A Vicenza un sindaco non eletto? È solo questione di tempo
Martedi 23 Luglio 2013 alle 09:57 | 3 commenti
Diventare sindaco senza essere eletti è possibile? A quanto pare dalla normativa vigente, sì. Secondo l'articolo 53 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, infatti, "in caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco ...il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco ... e le funzioni del sindaco sono svolte dal vicesindaco".Â
Sono, inoltre, due i casi di decadenza di un sindaco che ci interessano. Qualora il primo cittadino venisse eletto deputato/senatore o assumesse un incarico di governo, come insegna anche il caso padovano del ministro Zanonato, una volta assunta la carica di governo deve rinunciare a quella di sindaco (art 3 d.l. 138/2011). In secondo luogo il ruolo di primo cittadino è incompatibile con l'elezione a consigliere regionale (art 65 del dgls 267/00), e quindi anche a quella di presidente della regione (in base al capo II dello Statuto Regionale del Veneto); pena la decadenza della carica e l'iter descritto sopra.
Detto ciò, scendiamo un po' più nel concreto. Poniamo il caso che un sindaco eletto per la seconda e ultima volta in una cittadina di circa 120 mila abitanti con una lunga e dignitosa carriera politica alle spalle non voglia concludere il suo impegno nella res pubblica allo scadere del mandato amministrativo. E supponiamo anche che si affaccino alla finestra di tale sindaco l'appuntamento elettorale per il rinnovo del presidente della regione nel 2015 oppure un possibile (anche se molto più indefinito) incarico di governo nel caso in cui l'amico, anche lui primo cittadino, ex rottamatore per antonomasia superi le ritrosie interne al suo partito e conquisti poi alle elezioni nazionali (quando e con che modalità ?) la prima poltrona di palazzo Chigi.
Insomma, parlando a carte scoperte e scartando la seconda ipotesi che risulta più lontana e tortuosa, se Achille Variati decidesse di solcare i lidi regionali fra due anni e vincesse la competizione per la presidenza, l'attuale vice sindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci, gli subentrerebbe nel ruolo di sindaco fino alla scadenza naturale del mandato. Similarmente a quanto accaduto a Padova, dove il vice sindaco Ivo Rossi svolgerà le funzioni dell'attuale ministro dello sviluppo fino alla data delle ordinarie elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. E la differenza tra Padova e Vicenza dove sta ? Il nostro vice sindaco non è stato eletto. O meglio non si è candidato al consiglio comunale, ma è stato inserito nella giunta sulla base della libera e legittima scelta di Achille Variati. Appare invece meno legittima, per quanto giuridicamente ineccepibile, e democraticamente corretta l'ipotetica salita di Bulgarini fino al vertice del governo cittadino nel caso in cui il sindaco democratico facesse le sopra inidcate scelte politiche.
Certo, queste potrebbero essere supposizioni di fanta politica o ipotesi poco rilevanti per l'immediato presente. Non dimentichiamo, però, che niente in politica succede per caso e che una strategia non si costruisce il giorno prima. Sarà quindi solo una questione di tempo prima che il giovane e intraprendente Bulgarini, ispirato dal primo cittadino doc Variati, possa indossare la fascia tricolore e assumere l'appellativo di sindaco?
non si tratta di gossip ma di campanelli d'allarme che risuonano (e forte!) tra i corridoi di palazzo Trissino e proprio perché ci vantiamo di essere una testata libera e indipendente li riportiamo. Per senso del dovere e correttezza nei confronti di chi ci legge e vuole essere informato non solo dei puri e crudi fatti, che lei tanto invoca, ma anche di quelle "ipotesi plausibili" che poi non porteranno ad altro che.. fatti. Aggiungo che la notizia, non a caso messa all'inizio del pezzo, relativa alla legislazione vigente sulla decadenza di un sindaco non l'aveva riportata nè il Giornale di Vicenza nè altre testate locali. Ci auguriamo di aver fornito così un servizio ai nostri lettori evitando loro il complicato e lungo lavoro di reperimento delle leggi (considerato che l'Anci in questo non è di nessun aiuto).
Detto questo, speriamo che la nostra "fantasia" non si avveri e che il sindaco di Vicenza continui ad essere il rappresentante della volontà degli elettori.
Martina Lucchin (non ancora dottoressa, ma grazie per la fiducia).
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Perchè non lascia la dietrologia al Giornale di Vicenza e si occupa di fatti? Molte cose possono accadere da qui al prossimo futuro e ogni ipotesi è plausibile, ma lasciamo le fantasie ai gossipari...