TG2: il cemento cancella Vicenza dai gioielli dell'Unesco. Giovanna Dalla Pozza accusa, Achille Variati si autoassolve
Domenica 10 Luglio 2016 alle 22:21 | 0 commenti
L'obbrobrio del cemento a Vicenza, che fa rischiare la cancellazione della città dall'elenco di quelle "patrimonio dell'Unesco", sbarca sul Tg2 di prima serata con la denuncia di Giovanna Dalla Pozza, presidente di Italia Nostra Vicenza. Il servizio è puntuale nella descrizione delle brutture di Borgo Berga ma con un sola, grande "amnesia" (oltre che quella, minore ma significativa, di aver attribuito a sè i 23 milioni di euro spesi per la Basilica Palladiana su iniziativa della giunta precedente) il sindaco di oggi Achille Variati inganna la collega di Rai2, Domitilla Benini: ad essere corresponsabile della cementificazione della città e ad aver fatto ben poco per ridurla è anche la sua amministrazione (già messa in mora dalla corte dei conti), che si è anche candidata ad accentuarla col discutibile progetto delle due inutili stazione per la linea ad Alta Velocità Alta Capacità , una delle quali il sindaco attuale voleva addirittura proprio a Borgo Berga...
Ad essere indagata per la "lottizzazione abusiva" di quell'area, peraltro con forti criticità idrauliche e con, probabilmente, importanti residui tossici della ex Cotorossi sotterrati sotto la fondamenta del complesso costruito su un'area acquistata da un'azienda di Silvio Berlusconi, c'è anche Antonio Bortoli.
Al Dg di Variati, accusato di aver "favorito" il privato nei calcolo dele compensazioni, fanno ora compagnia alcuni dirigenti della precedente amministrazione targata Enrico Hüllweck (tra cui la moglie Lorella Bressanello) che aveva dato il là all'ecomostro firmato dalla Sviluppo Cotorossi, azienda del gruppo Maltauro, noto anche per le vicende a Expo 2015 del suo ex Ad Enrico e da sempre vicino alla giunta insediatasi nel 2008.
E tutto questo è avvenuto, come ha fatto notare la colega della Rai, sotto gli occhi del Tribunale lì costruito...
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