Treno Alta Capacità, Damian replica a Variati: "Ascolti anche noi e non la butti in politica"
Giovedi 20 Agosto 2015 alle 10:12 | 0 commenti
Luigi Damian replica al sindaco Achille Variati dopo l'intervento di quest'ultimo sull'Alta Capacità a Vicenza che trovate qui.
Riceviamo da Luigi Damian e pubblichiamo
La conferma è arrivata. Sulle tracce dell'Assessore di riferimento, che ai vari incontri sulla TAV quando agli interventi del sottoscritto la buttava sistematicamente in politica, anche il Primo cittadino ci è cascato. Sono stato eletto in circoscrizione 7 nel 2004 con FI. Da subito ho avuto la Presidenza di una Commissione (Tempo Libero e Giovani) che per me era di importanza fondamentale. Poco dopo mi è stato chiesto ed ho accettato di fare il capogruppo.
Solo allora il partito ha comunicato che per gli eletti era obbligatoria la tessera che ho rinnovato fino al 2007, quando si è concluso il mandato e le circoscrizioni (gravissima colpa delle istituzioni locali) sono state abolite (ad onor del vero Luigi Damian dagli inizi del 2014 si firmava Presidente del Club Forza Silvio “Città del Palladioâ€, ndr).
Torniamo ora all'argomento:
- il sindaco asserisce che il progetto alternativo (passaggio a Sud) significa "tagliare fuori" Vicenza. Niente di più errato! Anzi sarà proprio lo spostamento della stazione in Fiera, dove peraltro è stato sovrastimato il flusso di passeggeri, che col tempo darà a RFI indicatori per ridurre o eliminare le fermate TAV su Vicenza.
- canale scolmatore: forse non conosco l'acqua ma più di 30 anni di vita nel basso vicentino mi hanno messo a contatto con varie problematiche idrauliche ancor prima del 2010 quando, come protezione civile lavorando sotto le direttive del sindaco, ci siamo salvati (Teatro Olimpico) quasi per miracolo. Se il canale scolmatore improvvisamente (ma se ne parla da più di 20 anni) è così fondamentale, perché il sindaco non se ne è preoccupato prima evitando rischi e disastri alla città ed ai suoi cittadini?
- stazione: 750.000 € destinati a "dare nuova vita all'attuale stazione" e che saranno gettati al vento in caso di eliminazione per dare una continuità di verde verso Monte Berico.
- il sindaco dice che in futuro ci si muoverà sempre più in treno (siamo d'accordo) ma la richiesta sarà quella di avere tempi di percorrenza sempre più brevi (vedi attuale collegamento Venezia - Roma)
- non è vero che perderemo le fermate TAV a Vicenza nel caso di progetto alternativo (presente tuttora nel sito RFI TAV) anzi con il nuovo tracciato si otterranno due risultati: caratteristiche di alta velocità come il resto delle linee Italiane ed Europee e possibilità di fermate dedicate a Vicenza attraverso il corridoio storico.
- a proposito di soldi: la dichiarazione di costi superiori od altissimi nel caso di tracciato a Sud dovrebbe essere supportata da un'attenta analisi costi/benefici e non solo a parole. A fronte di una media italiana di 6-8 milioni /km, per la tratta Verona - Padova sarà di 62 milioni/Km, ed in particolare il tratto che interesserà Vicenza più del doppio.
- problemi ambientali: nel caso di tracciato a sud, sono gli stessi del canale scolmatore, perché la linea si realizzerebbe "sopraelevata" con un tracciato lineare più consono all'alta velocità e con il minimo spreco di territorio. In quanto a "si tratta di intervenire in qualche abitazione a Vicenza EST", dallo studio le "interferenze" risultano più di 80 tra case, condomini, capannoni ed altre infrastrutture cui va aggiunto il notevole deprezzamento delle abitazioni (da San Lazzaro alla Stanga) che si verranno a trovare nella "nuova zona di rispetto ferroviario".
- "La città non sarà stravolta" (dice il sindaco), a mio parere sarà invece demolita dai numerosi cantieri aperti in tutta la tratta.
Di tutto il problema parliamone pure ma non così, ascolti Signor sindaco anche le nostre "chiacchiere"! Queste non ridurranno Vicenza ad una periferia, ma contribuiranno ad evitarne lo sconvolgimento e farne allo stesso tempo una città amata dai propri cittadini ed al centro dell'interesse culturale.
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