Sulla stampa Rubygate a go go, sciopero se si può. Langella (FdS): stampa col silenziatore
Sabato 29 Gennaio 2011 alle 13:01 | 0 commenti
Da Giorgio Langella (PdCI, FdS) riceviamo: Mando a Vicenzapiu, che pubblica anche le cose che gli altri tacciono, le considerazioni in allegato. Non so ancora se vale la pena inviarle anche alle altre testate che mettono il "silenziatore". ... e intanto, sul lavoro, sono morte 82 persone da inizio anno ... Ma i giornali non dicono e non scrivono ... silenzio sulle cose importanti.
Giorgio Langella, PdCI -Federazione della sinistra.
Gentile Langella, pubblichiamo di seguito le sue libere considerazioni, ma, è un nostro modesto consiglio, le invii sempre a tutti: lei così avrà fatto cosa le impone la sua coscienza. Le testate faranno certamente quello che impongono le loro linee editoriali e i loro spazi, anche se il web non ha limiti di spazio... Grazie. Il direttore
Â
Ieri c'è stato lo sciopero generale del settore metalmeccanico indetto dalla FIOM. In tante città ci sono state manifestazioni molto partecipate. A Padova, sede del corteo regionale veneto, hanno manifestato in 30.000.
Le adesioni allo sciopero sono state importanti, molto superiori alle attese. Ma se cercate le notizie sullo sciopero le troverete nelle pagine interne dei giornali, in piccoli resoconti, nascoste. Il Giornale di Vicenza, ad esempio, riporta un articoletto di 25 righe a pagina 9 e un altro piccolo resoconto a pagina 11 (Economia & Finanza, 2 colonne senza fotografie) con il titolo "Metalmeccanici. Migliaia in piazza e tensioni. Fiat, ora la Fiom: Serve lo sciopero generale". Il Corriere della Sera (altro esempio) riporta la notizia a pagina 45 (Economia) con "ben" due fotografie. Nessun richiamo dalla prima pagina. Come se non fosse successo nulla o poco più. Non importa se il problema del lavoro è così drammatico in Italia. Non importa se, ieri, è stato evidente che una gran parte di lavoratori non accetta le imposizioni di Marchionne e della Confindustria. Meglio non scrivere, non far sapere, nascondere. Anzi, nelle poche righe scritte, nessun approfondimento. Si riportano con evidenza i commenti contrari. Quelli dei padroni che minimizzano. Quelli dei sindacati compiacenti che, guarda caso, sono sempre pronti ad esprimere pareri che sono in totale sintonia (si dovrebbe dire "servili") con quelli dei padroni.
Le notizie dello sciopero di ieri sono relegate nelle pagine interne. Dopo le pagine che parlano degli scandali imbarazzanti di una classe politica incapace ed indegna di governare il nostro paese. Fiumi di inchiostro sul "Rubygate", sulla casa di Montecarlo, sulle primarie napoletane del PD, sullo scandalo dei rifiuti in Campania, sulle intimidazioni del direttore generale della Rai Masi rivolte a trasmissioni non in sintonia con il governo. Una descrizione devastante di cosa è diventata l'Italia da quando la sinistra, quella vera, non siede più in Parlamento. Un governo che è diventato la "corte" di un sovrano che ha evidenti problemi personali. Un'opposizione parlamentare avvitata su se stessa che discute tanto di equilibrismi politici e che non riesce ad avere un progetto alternativo e neppure una proposta chiara su nulla.
In mezzo a questo ciarpame lo sciopero e le manifestazioni di ieri sono una boccata di aria fresca. I giornali nascondono e minimizzano ma i lavoratori, gli studenti, i pensionati hanno deciso da che parte stare. Hanno detto che la Fiom ha ragione, che si può resistere e che si deve continuare a lottare per conquistare un futuro che nessun padrone regalerà mai.
Ora è non solo giusto ma necessario andare allo sciopero generale.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.