando tutti i terreni adiacenti la ferrovia (il problema riguarda entrambi i lati da San Lazzaro a Settecà). In verità il “vanno rivisti” non è esatto perchè attualmente non si possono avere autorizzazioni di modifica degli stabili all’interno di tale “corridoio di rispetto ferroviario”!

Un accenno (per non dimenticare) va fatto a quelle “famose missive” inviate nel periodo natalizio 2014 ai nostri concittadini dove si annunciava che l’abitazione di loro proprietà sarebbe stata oggetto di esproprio in vista di un importante progetto che avrebbe coinvolto la città!

Si deve notare che :

  • la missiva è stata inviata dal comune senza “alcun titolo” , lo studio non era ancora stato approvato e non era in ogni caso un “progetto approvato”

  • Attualmente è passato quasi un anno e dobbiamo onestamente pensare a come l’hanno vissuto quelle persone

  • gente di una certa età si è vista crollare il mondo addosso, azzerati i valori in cui avevano posto tutta la loro vita

  • sono stati azzerati i loro progetti inerenti a migliorie o manutenzione da effettuare all’immobile

  • i valori di tutte case adiacenti la ferrovia (trovatesi nel nuovo corridoio di rispetto ferroviario sono immediatamente crollati

Non si possono valutare, se la TAV è ritenuta veramenteindispensabile, soluzioni alternative portandola fuori città, dove implementazioni future non coinvolgono e non coinvolgeranno un'intera città ed i suoi cittadini garantendo nel contempo un treno veloce consono alle caratteristiche europee?

A questo punto è auspicabile che quelle realtà di comitati che si sono affacciate per la prima volta al problema ponderino attentamente le soluzioni …perché non è tutto oro quello che luccica!

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Rfi, Alessandro Fracasso

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network