Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Tangenziale Nord, Ciro Asproso: "un oscuro assessore di provincia se ne infischia dell'Unesco"

Di Note ufficiali Mercoledi 1 Agosto 2018 alle 22:45 | 0 commenti

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Pubblicato alle 17.35, aggiornato alle 22.45. Nel Paese in cui - esordisce nel suo comunicato il consigliere comunale Ciro Asproso di Coalizione Civica - il Ministro dei Beni Culturali abolisce l’entrata gratuita nei Musei una domenica al mese - considerandola una trovata pubblicitaria - forse non dovrebbe stupire che un oscuro assessore di provincia decida di infischiarsene delle prescrizioni UNESCO pur di realizzare la Tangenziale Nord di Vicenza. Eppure noi non vogliamo rassegnarci alla cultura imperante dell’automobile e di uno sviluppo senz’anima, ottenuto anche a discapito delle risorse naturali e paesaggistiche.

Il paesaggio ha sempre svolto un ruolo fondamentale nell’opera del Palladio, le facciate venivano realizzate in modo che si potesse godere di un buon panorama in ogni angolo della casa e la soluzione della loggia aperta, in sostituzione dei portici, dotava l’edificio di una sorta di stanza supplementare le cui pareti erano costituite dall’elemento naturale. 500 anni dopo, l’elemento naturale è un orpello di cui molti farebbero volentieri a meno, col bel risultato di ritrovarci con uno dei territori più inquinati, impermeabilizzati e compromessi d’Europa.

L’UNESCO nel suo rapporto sugli impatti cumulativi definisce la Tangenziale Nord un “vulnus per l’integrità di quel paesaggio rurale che insieme alle Ville e ai siti storici ha formato l’identità culturale della città di Vicenza” e inoltre parla esplicitamente di “nodi idrogeologici da tutelare anche in termini ambientali e paesaggistici”. Ma non c’è solo l’UNESCO a scoraggiare l’intervento, tra Caldogno e Laghetto vi è un comprensorio irriguo considerato Sito di Importanza Comunitaria e una Zona di Protezione Speciale facenti parte della rete Natura 2000 italiana.

Non è costruendo nuove strade che si realizza il futuro, ma offrendo alternative all’uso dell’automobile e puntando sull’intermodalità tra mezzo privato e trasporto pubblico. Coalizione Civica si opporrà con ogni mezzo a questo nuovo scempio del nostro territorio, a partire da una serie di incontri pubblici in cui saranno coinvolti esperti e cittadini, per contrastare quella che si configura come una vera e propria regressione nelle politiche ambientali e della mobilità urbana.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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