TAV TAC, la (non) consultazione della discordia
Venerdi 10 Giugno 2016 alle 22:09 | 1 commenti
Il sindaco Variati, nel rispondere ieri alle domande di attualità poste in consiglio comunale circa la consultazione appena conclusa della TAV/TAC, ha riferito, mostrando di credere, magari solo lui, a quello che declamava, che il questionario on line al quale hanno risposto 545 cittadini, ai quali andranno a sommarsi i 600 intervistati del sondaggio demoscopico, rappresenta la conclusione di un percorso di partecipazione molto lungo, iniziato nel tardo autunno del 2014 e di non essere a conoscenza degli esiti dei risultati del questionario on line, che verranno resi noti insieme al responso del sondaggio demoscopico effettuato dalla società Ipsos, entro la fine della prossima settimana.
Nel corso dell’intervento, Variati ha precisato che, per quanto riguarda il questionario on line, questo è stato fatto senza nessun costo per l’amministrazione, mentre per il sondaggio demoscopico è stata fatta un'apposita gara, vinta poi dalla società Ipsos con un ribasso del 20% circa. Sul questionario on line, il sindaco ha riconosciuto la bassa affluenza, dando però una lettura un po' sinuosa: "se la cittadinanza fosse stata contraria alle soluzioni progettuali avrebbe certamente partecipato in massa ed esprimendo il proprio dissenso anche per tutte e tre le soluzioni messe a confronto (in effetti erano due con una delle due, quella con stazione in Viale Roma allargata alla possibilità di una seconda stazione in Fiera, ndr), giustificando infine che la bassa partecipazione è derivata dal fatto che la città è nuova questo tipo di consultazioni.
Di diversa opinione è stato il consigliere Claudio Cicero che, nel criticare le modalità "poco chiare agli intervistati" del sondaggio demoscopico, ha dipinto la consultazione quale strumento mediatico per cercare di orientare la massa e far credere che le scelte fatte dall’amministrazione siano state le migliori possibili. L'ex assessore di Hüllweck e, quindi, consigliere delegato alla mobilità abbracciato e poi rimosso da Variati per questioni di fede "mussoliniana" prima... ignota al sindaco, ha annunciato per il prossimo consiglio comunale incentrato sulla soluzione prescelta per l’Alta capacità , una serie di emendamenti esecutivi per permettere a Vicenza di avere un’alta capacità ferroviaria senza intaccare le zone a forte criticità (zona est).
Una netta contrarietà sulla gestione della consultazione è stata espressa anche da Francesco Rucco, capogruppo di Idea Vicenza, che ha definito il sondaggio superfluo aggiungendo anche che la scarsa partecipazione dei cittadini, come nel caso delle recenti consultazioni elettorali, dipende dal fatto che gli elettori ormai sanno che le scelte sono state già prese a monte.
Ma anche la "maggioranza" si è espressa e citiamo, uno su tutti, l'intervento del consigliere comunale Daniele Guarda che ha apprezzato lo strumento innovativo inaugurato anche a Vicenza, per dare la possibilità alla cittadinanza di esprimere direttamente la propria opinione sull'alta capacità , non ha, però, nascosto il risultato deludente per la scarsa partecipazione, anche se, ha detto, "questo risultato non poteva essere esaltante come avviene ad esempio in Svizzera, dove la cittadinanza è abituata ormai da tempo a questo tipo di strumenti".
Al termine del consiglio, il consigliere comunale Daniele Ferrarin del M5S, ci ha manifestato la propria contrarietà , dicendosi purtroppo convinto del fatto che la maggioranza consiliare difficilmente si discosterà dagli indirizzi della giunta Variati, ribadendo altresì la posizione del suo gruppo consiliare verso la soluzione “zero†e auspicando quale migliore soluzione un ammodernamento tecnologico dei binari esistenti senza stravolgimenti dell’intera città .
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