Tremonti:nuova manovra. Confindustria: no a patrimoniale. Camusso: non colpire i soliti.
Mercoledi 10 Agosto 2011 alle 21:29 | 0 commenti
Rassegna.it - Incontro interlocutorio con le parti sociali. Il governo prospetta un Cdm entro il 18 agosto per varare un decreto legge, ma non parla dei contenuti. Camusso "Discussione non all'altezza, manovra non colpisca i soliti". Confindustria "No alla patrimoniale". Domani il ministro alle commissioni.
Ristrutturare la manovra con un decreto legge varato in un consiglio dei ministri tra il 16 e il 18 agosto. E' l'annuncio fatto dal Governo alle parti sociali nell'incontro di Palazzo Chigi. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti conferma l'obiettivo di anticipare di un anno il pareggio di bilancio e annuncia che "occorre ristrutturare la manovra" da 48 miliardi di euro approvata in luglio. I nuovi obiettivi di deficit/Pil diventano dunque 3,8 per cento per il 2011 (da 3,9 per cento), 1,5-1,7 per cento per il 2012 (da 2,7per cento).
Chi ha partecipato lo ha definito un incontro interlocutorio. I contenuti relativi a misure concrete per mettere in piedi azioni anticrisi richieste all'Italia dalla Banca centrale europea non sono stati chiariti. Per quanto riguarda lo sviluppo, nei prossimi giorni partiranno i primi tavoli tematici tra governo e parti sociali su lavoro e infrastrutture. E' quanto ha annunciato nel corso dell'incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il primo tavolo sarà presieduto dai ministri Maurizio Sacconi e Renato Brunetta, l'altro dai ministri Altero Matteoli e Paolo Romani. Resterà comunque aperto il tavolo sulla crisi, quello con le parti sociali. Si è poi anche profilata la possibilità di un terzo tavolo sulla modernizzazione delle relazioni sindacali della p.a.
Durante la riunione il leader della Cgil Susanna Camusso ha detto "no ad interventi che guardino alle pensioni, ai redditi da lavoro dipendente, alla sanità e all'assistenza. Bisogna chiedere di più a chi non ha dato intervenendo con una tassazione significativa sui grandi patrimoni, sull'evasione fiscale e sui costi della politica".
Mentre il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni è intervenuto così: "Bisogna fare presto. Occorre una riforma fiscale fatta di giustizia e di economia. E liberalizzazioni: a cominciare dai servizi pubblici locali per avere buoni servizi e buoni prezzi". Luigi Angeletti, leader della Uil: "In questi periodi si possono fare cose che in periodi normali non sono mai state fatte. Il governo dunque sciolga alcuni nodi e lo faccia dando un segno chiaro sui tagli dei costi della politica".
Confindustria ha invece detto no alla patrimoniale, ma "tagli alla spesa pubblica e interventi sulla tracciabilità dei contanti per rafforzare la lotta contro l'evasione fiscale'. Emma Marcegaglia al tavolo di Palazzo Chigi ha detto di voler rafforzare la lotta contro l'evasione fiscale perché, "credo sia giusto che in questo momento di emergenza per il Paese chi ha di più possa dare un po' di più". E "vista la situazione di urgenza è bene che il governo vari il 16 o il 18 agosto il decreto sulla finanza pubblica. Occorre inoltre lavorare su crescita, liberalizzazioni e privatizzazioni".
Sul tema del lavoro la Marcegaglia, insieme agli altri, i ha ribadito "l'autonomia delle parti sociali". "Su questo ci rincontreremo presto", ha detto.
L'incontro, in ogni caso, è stato giudicato "non all'altezza dei problemi che abbiamo e della trasparenza che sarebbe necessaria" da Susanna Camusso. "Ci aspettavamo che il governo ci dicesse cosa intende fare. La volta scorsa ci avete consegnato il libretto delle cose fatte, questa volta ci aspettavamo la lettera della Bce per sapere in che campo giochiamo.", ha continuato Camusso. Che poi ha avvertito: "Se la manovra colpirà i soliti noti ci mobiliteremo per cambiarla".
Il giudizio del Pd. "Bisogna che il governo dica la verità e non, come questo pomeriggio con le parti sociali, vaghi principi e vaghe enunciazioni teoriche. Dica la verità , la dica in Parlamento, e sulla base di questa verità noi metteremo in campo le nostre proposte per contribuire a salvare il paese con lo spirito di coesione nazionale chiesto dal capo dello Stato", ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta.
Domani Giulio Tremonti sarà in Parlamento davanti alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Camera e Santo, per chiarire le misure. I contrasti in atto nella maggioranza però, fanno prevedere una nuova giornata interlocutoria. L'impressione è quella di un percorso che resta molto complicato.
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