Ulss 6, i sindacati proclamano stato di agitazione: manca personale, turni massacranti
Sabato 17 Ottobre 2015 alle 13:10 | 0 commenti
Turni massacranti, riposi non rispettati, possibilità di sospendere le ferie. I sindacati, tramite le loro rappresentanze unitarie (Nursind, Usb, Cigl, Cisl, Uil), denunciano la grave situazione del personale della Ulss 6 di Vicenza e, dopo una votazione dell'assemblea dei lavoratori, decidono di proclamare lo stato di agitazione, anticamera di un possibile sciopero. La richiesta della procedura di conciliazione e raffreddamento è stata presentata alla Prefettura: ora i sindacati attendono i canonici 5 giorni per la convocazione.
Tutto deriva dall'entrata in vigore, dal prossimo 25 novembre, delle disposizioni previste dall'art. 14 della legge 30 ottobre 2014 n. 161. La legge impone che ogni 24 ore sia previsto un riposo continuativo di almeno 11 ore prima del turno successivo di lavoro. Fino ad oggi si andava avanti a deroghe , volute dal governo italiano, applicate appositamente per il settore sanitario. Ma l'Europa vuole che l'Italia, come tutti gli altri paesi, si adegui alla normativa.
Il tempo per adeguarsi, però, è davvero poco. Dalle ricognizioni partite all'interno della Ulss 6 si viene a scoprire che mancano 45 dipendenti (29 infermieri, 12 operatori socio-sanitari e 4 autisti di ambulanza) per poter arrivare ad una turnazione complessiva che rispetti i riposi imposti dalla legge. I reparti con maggiore carenza di personale sono le Medicine, la Geriatria, la Medicina Riabilitativa, l'Ortopedia.
"Solo il 18 agosto, in pieno periodo di ferragosto, siamo stati convocati dall'amministrazione della Ulss per conoscere il piano di intervento" spiega Bonifacio Dal Bianco, Rsu del sindacato di base USB. "Prima si andava avanti con centinaia di ore di straordinario, ma ora non è più possibile. L'Ulss ha chiesto alla Regione il personale mancante, ma i tempi sono lunghi. Se, entro il 25 novembre, non ci si sarà messi in regola, i dirigenti di ciascun settore rischiano di essere sanzionati".
I sindacati temono che per adeguarsi si vadano a colpire altri punti sensibili, come i riposi settimanali, le ferie e i turni notturni, con il rischio di ledere altri diritti.
Ma c'è margine per interventi in tempi rapidi? Dal Bianco chiede alla Ulss 6 di ricorrere a procedure d'urgenza: "Un metodo c'è. Vogliamo sollecitare l'azienda ad acquisire il personale ricorrendo al pericolo di interruzione di pubblico servizio".
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