Superstrada Pedemontana: il responsabile unico Fasiol spiega gli espropri
Giovedi 6 Gennaio 2011 alle 20:26 | 0 commenti
Sono iniziate (VicenzaPiù n. 204) in questi giorni le procedure di esproprio relative all'acquisizione dei terreni per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta. I primi ad essere interessati al procedimento sono stati i cittadini di Sarcedo, comune che insieme a Breganze, Thiene, Montecchio Precalcino, Villaverla, fanno parte del primo lotto di lavori che comprende il tratto che va dalla Valdastico al casello di Breganze Ovest; a questi comuni si aggiungono quelli di Mason Vicentino e Romano d'Ezzelino per le aree di cantiere.
Entro fine anno verrà approvato il progetto esecutivo, che come spiegato in quello definitivo, approvato lo scorso 20 settembre, potrà essere redatto per singoli stralci data l'estensione e la complessità dell'opera. Il calendario dei lavori prevede che all'inizio del prossimo anno partiranno le operazioni di bonifica relativa gli ordigni bellici, seguiranno le indagini archeologiche per arrivare verso aprile/maggio all'apertura dei primi cantieri. I comuni su cui passerà l'infrastruttura stanno predisponendo gli uffici per dare, in base alle loro possibilità , un aiuto ai cittadini interessati dalle procedure di esproprio. Nel tratto Breganze - Sarcedo i proprietari interessati sono oltre 200. "Il Comune di Breganze, attraverso l'assessore ai lavori pubblici Massimo Stefani - spiega il Sindaco Silvia Covolo - sta già tenendo appuntamenti personalizzati per i singoli espropriati, che ci constano essere stati invitati singolarmente presso la sede istituita da Veneto Strade a Cassola per negoziare l'indennità di esproprio. Il nostro compito è quello di supportarli e chiarire loro quali siano i criteri di liquidazione dell'indennità in base al Protocollo di Intesa. L'ufficio Lavori Pubblici attraverso l'ingegner Tollardo si è sempre reso disponibile ad offrire consulenza tecnica e spiegazioni ai singoli cittadini". Sulle realtà abitative soggette a demolizione la Covolo precisa: "Avendo la delega all'urbanistica, le sto seguendo io". Ma le attenzioni delle amministrazioni non sono solo sugli espropri. La nuova infrastruttura richiede infatti soluzioni anche sulla viabilità ordinaria, come spiega il Sindaco di Sarcedo Giorgio Meneghello: "Detto che il progetto è quello che ci troviamo oggi di fronte, crediamo ancora che la migliore soluzione, pur attraversando il nostro territorio, sarebbe stata di proseguire lungo il sedime della Nuova Gasparona fino a Thiene, come di fatto avviene sino a Breganze. Ci sarebbe stato un unico taglio territoriale ed il corridoio in direzione Thiene esiste già . Corridoio dove ora attendiamo che la Società Autostradale Brescia Padova realizzi il raccordo fra Nuova Gasparona e circonvallazione ovest di Thiene, dando seguito ai propri obblighi conseguenti alla concessione della Valdastico. Tale raccordo è assolutamente necessario anche in vista dell'apertura del nuovo polo ospedaliero di Santorso". In merito all'iter espropriativo il sindaco spiega: "Per quanto riguarda la fase degli espropri, garantiamo il supporto dell'ufficio tecnico comunale per tutti quanti avessero necessità di nostri chiarimenti In particolare seguiremo la fase di valutazione degli edifici interferiti per i quali serve una soluzione condivisa anche con noi. In passato tutti i proprietari degli edifici interferiti sono stati più volte sentiti dall'amministrazione comunale in modo da conoscere a fondo la loro posizione e tenerne conto nei contatti e nelle osservazioni relative al progetto". "Questa fase di immissioni in possesso delle aree destinate al passaggio della Superstrada Pedemontana Veneta e le definizioni dello stato di consistenza dei beni che verranno successivamente espropriati è un passaggio delicato - ha spiegato l'ingegner Giuseppe Fasiol (nella foto), responsabile unico del procedimento per la realizzazione della SPV nell'incontro organizzato dall'amministrazione comunale di Sarcedo, lo scorso 14 dicembre, dove erano presenti anche il direttore dei lavori ingegner Picca e il responsabile per le procedure d'esproprio della SIS geometra D'Agostino - La complessità di questo primo passaggio sta nel fatto che verrà messo nero su bianco la reale consistenza del bene e il documento stilato sarà il punto di partenza per valutare l'esproprio, quindi sarà il presupposto per il calcolo dell'indennità ". Documento di riferimento per la procedura di immissione in possesso sarà l'accordo stilato tra la Regione Veneto, il commissario delegato per l'opera, le diverse associazioni di categoria e il concessionario che ha definito le procedure, i tempi e modalità di calcolo dei beni soggetti a esproprio. Regole uguali per tutti e definite a priori come per il passante di Mestre. "Nel documento - ha spiegato Fasiol - c'è l'individuazione esatta di chi può beneficiare dell'indennizzo, sono indicati i parametri per il calcolo automatico dei danni indiretti, il riconoscimento del danno indiretto per gli edifici all'interno dei 40 metri della fascia di rispetto e i componenti della commissione tecnica per l'eventuale soluzione ottimale di contenziosi". "Tempi certi per gli indennizzi - ha più volte detto Fasiol durante l'incontro - se si arriva in questa prima fase ad un accordo bonario e ogni caso verrà preso in considerazione con la dovuta attenzione. In questo primo passaggio sono esclusi dall'immissione in possesso gli edifici soggetti a demolizione. L'obiettivo è quello di rendere percorribile questo primo tratto entro tre anni dalla data di apertura dei cantieri".
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